Pericolosa via dell’Arenatura
I fossi, si sa, a causa di una gestione sempre meno attenta delle strade, non sono ben visti: occorre pulirli, liberarli da ciò che stagionalmente o accidentalmente può impedire il flusso dell’acqua e, a causa dell’alta velocità o di sviste, molti automobilisti ci finiscono dentro (questo tipo d’incidente è all’ordine del giorno a Rocca e dintorni). La canalizzazione dell’acqua, anche se il tratto interessato non è lunghissimo, è stata evidentemente costruita in maniera standard, o meglio, cementando un tubo dal diametro esageratamente largo sulla copertura del fosso. Su questa Provinciale il traffico da e verso Rocca Priora è spesso ad altissima velocità perché da qui gli automobilisti raggiungono l’autostrada A1, così chi arriva da quella direzione mantiene la stessa velocità che aveva in autostrada e chi deve raggiungerla vuole fare in fretta. Il risultato è il non rispetto di alcun limite di velocità; oltretutto se auto e mezzi di maggiore ingombro, salendo, trovano la corsia invasa dalla grossolana canalizzazione, i mezzi in discesa sono costretti a fare slalom fra le buche aperte e gli avvallamenti creati dai rattoppi in asfalto (brutta situazione simile, ormai, in ogni strada che attraversa i Castelli Romani). La visibile riduzione della carreggiata a causa di questi problemi, vede circolare gli automobilisti, in entrambe le direzioni, pericolosamente vicini all’immaginaria linea di mezzeria. Via dell’Arenatura spesso è anche percorsa da temerari pedoni, gli abitanti le case lungo la strada e i ragazzi che raggiungono il campo sportivo ai piedi del paese, che, ovviamente, non hanno a disposizione né illuminazione né marciapiedi. La strada andrebbe asfaltata, segnalate le canalizzazioni come ‘ostacoli in banchina’ per mezzo di catarifrangenti e segnaletica verticale; rifatta completamente la segnaletica orizzontale ormai persa; apposti gli ‘orribili dissuasori’, pessima soluzione ‘modera velocità’ per un paese che si dice civile ma che non riesce a mollare la spinta sull’acceleratore (i dissuasori tra qualche anno, chi guida lo sa, avranno ragione delle nostre schiene). In un comune così piccolo, con tanti problemi da risolvere, ma nel quale, senza andare a studiare le delibere, è tangibile la volontà di lavorare meglio e di più di qualche anno fa, si potrebbe trovare il modo di sollecitare la Provincia ad occuparsi seriamente di questa arteria, importante per molti versi e abbastanza malmessa. E poi: con tutte le opere cementizie prodotte in questi anni, ormai dovremmo essere tra i più grandi esperti del settore, se non del mondo almeno d’Europa, e si deve vedere un incanalamento delle acque come quello di via dell’Arenatura che sembra un progetto ‘dello frate Cimabue’ (ricordate la reclame del ‘Dom Bairo’ di qualche anno fa?) che andava per risolvere una cosa e ne sbagliava (almeno) due? Lì con un finale positivo, e qua?
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