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più di trenta i pittori e gli scultori che hanno contribuito a realizzare questa mostra, rimasta aperta al pubblico dal 19 dicembre al 6 gennaio. L’inaugurazione ha visto la presenza di un nutrito gruppo di poeti dialettali, che hanno declamato nelle diverse sfumature, dal romanesco a buona parte dei dialetti dei Castelli e di altre regioni, come la Campania e la Calabria.
Cultura anche come musica del passato. La chitarra e la voce di Paolo Valbonesi hanno accompagnato l’evento presentando ricercati brani romaneschi. L’importanza di trasmettere emozioni e suggestioni che il patrimonio naturalistico della nostra terra ci offre è stata sottolineata anche dalle autorità presenti. L’obiettivo è veicolare cultura, facendo conoscere anche alle nuove generazioni le bellezze del territorio e il patrimonio storico-naturalistico, che vanno difesi – anche grazie al contributo disinteressato di artisti e poeti – da ogni tentativo di speculazione. La bellezza salverà il mondo: crediamoci.