Perugia – Convegno Scientifico di Agroecologia e Diritto
Agernova, Servizi Avanzati per l’Agroecologia e la Ricerca
Convegno Scientifico di Agroecologia e Diritto
“Umbria cuore verde di un’Italia Libera dagli OGM e dai Pesticidi”
Per un Modello Regionale e Nazionale di Sviluppo Rurale Agroecologico
Perugia, 9 Novembre 2024, h 15
Circolo Arci La Piroga – Via Ferento 9
link del programma e della presentazione
https://sway.cloud.microsoft/NzpanLCIUNngV9Ek?ref=Link
Presentazione
“La Terra, ereditata dei Padri, è soprattutto un prestito dei nostri Figli” (Indigeni dell’Amazzonia)
Dopo 80 anni di uso ed abuso della chimica in agricoltura è necessario un immediato programma Agroecologico di Sviluppo rurale regionale e nazionale.
Per la sovranità alimentare locale e la tutela del reddito degli agricoltori, garantito da una corretta applicazione della politica agroclimatico-ambientale europea, per l’agricoltura biologica e il benessere animale che da 30 anni sostiene tutti i maggiori costi e mancati ricavi agli agricoltori che ritornano all’agricoltura biologica, più un 30% in caso di realizzazione di bio-territori agroecologici.
Per evitare l’irreversibile contaminazione ambientale ed alimentare da OGM, al fine di proteggere la biodiversità naturale e le antiche varietà tradizionali locali adattate ai territori, che rappresentano un Diritto precedente, e la salute umana ed animale da manipolazioni genetiche artificiali che trasferiscono resistenze agli antibiotici e frammenti di Dna/Rna, mRna i cui effetti sono sconosciuti e pericolosi. Attraverso il Bando di ogni importazione di OGM.
Per la tutela della salute ambientale, alimentare e della fertilità Umana, compromesse dal bio-accumulo di pesticidi, additivi chimici e nanoplastiche nelle catene alimentari, oltre ogni soglia di sopportazione biologica. Con perdita drammatica dell’aspettativa di vita sana, incremento esponenziale delle patologie cronico-degenerative, ormonali, epigenetiche, riproduttive e dei relativi costi sociali.
Per l’eliminazione della plastica (e conseguentemente del rischio di ecomafie) dal settore agroalimentare e della pesca che rappresentano il 90% della plastica immessa nell’ambiente, ritornando a coltivare la canapa e le altre fibre naturali per il confezionamento “biologico”, con obbligo di pesca attraverso reti naturali e biodegradabili.
Per la riconversione biologica e al pascolo degli allevamenti industriali, disumani e disanimali, principali responsabili dell’emissione dei gas climalteranti (metano, ossidi di azoto, ammoniaca, CO2) e della produzione di liquami inquinanti, invece che di fertile letame.
Per la prevenzione del dissesto idrogeologico attraverso l’incremento dell’humus stabile dei terreni e la ricostruzione del paesaggio agroforestale tradizionale ereditato dai nostri Padri, siepi campestri e ripariali, muretti a secco e terrazzamenti, affidata agli agricoltori, al Genio Civile e alle comunanze agrarie.
Per il recupero della cultura agroecologica ed agroalimentre contadina, supportata da innovazioni tecniche conservative e biodiversità “funzionale” (insetti utili, monitoraggio climatico fitopatologico, droni per il controllo fitosanitario, lavorazioni e i diserbi meccanici, consociazioni ed agroforestazioni, compostaggi e microbi utili, ovvero biotecnologie agroecologiche e naturali.
Per lo sviluppo dell’assistenza tecnica fitosanitaria ed agroecologica, finanziata con obblighi e priorità dai programmi europei di sviluppo rurale e la formazione ed educazione agroeco-alimentare, a partire dalle scuole primarie e dagli orti e frutteti pubblici, scolastici ed urbani, al fine di ripristinare il ponte intergenerazionale per la trasmissione delle tradizioni enogastronomiche mediterranee basate su ingredienti e biodiversità autoctoni
Per la rigenerazione delle comunità agroalimentari locali, nel collegamento più diretto possibile tra produttori e “consumattori” con 2 tt. Ricostruendo le reti di prossimità per la “spesa biologica in campagna”, con servizi da parte dei Gruppi di Acquisto e prenotazione alimentare Sinergico-Solidali a sostegno degli agricoltori biologici.
Per la drastica riduzione degli sprechi agroalimentari e degli scarti alla produzione, connessi alla grande distribuzione e stoccaggi, in un contesto di eccedenze agroalimentari e crisi dei mercati che porta debiti e fame anche tra gli agricoltori, per soddisfare l’esclusiva sete dei mercanti.
Per il rispetto dei Diritti Costituzionali inviolabili ed immodificabili, recentemente rafforzati, alla salute, ambiente, paesaggio, fertilità (umana e dei terreni), benessere animale e biodiversità, nella garanzia di una reale libertà economica e mai in violazione dei suddetti principi costituzionali, fuori da ogni sfruttamento e violazione della Dignità Umana, per le attuali e future generazioni.
Per una riforma agraria che tuteli l’agricoltura italiana fondata sulla conduzione familiare e sulle piccole e medie aziende.
“L’inviolabilità della memoria genetica di tutti gli esseri viventi è tutelata dalla carta dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite” (Michele Trimarchi, Carta di Montebelluna 2008)
in Allegato
Contributo ricevuto dal Prof. Miguel A. Altieri, Padre dell’Agroecologia e Clara Nicholls, Agroecologa dell’Università di Berkeley California –
Fondatori del CELIA, Ente di ricerca per lo sviluppo agroecologico internazionale
“Agroecologia per l’Autonomia e la Sovranità”
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