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(Serena Grizi) Roma – Positivo il bilancio del ritorno in presenza della ormai ventennale Fiera della piccola e media editoria Più libri più liberi presso la Nuvola dell’Eur. Centinaia gli espositori e gli eventi per addetti ai lavori e lettori di tutte le età durante la cinque giorni romana più amata dai lettori. In fiera molti addetti all’editoria disponibili a raccontare le loro creature, che si trattasse di saggi scientifici, letteratura di viaggio, novità di narrativa, gialli e fantasy, sempre molto gettonati; ma anche la saggistica sui cambiamenti climatici, sulla necessità di rallentare il passo dell’economia odierna; saggi che riflettono sulla politica più che sui partiti o loro esponenti. Presenti molti classici rivisitati da editori meno noti che curano davvero i libri in modo particolare: riducendo i formati, rendendo accattivanti le copertine, maneggevole ogni volume per portarlo con sé in viaggio, sui mezzi di trasporto e in ogni occasione. I classici, soprattutto quelli ottocenteschi, sono stati forse il grande ritorno, forse perché ‘l’epoca covid’ ha fatto riscoprire il piacere d’una lettura che possa trasportare la mente anche piuttosto lontano dalla dura attualità.

Un grande spazio in fiera è dedicato da sempre, ma ogni volta in modo diverso, ai lettori più piccoli. Le case editrici medio piccole, si sa, invece di promuovere le favole ‘luccicanti’, ovvero la versione edulcorata e principesca di antiche fiabe europee con disegni che mostrano figure perfette, preferiscono promuovere la favola coloratissima ed originale con tavole illustrate considerevoli, piccoli capolavori di bravura dalle quali è difficile staccare gli occhi anche al pubblico adulto, ma molto più orientate al colore ed al particolare più che all’estetica della figura umana; o a riproporre la fiaba popolare con accenti innovativi, richiami all’attualità. E assieme al libro la proposta infinita di schede gioco, da ritagliare, comporre, teatrini e giochi di carta e parole, e quanto possa far scatenare la fantasia rigorosamente senza computer. Non a caso la componente ludica, era presente al primo piano presso gli spazi Biblioteche e l’iniziativa pedagogico-culturale Nati per leggere. Oltretutto questo salone permette agli editori di libri per bambini di illustrare a genitori ed insegnanti molte novità considerato che le presentazioni di libri per bambini sono certo meno diffuse di quelle d’ogni altro libro. Grande spazio anche ai fumetti per giovani e adulti, dalle saghe più famose a quelle più originali, con stand davvero molto gettonati. Il pubblico presente, piuttosto folto, è sembrato interessato ai molti espositori anche se qualche addetto alle vendite commentava che su quattro avventori solo uno alla fine compra: molti considerano la fiera solo una vetrina, interessante ma vetrina e riservano gli acquisti alle librerie di fiducia non attratti neppure dagli sconti e dai doni previsti in caso d’acquisto, quindi: la lettura tiene, anzi aumenta, secondo gli addetti ai lavori, l’acquisto di libri un po’ meno.   

Essendo il tema la libertà, i diritti, è stata presente in diversi stand la figura di Patrick Zaki per festeggiarne l’avvenuta liberazione dalle carceri egiziane; in fiera hanno portato la sua voce con un collegamento da Il Cairo il suo migliore amico e sua sorella. Dura e toccante anche la presenza di Emergency con una sua mostra di scatti che immortalano momenti quotidiani dai territori di guerra dove si trova ad operare.

Molti i dialoghi con gli autori che hanno discusso fino all’ultimo temi d’attualità molto forti come le disuguaglianze, le libertà e i diritti veri solo sulla carta; il sognare la libertà da parte di chi non ce l’ha; idee per salvare il pianeta, per ripensare l’ecologia, l’economia, ed ogni ‘centrismo’ che ci ha portati dove siamo, nel bene o nel male. Tutto affrontato in chiave molto seria ma anche con l’ironia: un’infinità di momenti per incontrare i propri autori, le proprie autrici preferiti/e e per conoscerne di nuovi.

Tutto sembra crescere in questo salone, da pochi anni ospitato presso La Nuvola progettata dall‘archistar Fuksas ma, piccola nota dolente, non qualche comodità in più per chi decide di passare la giornata fra i libri (eppure da anni, non solo il nord Europa, non fa che darci lezioni in questo senso). Mancano spazi per leggere, riposare e conversare (quest’anno uno dei piaceri davvero più graditi da tutto il popolo dei lettori, cosa che si poteva facilmente notare ed intuire). Perciò difettavano divani e sedute comode perché il lettore è comunque un consumatore, è vero, ma un po’ speciale, che assieme al libro si porta via il ricordo d’un momento piacevole. Erano in numero scarso anche gli scomodi e rigidi cubi impossibili da trovare liberi poiché le sedute necessarie sono state sicuramente sottostimate. Nemmeno una sedia comoda per bere un caffè perché si sono preferite le scomode sedie da birreria sulle quali ‘arrampicarsi’, letteralmente, e fuggire presto (forse questo l’intento del pur buon fornitore a cui sono stati affidati i servizi di bar/ristorazione interni). Molti hanno consumato un panino in terra, sconosciuti i tavoli e le aree salotto poco più abbondanti nel Piano Forum che non ha potuto compensarne, però, la penuria generale.

Più libri più liberi (più comodi, perché no?), per il prossimo atteso appuntamento annuale.