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PIRANDELLIANA 2022 XXVI Edizione

PIRANDELLIANA 2022  XXVI Edizione
Luglio 25
06:56 2022

Terza settimana

La Compagnia teatrale

 LA BOTTEGA DELLE MASCHERE

presenta

fino al  7 agosto 2022

 GIARDINO DI SANT’ALESSIO ALL’AVENTINO

Piazza Sant’Alessio 23 – Roma

SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE

e

I GIGANTI DELLA MONTAGNA

di Luigi Pirandello

con:

Marcello Amici, Tiziana Narciso, Maurizio Sparano, Marina Benetti, Francesca Di Meglio, Fabio Galassi, Ivan Volpe, Lucilla Di Pasquale, Michele Carnevale, Mariaelena Pagano, Michele Calabretta, Marco Tonetti, Maria Pia Cardinali, Alessandra Maslennikova

 

Scene, disegno luci e ricerca musicale – Marcello de Lu Vrau

Costumi – Tiziana Narciso, Lucilla Di Pasquale, Gianfranco Di Berardino

Assistenti alla regia – Marina Benetti, Alessandra Maslennikova, Mariaelena Pagano

Direzione – Roberto Di Carlo

Regia di Marcello Amici

Prosegue senza sosta il successo della Pirandelliana 2022 giunta alla terza settimana di programmazione.  Il riconoscimento del pubblico e della stampa la rende una delle rassegne più apprezzate dell’Estate romana. Un successo che si perpetua da ben 26 anni, connotandolo come l’evento più seguito in termini di spettatori anche per l’unicità della location in quello splendido gioiello naturale del Giardino della Basilica di Sant’Alessio all’Aventino.

La compagnia La bottega delle maschere diretta da Marcello Amici, che quest’anno festeggia 41 anni di attività (dal 1981), rappresenterà, a sere alterne, due famose opere di Luigi Pirandello.

Martedì, giovedì, e sabato: Sei personaggi in cerca d’autore.

Mercoledì, venerdì e domenica I giganti della montagna

 

I SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE: SINOSSI

Su un palcoscenico una compagnia di attori prova la commedia Il giuoco delle parti. Irrompono sei individui, un Padre, una Madre, il Figlio, la Figliastra, il Giovinetto e la Bambina, personaggi rifiutati dallo scrittore che li ha concepiti. Essi chiedono al Capocomico di dare loro vita artistica e di mettere in scena il loro dramma.

Dopo molte resistenze la compagnia acconsente alla richiesta e i personaggi raccontano agli attori la loro storia perché possano rappresentarla, ma fra gli attori e i Personaggi si aprirà ben presto un contrasto insanabile. Gli attori, nonostante gli sforzi, non riescono a rappresentare il dramma reale dei Personaggi, i loro sentimenti fondamentali, il vero essere di ciascuno: il dolore della Madre, il rimorso del Padre, la vendetta della Figliastra, lo sdegno del Figlio.  Sulla scena tutto appare falso.

Questa incomunicabilità, che rende la vita autentica irrappresentabile, culmina nella scena finale in cui la storia finisce in tragedia, senza avere la possibilità di comprendere se essa sia reale o no.

La regia non pone domande, sa che un personaggio può sempre domandare a un uomo chi è. Perché un personaggio ha veramente una vita sua, segnata di caratteri suoi, per cui è sempre “qualcuno” e, pertanto, ha contenuto la commedia da fare in un palcoscenico metafisico, perché si potesse fare una incisione precisa del teatro nel teatro.

Sono passati più di cent’anni da quella sera del 10 maggio 1921 in cui Sei personaggi in cerca d’autore andarono in scena per la prima volta al Teatro Valle di Roma e ancor oggi, a distanza di tanti anni, gli spettatori hanno un’emozione quando quei sei fantasmi – una realtà che nasce evocata, attratta, formata dalla stessa scena – appaiono sul palcoscenico e avviene quel misterioso contatto tra vita e teatro.

I GIGANTI DELLA MONTAGNA: SINOSSI

È l’ultimo dei miti teatrali. Pirandello ne iniziò la stesura tra il ’30 e il ’31; il primo atto, con il titolo I fantasmi, fu pubblicato nel dicembre del ’31 sulla Nuova Antologia, il secondo atto nel novembre del ’34 sulla rivista Quadrante. Pirandello non riuscì a scriver per esteso il terzo atto che fu tracciato schematicamente, su indicazione del padre morente, dal figlio Stefano. La prima rappresentazione si ebbe nel giugno del ’37 nel giardino di Boboli a Firenze.

