Peter Boom come io l’ho conosciuto..
Lunedì 30 maggio 2011, con la cerimonia funebre laica pomeridiana presso il Cimitero di San Lazzaro a Viterbo (Tempio crematorio), si chiude il sipario sull’apparizione in questa Terra dell’amico Peter Boom. Ma è questa la fine?
Sicuramente nella memoria e nell’inconscio collettivo dell’umanità l’opera dirompente di Peter continuerà a creare inimmaginabili conseguenze, soprattutto per quanto riguarda il costume sessuale e la laicità di pensiero.
L’amico Peter si definiva un agnostico e per questo era molto vicino alle posizioni della Spiritualità Laica. Inoltre la sua teoria della pansessualità, di cui più avanti parlerò, è stata un Ariete (com’era lo stesso autore) per sfondare i cancelli della separazione fra esseri umani e distruggere la discriminazione sessuale. Ma andiamo per ordine.
Nel 1991 incontrai per la prima volta Peter Boom, attore, poeta, cantante, scrittore di origine olandese. Un giorno d’estate del ’92 dopo che c’eravamo visti a Nepi, ad una mostra di Luigi Fabrizi (sull’edera, pianta sacra a Dioniso), Peter mi telefonò al Circolo e mi chiese se volevo aiutarlo a correggere le bozze del suo nuovo libro “2020, il Nuovo Messia”, un romanzo fanta-ecologico in cui si prefigura la fine del mondo per inquinamento, con tanto di olocausto religiosamente gestito da un nuovo messia, e si immagina un nuovo inizio con il messia stesso nella parte di Adamo. Ho sempre amato i racconti di fantascienza e quella storia la trovai alquanto intrigante e divertente, anche perché riportava diverse mie teorie ecologiste “catastrofiste” che in quegli anni andavo preannunciando. Così accettai l’invito di Peter ed assieme a lui lavorai intensamente al libro per almeno due settimane, correggendo e cambiando, finché ci sembrò che il lavoro fosse completo. Poi scrissi una breve introduzione al romanzo che fu pubblicato attraverso l’amico Gianfranco Paris direttore della casa editrice BIG, la pubblicazione avvenne nel 1993. Negli anni a seguire furono fatte diverse presentazioni del libro, a Viterbo presso la Provincia, a Roma alla Libreria Croce nel 1994 (con Paolo Portoghesi, Carla Rocchi, etc.). Ho voluto fare questa premessa perché la teoria della pansessualità, elaborata da Peter Boom, era già contenuta in forma germinale in questo libro di fantasy-ecologia. La teoria non è nemmeno una scoperta, dal punto di vista fisiologico, è semplicemente la descrizione di quanto avviene in natura, e cioè che la sessualità ha infinite sfaccettature che si manifestano nella vita di ognuno e differentemente in diverse culture umane. Definire l’uomo eterosessuale od omosessuale è solo una descrizione limitativa che non ha senso alcuno, allo stesso modo in cui non ha senso parlare di “razze” umane. Esiste una sola specie umana dotata di una sessualità che assume vari modi espressivi e basta. Ma per giungere alla “conferma” da parte del mondo scientifico, di questa lapalissiana verità, Peter (e noi che l’abbiamo accompagnato nella traversata) ha dovuto combattere molto…. per infrangere il muro dello sessuologia separativa, sia quella tradizionale come anche quella gay….
La pansessualità rappresenta nel mondo della sessualità umana ciò che nella spiritualità io chiamo “spiritualità laica”. Come non si può definire “normale” un’espressione sessuale rispetto ad un’altra, così non si può definire assolutamente vero uno specifico modo religioso. Comunque oltre alla partecipazione di Peter Boom a diversi congressi di sessuologia ed anche per dare una parvenza di “legalità” al movimento sessuale – sincretistico in corso, fondammo con lui un “Comitato per lo studio della pansessualità”, tenendo la prima riunione nel CircoloVegetariano VV.TT. e successivamente ufficializzandolo depositando la comunicazione della costituzione al sindaco di Viterbo, al tempo Giancarlo Gabbianelli.
Qui inserisco alcuni dei documenti raccolti sia sulla costituzione del Comitato che successivamente per la divulgazione della Teoria. Costituzione di un Comitato per la Teoria della Pansessualità: Gentile Sindaco di Viterbo, Giancarlo Gabbianelli. La informiamo che il giorno 21 marzo 2002, in Viterbo-Bagnaia, i sottoscritti firmatari hanno costituito un comitato avente per scopo lo studio e la divulgazione della Teoria della Pansessualità. I firmatari indicano come proprio portavoce e coordinatore il signor Peter Boom. Il significato del termine “pansessualità” sta ad indicare ogni libera espressione sessuale, sempre nel rispetto reciproco e delle leggi vigenti, senza vincolarla a schemi e valori prefissati. Infatti nella storia dell’uomo ed in ogni civiltà la sessualità è stata sempre celebrata nelle sue varie forme espressive, riconoscendo la validità e la naturalità di ognuna di esse.
La Teoria della Pansessualità quindi vede tutte queste forme come naturali e legittime inclinazioni dell’uomo. La informiamo inoltre che questa Teoria è stata ritenuta degna di presentazione al prossimo Congresso della Federazione Europea di Sessuologia che si terrà a Cipro dal 16 al 20 giugno 2002. Nel frattempo verranno organizzati, a breve termine, una serie di incontri a Viterbo ed in altri centri della Tuscia per informare la popolazione sui risvolti e sul senso della Teoria, a cui non mancheremo di invitarLa personalmente. (Firmatari: Peter Boom, scrittore; Cesare Foschi, filosofo; Paolo D’Arpini, giornalista… altri…).
