Pietro Ruffo: The Wishfull Map #4
Fondazione Ermanno Casoli e M&D
presentano
THE WISHFULL MAP #4
un progetto di
PIETRO RUFFO
per
EULER HERMES Italia
nell’ambito del programma
E-STRAORDINARIO
a cura di Marcello Smarrelli
Martedì 19 e Mercoledì 20 luglio 2016 – Borghesiana (Roma)
Martedì 19 e mercoledì 20 luglio 2016 presso il complesso sportivo La Borghesiana di Roma, si terrà un nuovo appuntamento di E-STRAORDINARIO – progetto che da anni porta l’arte contemporanea nel mondo dell’impresa utilizzandola come strumento didattico e metodologico per la formazione aziendale – dal titolo The Wishfull Map #4, con l’artista Pietro Ruffo a cura di Marcello Smarrelli.
Questa quarta mappa segue quella realizzata per ACRAF, polo farmaceutico del gruppo Angelini (2015), quella per gli studenti del Master in Economia e Management dell’Arte e dei Beni Culturali, Business School del Sole 24 Ore (2015) e la più recente per il Banco di Credito Cooperativo di Bellegra (Roma) del giugno scorso. Tutti i lavori, realizzati con la partecipazione di dipendenti o di studenti, rientrano in un più ampio progetto nato dalla collaborazione tra la Fondazione Ermanno Casoli e Piero Tucci, Senior Partner M&D, volto a realizzare una serie di mappe concettuali capaci di rispecchiare i valori e la visione delle aziende attraverso l’attività dei singoli che ci lavorano.
Il workshop coinvolgerà circa 30 dipendenti tra funzionari e dirigenti del reparto Distribution di Euler Hermes Italia, società di assicurazione crediti commerciali del gruppo Allianz, con sede a Roma.
L’obietto è quello di attivare, attraverso la creazione di un’opera d’arte collettiva, l’attività di team building, di rafforzare lo spirito di collaborazione e di integrazione tra colleghi e di stimolare la contaminazione dei saperi mettendo in dialogo due anime dello stesso reparto con ruoli e funzioni diverse.
L’artista partirà da una particolarissima proiezione del mondo ispirata a quella che fu De L’Isle Equidistant Conic impostata per la prima volta dall’astronomo francese Joseph Nicolas De L’Isle nel 1745. La proiezione del mondo verrà divisa in 24 spicchi ed ogni partecipante sarà chiamato a lavorare su una porzione di mondo e a scegliere un paese da analizzare secondo i 5 fattori principali di studio della valutazione del rischio: economic risk, financial risk, commercial risk, political risk e business environment risk. Ogni partecipante riporterà, sulla propria porzione del mondo, l’analisi effettuata tradotta in colori e alla base di ogni spicchio saranno infine disegnati i caratteri simbolici fondanti della moneta in uso nel paese analizzato.
La nozione di rischio appare in età moderna nell’ambito della navigazione e del commercio, dove si registrano i primi contratti di assicurazioni marittime in cui venivano descritti i pericoli che avrebbero potuto compromettere un viaggio. Il rischio è un concetto di origine economica quindi, perché compara guadagni a perdite, la cui valutazione deriva dall’analisi misurata e calcolabile dei pericoli. Si potrebbe pensare che i termini pericolo e rischio si equivalgano ma risulta importante differenziarli: potremmo definire il periculum come incertezza mentre il risco come consapevolezza del pericolo perché implica la prevedibilità di determinate situazioni o di eventi grazie a studi di statistica e analisi delle probabilità. In quest’ottica dunque, nel momento in cui si decide di correre un rischio ci si assume la responsabilità di un eventuale fallimento. Ma è anche vero che nuovi obiettivi non sono raggiungibili senza rischiare, come un vecchio proverbio ci ricorda.
