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salutato da una pioggia di applausi a scena aperta e richieste di “bis” che hanno ecceduto di molto il termine dell’evento. Sul fronte registico è stato possibile assistere ad una doviziosa attenzione ai particolari con la fattiva collaborazione di esperti del settore: Claudio Colazza alla batteria, Massimo Astolfi – piano e tastiere, Tonino Censi – basso, e Rossano Evangelisti – chitarre, che hanno accompagnato con maestria Carlo Mucari nella sua full immersion nei momenti più affascinanti di un vicino passato. Un climax di significato che l’artista veliterno ha dipinto con eleganza, modellando grazie ai ricordi un flusso di emozioni fuori dal tempo e dalla storia. L’immagine di Califano campeggiava sulla scenografia, con uno sguardo sornione ma accomodante, pronto a “guidare” gli artisti sul palco. Non sono passati inosservati gli sguardi felici, i sorrisi di complicità e la sincera tenerezza tra le coppie, che si sono lasciate trasportare dalla poetica, talvolta rude ma sempre sincera e appassionata, del mitico cantautore romano. Un’ ambientazione quasi onirica, tra colori, luci ed emozioni, ha scandito l’intera serata dedicata al Maestro, ma sono state le fatidiche lacrime di commozione del pubblico a far sì che il fragile equilibro del sogno confluisse nella concretezza della realtà.