Pillole, pensieri e pensierini – Giugno 2014
Santi. Il 27 aprile scorso papa Francesco ha dichiarato santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, in una cerimonia di canonizzazione nella quale era presente anche il papa emerito Benedetto XVI. Nell’acclamazione generale si è percepita appena qualche critica sulla fretta e addirittura sull’opportunità della canonizzazione del papa polacco.
Senza entrare nel merito, e con tutto il rispetto per gli eccezionali pontificati e le personalità di Angelo Roncalli e Karol Wojtyla, spereremmo che in futuro si apprezzasse la “santità” delle buone opere quotidiane di papi, preti e uomini semplici, a prescindere dai miracoli. Una santità laica: dal “santo subito” al “santo tutti i giorni“.
Pratica. Infatti il papa attuale cerca di seguire questa linea, predicando e razzolando bene, come sembra. Cerca azioni semplici e concrete sia per rinnovare il governo in trasparenza della Chiesa, sia per ottenere risultati dai suoi viaggi. L’invito dei presidenti israeliano e palestinese in Vaticano per un incontro di pace potrebbe generare un miracolo laico di portata divina.
Mare. L’Italia è essenzialmente un Paese di mare. Sarà per questo che molti sono bravi a galleggiare senza approfondire.
Sondaggisti. I maghi del galleggiamento sono i sondaggisti. In realtà hanno natura multiforme. Sono pesci e polli insieme: abboccano a tutte le esche e mangiano ogni becchime. Forse sono anche vittime (consenzienti?) dell’impazienza degli spettatori del circo mediatico e della loro stessa ansia da prestazione. Risultato: alla chiusura dei seggi gli exit poll(i) parlano di spaghetti e tutti si muniscono di forchetta; alla fine dello scrutinio ci vuole il cucchiaio, perché la pasta è diventata brodo.
Vittorie. Bisogna saperle gestire, e forse aiutano anche. Renzi stavolta è stato bravissimo: niente trenini, battute e sbracature. Una maturazione improvvisa o, effettivamente, il peso della responsabilità di rispondere a milioni di attese. Bene. In bocca al lupo.
Sconfitte. Anche queste vanno gestite. Grillo non ne è stato capace. Ha continuato a fare spettacolo con l’autoironia del Maalox. Nessuna analisi o autocritica sul delirio e sulle scriteriate uscite degli ultimi giorni. Il programma prevedeva solo bombe spettacolari; niente ricostruzione, neanche Croce Rossa o paracadute. Lui è contento così…
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