DI NUOVO PIRANDELLO A ROCCA DI PAPA
Pirandello: ci piace pensarlo tra le nebbie dell’antico convento a Monte Cavo che fa rimuginare Jacopo Maraventano, il personaggio della novella Pallottoline e invece, eccolo di nuovo qui, a Rocca di Papa, nel nostro Teatro civico! Era nascosto, invisibile presenza, nella voce di uno straordinario Giancarlo Fares che ha recitato un trascinante monologo. Forse sarebbe più corretto affermare che fosse un dialogo! Sì, perché la voce dell’attore, rimarcata e sostenuta dalle note musicali di una chitarra classica magistralmente suonata da Daniele Romeo, letteralmente “conversava” con le corde dello strumento.
Serafino Gubbio operatore: un racconto recitato da Fares attraverso gestualità, espressività, ammiccamenti… gli spettatori sono stati coinvolti in una trama nella quale la realtà viene osservata attraverso l’occhio meccanico della macchina da presa del protagonista. Un’ora e mezza di intrattenimento accompagnando persone, storie, emozioni, sensazioni, paure. Drammi e interrogativi dipanatisi in un intreccio che vede Serafino calarsi e lasciarsi sfiorare dalla vita di altri personaggi ironici e amari, osservandoli nel guardarsi intorno: operatore di una cinepresa che scruta, osserva, registra senza la possibilità di “operare” come invece vorrebbe l’ironico titolo dello spettacolo. E’ andato in scena l’eterno conflitto tra l’apparire e l’essere, guardando la realtà attraverso un nuovo modo, moderno, quello della macchina che registra l’umana follia, scaturita da sentimenti ed emozioni che tratteggiano la storia.
Dopo il grande successo di “Migranti” della scorsa stagione, Giancarlo Fares, ha confermato la sua abilità di affabulatore in un palcoscenico arredato con l’essenziale. Sua, con Giorgio Cardinali e Sara Valeri la rielaborazione teatrale e la regia. Un nuovo dono che il nostro Teatro ha offerto ai suoi spettatori lo scorso fine settimana.
Nuovo appuntamento sabato e domenica 4 e 5 marzo con il Vizietto. Non manchiamo.
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