Altre documentazioni: (http://www.mail-archive.com/animali@peacelink.it/msg01718.html) – Peter Boom, ideatore della Teoria della Pansessualità, ha promosso insieme con Paolo D’Arpini un Comitato per l’attuazione della LIBERA ESPRESSIONE SESSUALE, da lui definita Pansessualità. Detto Comitato ha presentato la Teoria al VI° Congresso della Federazione Europea di Sessuologia a Limassol (Cipro, giugno 16 – 20 2002) su richiesta del Comitato Scientifico, inoltre ha presentato “La Filosofia della Pansessualità” in occasione del IX Congresso dell’European Federation of Sexology tenutosi in aprile 2008 presso il Cavalieri Hilton Hotel a Roma. Peter Boom ha ideato la Teoria nel 1990, ma questi ha spiccato il volo solo nel 2002 dopo il Congresso dell’EFS a Limassol ed ancora meglio dopo il Congresso europeo di sessuologia a Roma nel 2008. Il termine Pansessualità ormai viene abitualmente adoperato in tutte le lingue, si può trovare in tutti i dizionari moderni, è presente su Internet in modo massiccio. Molti personaggi del mondo artistico si sono dichiarati “pansessuali”, tra i quali i registi Gianni Amelio e Pedro Almodovar, i cantanti Miguel Bosé, Ricky Martin, Adriana Calcanhotto e Gianna Nannini.
Naturalmente non vuol dire che coloro hanno sperimentato tutte le possibilità sessuali, ma solo di essere coscienti di avere dentro di sé tutte le opzioni possibili. La parola Pansessualismo è spiegata dal Professor Haeberle (Prof. Erwin J. Haeberle Founder and Director Archive for Sexology, Humboldt University, Berlin – ( http://www2.hu-berlin.de/sexology/ ) nel suo Dizionario Critico nel seguente modo: “Pansessualismo (a volte anche “pansessualità” dal greco “pan”: tutto) tutto ciò che riguarda l’amore sessuale. Un atteggiamento od una filosofia che sono basati sulla convinzione che il potenziale sessuale umano può e dovrebbe essere diretto verso ciascuno ed ogni cosa. Una volta, il termine “pansessualismo” veniva usato anche per la teoria che l’intero comportamento umano è comunque condizionato sessualmente (Sigmund Freud). Ma tale pensiero non è considerato più valido.
Oggi le parole “pansessualismo” e “pansessualità” vengono usate spesso da alcuni sostenitori della liberazione sessuale che vogliono trasmettere l’idea che gli attuali ruoli sessuali e di genere delle donne e degli uomini sono troppo ristretti, e che, quindi, una sessualità generale dovrebbe comprendere l’intero spettro degli orientamenti sessuali e ignorare deliberatamente tutte le altre distinzioni convenzionali. La Teoria invita internazionalmente a dibattiti accesi ed è sta criticata aspramente soprattutto dalle religioni monoteiste. E’ resa pubblica oltre che dalla European Federation of Sexology da vari massmedia. Ultimamente anche su “Sexologìa Noticias”, il più importante notiziario sessuologico dell’America del Sud. The Jakarta Post ha iniziato sul suo blog un dibattito molto acceso con interessanti commenti di islamici indonesiani:| Islam ‘recognizes homosexuality’ | The Jakarta Post – Moderate Muslim scholars said there were no reasons to reject homosexuals under … they had started practising pansexuality (with either a man or women) … The theory of Pansexuality by Peter Boom – Il sito della teoria della Pansessualità di Peter Boom … (http://digilander.libero.it/pansexuality)
Le ultime iniziative culturali sulle energie della natura portate avanti con Peter avvennero a Viterbo nel corso della prima Biennale d’Arte Creativa, realizzata in collaborazione con Laura Lucibello nel 2010, durante la quale ancora una volta la sua teoria e la sua esperienza liberatoria fu presentata al pubblico in forma di conferenza sui simboli sessuali degli alberi. Seguì poi la proposta del San Valentino pansessuale del febbraio 2011, ulteriore maglio dirompente contro gli schemi di una sessualità pre-costituita (http://www.google.com/search?hl=it&client=gmail&rls=gm&q=liberi+innamorati+pansessuali+14+febbraio+2011&btnG=Cerca&aq=f&aqi=&aql=&oq) e questo è stato l’ultimo atto pubblico… prima che gli eventi della vita mi portassero a lasciare Calcata e la Tuscia e di conseguenza a perdere di vista, fisicamente, il caro amico Peter.
Ecco, credo con questo di aver reso sufficiente testimonianza della “battaglia” per la pari dignità sessuale svolta da Peter Boom in questi anni, a partire da quel fatidico primo incontro…..
Paolo D’Arpini
…a Peter Boom
Nato per essere Grande….
sul sagrato di una
chiesa,
in ginocchio,
forse per l’ultimo saluto
al sole nascente
di ogni dimenticato
Dio
che piange silenzioso
il sorriso
perduto
nel cuore della Terra.
Magico uomo Peter,
navigatore
errante
di una generazione
delusa,
immagine reale
del poeta
sognatore,
dello scricciolo
solitario
che ritrova
se stesso
in un abbraccio
vero,
in una stretta
di mano
lasciata libera,
come il volo
di Pegaso alato
che diventa
stella immortale
nell’Olimpo
degli Dei.
(Antonella Pedicelli)
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