La mappa che Pietro Ruffo realizzerà insieme ai dipendenti di Euler Hermes Italia durante i due giorni di workshop, sarà dunque una rivisitazione artistica, nella forma e negli elementi cromatici, delle più comuni mappe di rischio in cui ad ogni colore corrisponde il livello di stabilità di ogni paese. Questa quarta rilettura del mondo da parte dell’artista dà continuità al suo percorso di ricerca in cui, come spiega Marcello Smarrelli, “attraverso un approccio metodologico meticoloso, supportato dalla grande capacità di lavorare in gruppo, Ruffo realizza opere visivamente potenti ed emotivamente coinvolgenti, sostenute da contenuti che indagano i grandi temi della storia universale, del pensiero filosofico e dell’economia”. Piero Tucci affiancherà l’artista per guidare i partecipanti nella decodifica aziendale dei messaggi che scaturiranno dal workshop.
“Ritengo questa metafora uno strumento didattico di grande impatto – dice Piero Tucci – poiché conduce i partecipanti a creare qualcosa che prima non esisteva e che prende forma attraverso il contributo di tutti: la collaborazione assume così una sua forma specifica che esce dalla sua astrattezza teorica per rivestirsi di significati concreti e tangibili”.
Il risultato finale sarà un’opera d’arte corale, sintesi artistica dell’universo di Euler Hermes Italia su forma conica che ricalca la planimetria di ingresso dell’edificio che ospita la sede di Euler Hermes a Roma.
Pietro Ruffo
Nato a Roma nel 1978, Pietro Ruffo è laureato in architettura, è stato titolare di una borsa di ricerca presso The Italian Academy for Advanced Studies – Columbia University, New York per l’anno 2010- 2011, ha vinto nel 2009 il Premio Cairo e nel 2010 il Premio New York, residente nel 2010 presso l’I.S.C.P. The International Studio & Curatorial Program New York, residente nel 2012 presso la Nirox Foundation Johannesburg Sud Africa, e nel 2013 presso la Fountainhead Residency di Miami. La poetica di Ruffo è legata agli elementi base della sua formazione da architetto: il progetto, la carta e il disegno. Ogni sua opera, infatti, ha origine da una meticolosa progettazione, attenta al minimo dettaglio, e prende forma sul foglio attraverso il segno delicato ma incisivo. I suoi lavori fanno parte di diverse collezioni museali, e fondazioni private. Tra le principali mostre personali e collettive si ricordano: SPAD SVII, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; The political gymnasium, Blain Southern London; A complex istant, Moscow, special project per la quarta biennale di Mosca; Irhal – Irhal, Galleria Lorcan O’Neill, Roma; Apocalittici e Integrati, MAXXI, Roma.
Piero Tucci
Piero Tucci è Senior Partner della società M&D per la formazione aziendale e per la realizzazione di sistemi per la gestione e lo sviluppo delle persone in azienda. Piero Tucci cura la formazione basata sulle metafore con particolare riferimento al gioco di squadra e allo sviluppo della collaborazione; in questo ambito nasce la collaborazione con la Fondazione Ermanno Casoli, per progettare e realizzare attività di formazione che usano l’arte contemporanea come metafora didattica.
Fondazione Ermanno Casoli
La FEC nasce nel 2007 a Fabriano (AN), in memoria del fondatore dell’impresa Elica. La Fondazione è da sempre impegnata nell’ideazione e promozione di progetti grazie ai quali l’arte contemporanea incontra il mondo dell’impresa. In tutte le attività, la FEC assume il ruolo di mediatore – in collaborazione con le società di formazione – garantendo agli artisti piena autonomia e libertà di espressione e all’azienda coerenza e compatibilità delle iniziative con le proprie esigenze e i propri obiettivi. Gli artisti contemporanei entrano direttamente nel cuore delle aziende, dialogando coi dipendenti nel contesto di workshop e laboratori che stimolano creatività, innovazione, spostamento dei punti di vista, contribuendo a migliorare gli ambienti di lavoro. Con E-STRAORDINARIO la FEC ha messo a punto un progetto di formazione che porta l’arte contemporanea nel mondo industriale: attraverso un ciclo di incontri teorici e di workshop, in cui artisti di fama internazionale vengono messi al centro dell’attività formativa e lavorano ad un progetto artistico con i dipendenti di un’azienda. L’iniziativa viene realizzata in collaborazione con un trainer specializzato in formazione manageriale. Per E-STRAORDINARIO la FEC ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Info Fondazione Ermanno Casoli
Segreteria: segreteria@fondazionecasoli.org – www.fondazionecasoli.org
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