Una compagnia di attori, guidata dalla contessa Ilse, ha deciso di recitare un’unica grande opera La favola del figlio cambiato, e, non trovando accoglienza favorevole presso i comuni teatri, si reca alla villa degli Scalognati; si tratta di una strana villa animata da singolari prodigi, il cui regista è una specie di mago, Cotrone. Tutto può realizzarsi in questa particolare dimora; basta solo avere l’energia di una innocente convinzione: «Siamo qua come agli orli della vita, Contessa. Gli orli, a un comando, si distaccano, entra l’invisibile: vaporano i fantasmi. E cosa naturale. Avviene ciò che di solito nel sogno. Io lo faccio avvenire anche nella veglia. Ecco tutto. I sogni, la musica, la preghiera, l’amore… Tutto l’infinito che è negli uomini, lei lo troverà dentro e intorno a questa villa». Con queste parole Cotrone invita Ilse a rimanere lì, a recitare per gli ospiti di quell’incantata dimora.

L’intera allegoria diventa per la regia una realtà immaginaria e un reale illusorio, un grande abbozzo metafisico, una polvere d’oro che si solleva dallo stupefacente ingegno di Pirandello che, non per niente, fa parlare gli angeli. Da una parte il teatro, il luogo delle finzioni, dall’altra la fantasia che non si identifica con la scena e i suoi trucchi illusori.

LA STAMPA E LA PIRANDELLIANA 2022

Un plauso fragoroso innanzitutto a Marcello Amici, regista e ben compenetrato nel ruolo del Padre che sa anche dirigere con maestria gli attori. Bravissima, magistrale Marina Benetti, nel ruolo della Figliastra, che ha ricevuto applausi a scena aperta, suscitando emozioni e commozioni anche tra il pubblico. Ottima presenza scenica e capacità comunicativa di Maurizio Sparano, nel ruolo del Capocomico. Sempre ottima e impareggiabile l’interpretazione di Tiziana Narciso, nel ruolo della Madre che sa dare le giuste connotazioni al suo personaggio. VISIUM.IT

 Eccezionali tutti, senza eccezione alcuna, in un’opera che induce lo spettatore a riflettere, trascinandolo in un percorso di ricerca dell’anima.

Un percorso di ricerca che, ad onore del vero, prende avvio fin dalla prima scena, quando compaiono sul palco il Mago Cotrone e gli Scalognati, residenti nella villa della Scalogna, un luogo deserto i cui abitanti sono oltremodo strani e, pertanto, non possono fare a meno di vedere la realtà in modo “inusuale…”.

Perché gli Scalognati vivono di sogni e di poesia: solo ed esclusivamente di questo! DAILYCASES

Marcello Amici, protagonista e regista di entrambe, con forza e passione traina il pubblico in un viaggio tra sogno e realtà, tra teatro e meta-teatro; e, al contempo, conduce, con altrettanta maestria, la compagnia attraverso le vicissitudini pirandelliane e quelle contingenti. LUDOVICA PALMIERI

 Metateatro, realtà e illusione, finzione e verità, l’Io che si scompagina nelle Storie ideate da un Creatore che prima le tratteggia e poi le rifiuta, nei Sei personaggi è il Teatro il vero protagonista; quel che accade sul palcoscenico acquista forza di verità, e così i Personaggi appaiono Veri come gli Attori che son lì a provare il loro spettacolo, che a loro volta sono Veri ma pronti a diventare essi stessi Personaggi, in un girotondo senza tempo e senza fine. IL FOYER

Gli attori de La bottega delle maschere riescono a ricostruire abilmente il dramma dell’autore siciliano, appropriandosi egregiamente del palco e trasformando, come provano a fare i meta personaggi, la finzione in realtà. I due mondi si scontrano per davvero e gli attori ricreano quella sensazione di disorientamento e frustrazione con abilità. QUARTA PARETE ROMA

Marcello Amici rappresenta la vera novità che assume quasi i contorni della trasgressione: radicarsi nel rigore filologico! E omaggio più grande alla sacralità dei testi pirandelliani (e al rispetto del pubblico) non si poteva chiedere.  CORRIERE SPETTACOLO

 

Il calendario

martedì           26     “             Sei personaggi in cerca d’autore 

mercoledì        27     “             I giganti della montagna 

giovedì            28     “             Sei personaggi in cerca d’autore 

venerdì            29     “             I giganti della montagna 

sabato              30     “            Sei personaggi in cerca d’autore 

domenica        31     “             I giganti della montagna 

lunedì                1 agosto        riposo

martedì             2     “             Sei personaggi in cerca d’autore  

mercoledì         3     “             I giganti della montagna  

giovedì              4     “             Sei personaggi in cerca d’autore  

venerdì              5     “             I giganti della montagna 

sabato                6     “             Sei personaggi in cerca d’autore 

domenica          7     “             I giganti della montagna

Ingresso: Intero: € 18,00 /Ridotto(over 65 e studenti): € 15,00

Entri in due e paghi ridotto

Conservando il biglietto del primo spettacolo si avrà diritto alla riduzione sul secondo

Inizio spettacoli ore 21.15 – apertura botteghino ore 20

Informazioni e prenotazioni: 06.66.20.987 

Easy parking – Servizio Bar

www.labottegadellemaschere.itinfo@labottegadellemaschere.it

 

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