Piano di contenimento acustico per l’aeroporto di Ciampino: dopo due finti piani Aeroporti di Roma deve passare la mano.
Lunedì 14 marzo 2016 la Commissione Ambiente della Regione Lazio ha svolto un’audizione in merito alla situazione dell’aeroporto di Ciampino, relativamente al piano di contenimento e abbattimento del rumore e alla tutela della salute dei cittadini. Sono stati convocati: i Comuni di Ciampino, Marino e Roma, ENAC, Aeroporti di Roma (AdR) e il COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO (CRIAAC).
AdR ha presentato il suo secondo progetto di piano, dopo il primo respinto dai Comuni di Roma, Ciampino e Marino nel 2014, nel quale si sosteneva che il problema del rumore oltre la norma a Ciampino non esiste. In questo nuovo piano AdR ammette che un problema c’è ma rimanda la soluzione forse al 2021. Il piano AdR prevede la riduzione del rumore a partire dal 2019, quando Ryanair dovrebbe aver sostituito una parte dei suoi aerei con un nuovo modello più silenzioso e una riduzione dei voli a partire dal 2021.
Il portavoce del CRIAAC, Roberto Barcaroli, ha fatto notare che il contenimento acustico doveva andare di pari passo con lo sviluppo dei voli e che il piano, in base alle norme di legge, deve essere concluso e operativo entro il 2018, quando saranno passati 8 anni dalla conclusione della Conferenza dei Servizi che aveva definito la zonizzazione acustica. NON CI PUO’ ESSERE UN ALTRO BONUS PER AdR, CHE CONTINUA A RIMANDARE LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA E INTANTO GUADAGNA. Non si può arrivare al 2021 parlando di aerei immaginari che ancora non esistono. Quello che dice AdR è irregolare perché invece di fissare procedure per far tornare i livelli di rumore prodotti dall’aeroporto nei limiti, lega il contenimento del rumore ad un solo cliente (RYANAIR), che potrebbe anche andarsene prima del 2019, e che comunque non ha nessun obbligo ad acquistare aerei più silenziosi. AdR deve fare un piano per l’aeroporto che gestisce, non per un sola compagnia.
OCCORRE QUINDI CHE ADR PASSI LA MANO AD ALTRI. La Regione Lazio ha istituito una conferenza dei servizi – ISTRUTTORIA E NON DECISIONALE – sul problema del contenimento acustico, i cui risultati dovranno essere messi a disposizione dei consigli comunali di Ciampino, Roma e Marino che sono l’organo decisorio. Il CRIAAC sostiene che questa Conferenza deve decidere la riduzione dei voli (a 60 movimenti al giorno TOTALI come indicato da ARPA Lazio nel 2009) e la riduzione deve essere operativa entro il 2018.
Incredibilmente in questa audizione il pronunciamento istituzionale a più deciso favore del piano AdR è stato quello del Sindaco di Ciampino Terzulli, che ha anche dichiarato che il problema rumore degli aerei è essenzialmente di Santa Maria delle Mole.
Il CRIAAC continuerà la sua azione contro questo piano perché è ancora una volta fuori dalle norme e supera i tempi previsti dalla legge, perché si basa su un solo cliente dell’aeroporto (in violazione anche delle leggi sulla concorrenza e per il libero accesso all’infrastruttura), affinché il piano sia respinto dai Comuni e dalla Regione.
Intanto la battaglia continua anche con gli esposti presentati alla magistratura e con le due indagini aperte dall’Unione Europea per la violazione delle leggi comunitarie da parte dell’aeroporto
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