PERCORSI CULTURALI NEL NOME DI MANZÙ E ADESIONE ALLA “ROTTA DI ENEA”
PERCORSI CULTURALI NEL NOME DI MANZÙ E ADESIONE ALLA “ROTTA DI ENEA”: I CHIARIMENTI DELL’ASSESSORE MODICA
La memoria di Manzù e la valorizzazione del territorio e della sua storia attraverso la valutazione delle iniziative proposte da Enti e/o Associazioni terze rispetto al Comune di Ardea, quale è la “Rotta di Enea”, restano una priorità dell’Amministrazione.
Per questo motivo, l’Assessore Sonia Modica – delegata a Beni Culturali e Musei/Biblioteche, Servizi Educativi e Scolastici, Turismo e Tempo Libero – ha inteso precisare alcuni aspetti di entrambe le questioni.
«Quando si tratta della ‘questione dell’estumulazione dei resti fisici di Manzù’ – spiega Modica – si dovrebbe ricordare che l’elemento fondante della battaglia, ossia la memoria di Manzù connessa alle spoglie dell’Artista stesso, è stato ricusato proprio dal Ministero dei Beni Culturali, in quanto ‘le spoglie non rappresentano un Bene Culturale’. Detto questo, al netto della presenza o meno della salma sul territorio comunale, grazie al dialogo tra l’Amministrazione e il Museo Manzù in virtù del Protocollo d’Intesa stipulato da Comune, Provincia di Bergamo e Ministero della Cultura, che ricordo essere stato approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Ardea nel 2017, si andrà a valorizzare ancora di più la figura del Maestro e il suo intimo rapporto con il territorio di Ardea».
Sulla mancata iscrizione formale alla “Rotta di Enea”, l’Assessore intende chiarire alcuni aspetti: «La facile propaganda ‘identitaria’ rilevata sulla stampa locale solleva ‘ex novo’ la questione della nostra mancata iscrizione formale alla ‘Rotta di Enea’. Fermo restando che il riconoscimento del Consiglio d’Europa è positivo, l’adesione formale non può prescindere dal valore effettivo e dal peso nella gestione interna al progetto. Io stessa ne ho richiamato la partecipazione, con ben due adesioni a convegni messi in atto al riguardo».
Al fine di valutare ulteriormente la questione, l’Assessore Modica intende sottolineare le strategie future e formulare una proposta: «Pur riconoscendo il valore culturale dell’iniziativa, ora dobbiamo decidere per l’adesione: con quale valore aggiunto interno al progetto? Quale specifico valore di gestione interna? Ne stiamo valutando i termini e soprattutto intendiamo coinvolgere tutto il Consiglio Comunale, data la rilevanza della questione, definendo a pieno il presupposto di ruolo dell’adesione formale. Un procedimento, come chiarito poco sopra – conclude Modica -, già seguito per l’Accordo di valorizzazione dell’opera del maestro Giacomo Manzù sottoscritto con Ministero della Cultura e Provincia di Bergamo, votato all’unanimità dal nostro Consiglio Comunale già nel 2017 e siglato, per ragioni procedurali, dal MIC lo scorso anno. La predisposizione amministrativa è positiva e va a favore di un ruolo effettivo a vantaggio di tutti: in attesa di chiudere il percorso, però, credo sia il caso di agire con atti concreti e non solo d’immagine».
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