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Per il Ciclo di Seminari Territoriali “Costruiamo Comunità Connesse”

Per il Ciclo di Seminari Territoriali “Costruiamo Comunità Connesse”
Gennaio 17
12:54 2020

Per il Ciclo di Seminari Territoriali “Costruiamo Comunità Connesse”

l’Associazione Prassi e Ricerca partner nel Progetto La Nostra Buona Stella

organizza un incontro su:

  

BULLISMO E CYBERBULLISMO

 MARTEDÌ 21 GENNAIO 2020 – DALLE 10 ALLE 13.30

 AULA MAGNA LICEO ARTISTICO P. MERCURI – Corso Vittoria Colonna 53 – Marino

 

 Interverranno:

Salvatore Montesano, Dirigente IIS Amari-Mercuri

Carlo Colizza, Sindaco del Comune di Marino

Barbara Cerro, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Marino

Alfredo Bertini, Dirigente Sicurezza Urbana del Comune di Marino

Giacinto Froggio, Docente Università Salesiana

Roberto Antonelli, Comandante Polizia Locale del Comune di Ciampino

Elisa Becce, Docente Liceo Artistico P. Mercuri

Valentina Violo, Docente IIS Amari-Mercuri

Angela Casaregola, Presidente Associazione Arianna ONLUS

Antonella Panetta, Presidente Cooperativa Sociale ONLUS Prassi e Ricerca

Ass. Genitori, Insegnanti, Adolescenti, Servizi Sociali e la Rete del Terzo Settore

 

L’attività è inserita nel più ampio progetto denominato “LA NOSTRA BUONA STELLA. Diritto alla crescita: costruiamo il nostro futuro”, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che ha come obiettivo generale il contrasto alla dispersione scolastica e all’abbandono costruendo la comunità educante formata da enti pubblici e privati che prevenga e si prenda carico delle situazioni di disagio nel sistema educativo territoriale.

 

IL FENOMENO DEL CYBERBULLISMO: CHE COS’È

 

Per conoscere, cercare di comprendere ed affrontare questo fenomeno l’Associazione Prassi e Ricerca, partner nel Progetto “La Nostra Buona Stella”, all’interno del Ciclo di Seminari Territoriali “Costruiamo Comunità Connesse” ha organizzato un convegno di approfondimento per la mattinata di martedì 21 gennaio presso l’aula magna del Liceo Artistico P. Mercuri di Corso Vittoria Colonna 53 – Marino.

 

Tra i relatori il Sindaco del Comune di Marino, Carlo Colizza, l’Assessore alle Politiche Sociali Barbara Cerro, il Dirigente della Sicurezza Urbana Alfredo Bertini ed il Comandante della Polizia locale di Ciampino, Roberto Antonelli oltre al professor Giacinto Froggio, docente al Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione dell’Università Salesiana, il dirigente dell’ IIS Amari Mercuri Salvatore Montesano e i docenti Valentina Violo ed Elisa Becce oltre all’Associazione Genitori, Insegnanti, Adolescenti, Servizi Sociali e la Rete del Terzo Settore

 

 

2015 … il MIUR lancia un segnale forte contro bullismo e di cyberbullismo.

Pubblica, infatti le “Linee di Orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo”, documento inviato a tutte le scuole italiane.

Nel documento si rimarca istituzionalmente la necessità di educare gli studenti a un uso corretto e consapevole della rete e delle comunità virtuali in cui si sviluppano e realizzano atti di cyberbullismo. Nel documento, inoltre, massima importanza viene posta agli interventi attuati dalle scuole, attraverso azioni rivolte agli studenti e alle loro famiglie ed a tutta la Comunità Educante.

 

Ma per affrontare e risolvere un fenomeno così problematico e complesso occorre conoscerne i contorni precisi e i numeri aggiornati, così da poter prendere delle decisioni non tanto sulla spinta dell’onda emotiva suscitata dai sempre più frequenti episodi di abusi quanto su una solida base di informazioni.

Secondo Telefono Azzurro nell’anno 2017in Italia c’è stato in media almeno un caso di bullismo al giorno. Le segnalazioni al 46% provengono dal Nord Italia, seguono il Sud e le Isole con il 31% e il Centro con il 23%.

Sempre Telefono Azzurro ha realizzato un dossier (“Spett-attori del web”) costruito su una ricerca effettuata insieme a Doxa Kids, sul comportamento di utilizzo di piattaforme e device tecnologici da parte dei 12-18enni.

