Pillola trilussica: “nummo uno” e solita fregatura
Ormai ci siamo abituati, ma è sempre dura. Gli affaristi, rispolverando l’antico diritto romano, “sfavillano” e “er popolo se gratta”. Intesa San Paolo offre un euro per comprare la parte più sana delle banche venete decotte, lasciando all’intervento dello Stato le sofferenze più spinose tra cui, come al solito, le obbligazioni – cartastraccia e gli esuberi. Ma la domanda ‘sorge spontanea’: è giusto che qualcuno si becchi l’attico, per giunta ‘a gratis’, e lasci scantinato e fondamenta da ristrutturare obbligatoriamente al popolo di turno? Direte, ma è la legge europea che lo vieta, perché impedisce il salvataggio diretto delle banche. A quando una legge europea che non sia aggirata con fregatura incorporata? Presto, presto. Ci sarà subito una commissione parlamentare e tutto sarà più bello che pria. “E er popolo lontano / rimasto sulla riva / magna le nocchie e strilla: / – Evviva, evviva, evviva … – / E guarda la fregata / sur mare che sfavilla.”
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