Perù: la proposta di reintrodurre la pena capitale è segnale di una grave crisi dei Diritti Umani
“Esiste il rischio di una grave crisi dei diritti umani in Perù”. Lo afferma il Gruppo EveryOne, organizzazione internazionale umanitaria.
“In seguito al caso di Romina Cornejo, bambina di tre anni rimasta invalida dopo essere stata colpita da un criminale nel corso di una rapina,” spiega EveryOne, “alcuni parlamentari hanno irresponsabilmente proposto di reintrodurre nella nazione sudamericana la pena di morte, sull’onda dell’indignazione e della paura che si sono diffusi fra il popolo”. Il presidente della repubblica Alan Garcia e i parlamentari Keiko Fujimori e Isaac Mekler sono i portavoce di un’iniziativa che desta preoccupazione da parte degli organismi internazionali preposti alla tutela dei diritti umani e civili. “Comprendiamo il dolore e il panico in cui è caduta una nazione,” prosegue il Gruppo EveryOne, “ma riteniamo irresponsabili gli esponenti politici che hanno imboccato una strada pericolosa, che mette in discussione le conquiste civili che il Perù ha conseguito nella sua Storia travagliata. E’ importante che le Istituzioni, le autorità e i media peruviani ascoltino le voci dei loro connazionali che anche all’estero si distinguono per i loro ideali umanitari, a partire dal fotografo e difensore dei diritti umani Steed Gamero, che da anni contribuisce alla cultura della pace e dei diritti umani nell’Unione europea”. L’organizzazione per i diritti umani sottolinea inoltre come la reintroduzione della pena capitale, oltre che un progetto immorale, si scontri con la Costituzione del Perù e con gli accordi sottoscritti dallo stato sudamericano: “Oltre all’articolo 140 della carta costituzionale, ricordiamo alle Istituzioni peruviane che la loro nazione ha sottoscritto la Convenzione Americana sui Diritti Umani, detta anche Patto di San José, che al Capitolo II, articolo 4, comma 3 recita quanto segue: ‘Non si reintrodurrà la pena di morte negli Stati che l’hanno abolita’. E’ una norma concisa e chiara, che non ammette deroghe né scappatoie. Ci auguriamo tuttavia che le Istituzioni, le autorità e i media peruviani decidano di abbandonare la via intrapresa per un sentimento di ritrovata civiltà e rispetto della vita, oltre che nell’ottemperanza delle leggi”. EveryOne ha esteso il suo appello agli organismi umanitari internazionali: “Abbiamo chiesto alla signora Navi Pillay, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, al Consiglio d’Europa e alle principali organizzazioni per i diritti fondamentali della persona di vigilare su quanto sarà discusso, riguardo alla proposta di reintrodurre la pena capitale, presso il parlamento di Lima, adoperandosi affinché tale iniziativa venga abbandonata, evitando una pericolosa deriva della civiltà e della cultura umanitaria in Perù”.
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