Per un ritorno al Natale “tradizionale”
– No al taglio di alberi vivi per implementare il natale “consumista” –
La tradizione natalizia italiana è radicata nella composizione del presepe o nella riproposizione dal vivo di scene della natività (presepe vivente). Purtroppo il consumismo made in USA ha contaminato
anche la celebrazione Natalizia. La cosa è avvenuta subdolamente con l’introduzione del “santa klaus” e con l’albero addobbato con palle di plastica e luminarie elettriche. Se ciò non comportasse lo
sterminio di milioni di giovani abeti potrebbe ancora risultare una ridicola e falsata riproduzione dell’antica usanza nordica di decorare alberi nei boschi in concomitanza con il solstizio invernale.
Ma tutto ciò che viene rielaborato nel sistema consumista porta con sé il marchio della utilizzazione consumista, l’abbiamo visto con l’antica tradizione di Samhain che è diventata l’orribile halloween, ed ora l’osserviamo nella barbara moda di tagliare giovani piante sradicandole dal loro habitat naturale e inserendole nelle sale da pranzo delle abitazioni cittadine. E non solo questo, anche nelle pubbliche piazze di tutti i comuni italiani. Persino nella piazza San Pietro a Roma vengono esibiti grandi abeti che faranno una brutta fine al termine dell’ ”orgia” natalizia”
La sacralità della natura e degli alberi, simbolo per antonomasia di vita e fornitori dell’ossigeno che ci consente ancora di respirare, viene vilificata dalla consuetudine barbara di offrire milioni di
piante alla sceneggiata di un natale che ormai è solo un businnes. Abeti ed abeti tagliati senza pietà per creare un’atmosfera religiosa finta, diciamo basta a questo scempio. Se proprio vogliamo onorare gli
alberi e la natura lasciamo che essi crescano dove sono, non danneggiamoli… andiamo nella foresta ed offriamo pensieri d’amore e di riconoscenza verso le piante che ci sostengono…. non tagliamo
nemmeno un ramo e persino Gesù, di cui festeggiamo la nascita, ne sarà più contento!
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento