Per non dimenticare…
Lo ricorda commosso Giglio Petriacci, scultore e artista marinese – per anni preside della Scuola d’Arte Paolo Mercuri – il quale, in questa occasione ha voluto donare alla sua città un’opera significativa, “Deflagrazione”, realizzata su lamina in ferro sbalzato. Nel corso della cerimonia svoltasi nell’Aula Consiliare, alla presenza delle Autorità cittadine – nella persona del Sindaco Alessandro Palozzi e dell’Assessore alla Cultura Otello Bocci – religiose, civili e scolastiche, l’artista ha rievocato con la sua testimonianza quell’attimo in cui dal cielo piovvero bombe alleate. Nessuno pensava a questa eventualità: già altre volte alcuni aerei avevano sorvolato la città e non era accaduto nulla. Invece il boato improvviso, il fuoco, la polvere, le urla, il dramma esplosero proprio come quegli ordigni e seminarono morte ovunque. Il flash che improvvisamente, qualche tempo fa nel giardino della sua abitazione, luogo in cui si ispira e crea, lo ha riportato indietro nel dramma vissuto quando appena aveva otto anni, ha ispirato l’opera donata al Municipio. In “Deflagrazione” spiega il critico d’arte Franco Campegiani intervenuto alla cerimonia, l’artista è guerriero egli stesso, impegnato in un corpo a corpo con la materia, in una lotta senza esclusioni di colpi nel forgiare quel ferro trasformandolo in un’esplosione bellica, la stessa vissuta dall’artista bambino e rimasta indelebile nella sua memoria. È, continua lo stesso Campegiani, un invito alla pace giocando sui contrasti: dalla violenza, dagli orrori della guerra è un monito ad innamorarsi della pace. L’opera, installata nella Sala del Vestibolo di Palazzo Colonna, sarà per i posteri memoria di qualcosa che l’uomo vuole e deve respingere con tutte le sue forze: la violenza della guerra, dove parlano le armi lasciando vittime innocenti nelle loro interpunzioni.
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