Il 72% degli intervistati vede nella diffusione di foto intime e video a sfondo sessuale la propria maggiore paura. Uno su quattro teme di essere ricattato per la pubblicazione di questo genere di contenuti su un social network e più della metà degli adolescenti (59%) racconta di esperienze spiacevoli e negative durante una diretta streaming.

 

Fra gli psicologi è abbastanza consolidata l’idea che il cyberbullismo sia “una nuova forma di devianza giovanile, basata sull’utilizzo di internet o del cellulare come armi di violenza o di offesa tra i pari”, con caratteristiche proprie che lo differenziano dal bullismo tradizionale, tra le quali, in particolare, l’intenzionalità, la ripetitività e lo squilibrio di potere, oltre a – da ultimo – l’anonimato e la diffusione pubblica delle informazioni.

Secondo il nostro Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, “il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chat rooms, istant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo e quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi”.

Anche il Parlamento, con la legge 29 maggio 2017, n. 71 cerca di definire il fenomeno come: “qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo”.

 

Quindi con il termine cyberbullismo si indica una tipologia di bullismo perpetrato tramite le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e, più in generale, attraverso la rete Internet.

Rispetto al bullismo tradizionale, il cyberbullismo è caratterizzato da una serie di precondizioni specifiche dovute alla natura “virtuale” in cui si realizza.

Luoghi virtuali come chat, social network e messaggi costituiscono spazi in cui è possibile operare in totale anonimato ed in assenza di limiti spazio-temporali.

Mentre il bullismo “tradizionale” è sempre circoscritto all’interno di una o più aree fisiche, il cyberbullismo no; si realizza ogni volta che si collega al mezzo elettronico utilizzato dal cyberbullo. Il cyberbullismo, inoltre, deresponsabilizza il singolo dando Internet la possibilità di essere “un’altra persona”.

 

Centrale continua quindi ad essere l’attività di prevenzione con azioni di informazione e sensibilizzazione ma un ruolo determinante nella prevenzione del fenomeno è svolto dalle attività di formazione e di educazione ad un corretto uso della rete e alla sensibilizzazione sui rischi connessi alla navigazione in internet specificamente rivolte non solo ai ragazzi, ma anche ai loro genitori. E proprio per il ruolo centrale loro affidato dalla legge, importantissima rimane l’attività di formazione dei docenti.

Una seconda linea di azione viene individuata nella protezione delle vittime e, quindi, vengono ritenuti assai preziosi gli “sportelli” fisici e virtuali che consentono a queste di segnalare il proprio caso e, sostanzialmente, di “chiedere aiuto”.

 

 

Il progetto “LA NOSTRA BUONA STELLA. Diritto alla crescita: costruiamo il nostro futuro” si propone di realizzare un insieme di azioni coordinate tra istituzioni locali, scuole, terzo settore e associazionismo per costruire un modello integrato di welfare community sul territorio dei Castelli romani per costruire una proposta educativa integrata, con al centro l’istituzione scolastica, che, assistita ed integrata dalle energie e dalle professionalità dei soggetti coinvolti, possa arginare i fenomeni di dispersione legati alla condizione personale e/o famigliare degli studenti e offrire una reale opportunità di crescita a tutto il sistema educativo territoriale e ai suoi destinatari.

 

Partner del progetto sono:

l’Associazione Arianna Onlus capo progetto

  • Regione Lazio;
  • Comune di Albano Laziale;
  • Comune di Castel Gandolfo;
  • Comune di Marino;
  • CNR – Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali;
  • Scuola Media Statale Umberto Nobile;
  • Istituto Comprensivo Antonio Gramsci;
  • Istituto Comprensivo Primo Levi;
  • Istituto Comprensivo Santa Maria delle Mole;
  • Istituto d’Istruzione Superiore “Via Romana 11/13”;
  • Impresa Sociale Borghi Artistici;
  • Centro di ricerche e studi sui problemi del lavoro dell’economia e dello sviluppo – CLES srl;
  • CRIF Centro di Ricerca sull’Indagine Filosofica;
  • Gnosis Cooperativa Sociale Onlus;
  • Fondazione Il Campo dell’Arte;
  • Associazione di Promozione Sociale Il Colle Incantato;
  • Marino Aperta Onlus;
  • Cooperativa Sociale Prassi e Ricerca Onlus;
  • Punto a capo Onlus.
  • SOS Teniamo Famiglia Onlus;

 

 

 

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