Pillola contraccettiva gratuita nei consultori Regione Lazio da febbraio. Blindata la 194/78
Da febbraio sarà disponibile nei consultori la pillola contraccettiva gratuita grazie ad uno stanziamento di Regione Lazio di 10 milioni di euro, stanziamento voluto dall’assessore alla Sanità Alessio D’Amato oggi candidato per il centro sinistra alle prossime Regionali del 12 e 13 febbraio. Dopo la ratifica del provvedimento, la pillola potrà essere erogata gratuitamente presso i consultori facenti capo alle Asl di competenza, con l’intento di rendere possibile una procreazione responsabile, prevenendo il ricorso all’aborto. Quest’ultimo, com’è noto da molte cronache, reso spesso difficile, anche presso le strutture pubbliche, dal numero crescente di medici obiettori, situazione che ha reso necessario in alcuni casi, il ricorso a ginecologi non obiettori a gettone al fine di garantire l’applicazione della 194/1978.
Tale difficoltà non ha visto diminuire il numero degli aborti ma, semplicemente, aumentare quello delle donne che si spostano su altri territori o in altre strutture per praticare l’interruzione di gravidanza. La possibilità di una distribuzione della pillola gratuita presso un presidio territoriale per la famiglia come il consultorio, può considerarsi preventiva a gravidanze indesiderate, interrotte nella maggior parte dei casi per la totale impossibilità a proseguirle per mancanza di mezzi di sussistenza o gravi motivi familiari o di salute, poiché per nessuna donna questa pratica può risultare indolore fisicamente o psicologicamente.
È notizia del 24 febbraio che dopo la sospensione di seduta a Montecitorio per discutere l’istituzione d’una commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, si sia rivisto, su richiesta della deputata Ascari (M5S), l’ordine del giorno riuscendo a blindare la 194/78 con l’impegno esplicito del Governo a non modificarla, ovvero ad astenersi dall’intraprendere iniziative di carattere normativo al fine di eliminare o limitare il sistema di tutela garantito dalla stessa Legge. La quale, in ogni caso, nella riservatezza dovuta alla salute, tutela tutte le donne, di ogni condizione.
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