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È successo davvero o l’ho solo immaginato? Questa potrebbe essere una delle domande che si pone lo spettatore all’uscita del cinema dopo essere entrato nel mondo di Michel Gondry e della sua ‘L’arte del sogno’. Già, perché dopo la prova surreale di ‘Eternal sunshine of the spotless mind’, dove è il tema del ricordo a prevalere, il più creativo degli attuali registi francesi ha continuato a percorrere la strada dell’assurdo e dell’immaginario, trascinando lo spettatore in un vortice di sensazioni e osservando dall’interno uno dei meccanismi più affascinanti del nostro cervello: la creazione dei sogni. In perenne bilico tra sonno e veglia seguiamo il protagonista Stéphane, il creativo interpretato da Gael Garcia Bernal, che di ritorno in Francia dopo un lungo periodo trascorso in Messico si trova spaesato e modifica la realtà con cui non va d’accordo nei suoi sogni, fino all’incontro con Stéphanie interpretata da un’ottima Charlotte Gainsburg. Gondry ha potuto così dare sfogo alla sua fervida immaginazione, rappresentando le situazioni spesso assurde che caratterizzano i nostri sogni, abitati da personaggi improbabili e dai caratteri ridisegnati rispetto alla realtà. In questo modo la corsa tra le sinapsi del cervello risulta a volte così incalzante che lo spettatore si perde nel confine tra sonno e veglia, tra sogno e realtà, o semplicemente accetta di vivere il sogno così come gli viene rappresentato da Gondry – già famoso regista di videoclip, senza domandarsi più a che cosa stia assistendo. Creatività al potere dunque e in attesa del prossimo sogno ad occhi aperti godiamoci intanto quelli di Gondry.
Titolo originale: The science of sleep; Nazione: Francia; Anno: 2005; Genere: Fantastico; Durata: 105′; Regia: Michel Gondry; Cast: Gaël Garcia Bernal, Alain Chabat, Charlotte Gainsbourg, Miou-Miou, Inigo Lezzi, Jean-Michel Bernard; Produzione: Partizan Films; Distribuzione: Mikado; Data di uscita: Berlino 2006
19 Gennaio 2007 (cinema)