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Pensieri in libertà

Giugno 30
13:36 2013

Pensieri-in-libertàHo visto un gruppo di persone camminare in uno splendido panorama, strada bianca, lago, verde intorno, e poi la solitudine. Sono i rappresentanti del G8, grandi che camminano nella solitudine della Terra,

fuori da ogni contesto sociale e lontani dalla gente. Ancora una volta, da oltre 20 anni, si incontrano e parlano. Impegni, soluzioni e poi nulla, ognuno a casa sua, fuori dalla solitudine del potere.

Siamo ormai abituati alle esternazioni di Berlusconi, oggi dico, domani smentirò, i subalterni in prima fila sui TG a difendere le blaterazioni del Capo. Ancora un numero, da 20 anni parole ed impegni sono uno show mediatico da condividere o condannare rispetto alle posizioni più o meno serie che si occupano nella società. Di fatto, gente comune, povertà e ricchezza, sono inversamente proporzionali. La presenza di un ricco richiede matematicamente la presenza di molti poveri, e di un ceto medio subordinato. L’aumento della ricchezza vede aumentare il numero dei poveri con un conseguente snellimento del ceto medio.

M5S, un’altra sigla. Ho pensato ad un cambiamento: battere i pugni sul tavolo e gestire il necessario cambiamento della vita politica italiana. Poi mi rendo conto: ha ragione Grillo, non abbiamo capito quello che voleva dire. Certo il web, grande strumento di comunicazione, utilizzato fine a se stesso diventa “un’immensa piazza piena di voci che parlano e che nessuno ascolta”. È così che si trova il vecchio Grillo delle “epurazioni degli anni ’60”, una vecchia storia vissuta. Un insieme di “ventennio” dal sapore “obbedire, combattere”, se credi di pensare sei fuori. Il “Guru dei tempi dei Beatles” in un’India che ha prodotto più magnati che santoni. Così, come in casa del signor B., anche in casa del signor G. si parla ripetendo a memoria le direttive e le difese del capo. E ancora una volta viene in mente Gaber con il suo “Signor G”.

Le larghe intese si presentano per la risoluzione dei problemi, viene da chiedersi: di chi? Berlusconi continua a dichiarare fiducia nei giudici (solo i milanesi sono comunisti), solo se lo ritengono un perseguitato o innocente. I luogotenenti continuano in esternazioni ventennali, molto simili al lavaggio del cervello cinese. Brunetta & C. continuano la vendita di fumo, minacciano il Governo di essere al capolinea (se non esegue gli ordini del PDL) ed allo stesso tempo dichiarano che sono leali sugli impegni presi, da chi e di cosa? Tanto per continuare a parlare tutti dichiarano: no IMU, no IVA, abbassiamo le tasse, investimenti nel lavoro. Questi caporali (in alternanza al Governo o all’opposizione da 20 anni) non hanno mai “fatto”, parlano senza proporre soluzioni, siamo alla più classica delle soluzioni: oste com’è il vino?

Si discute ancora del costo della politica che non riguarda solo il finanziamento, bensì tutti i privilegi di cui la casta usufruisce; domanda: perché Schifani ex Presidente del Senato ha ancora la scorta, e non solo lui, ma tutti gli ex Presidenti omnibus degli ultimi 20 anni? Il Governo si riunisce ed emana: art. 1 “È abolito il finanziamento pubblico dei partiti” (per chi non se ne fosse accorto è stato fatto un referendum), arrivando in fretta all’art. 4, prevedendo un tetto massimo di 61 milioni di euro, come donazioni ai singoli partiti, ed al 2×1000 come donazione del reddito nazionale su indicazione del cittadino, a questo sono aggiunti servizi gratuiti (paga Pantalone) o scontati per i partiti come tariffe telefoniche, carta, sale per convegni, propaganda TV. Il monte di risorse destinate a partiti e movimenti potrebbe non soltanto non ridursi, ma persino raddoppiare. Nel 2012 il gettito Ire ha toccato i 165 miliardi di euro, dai 160 milioni attuali di finanziamento (in 5 anni ed in continua variazione per spending review), si può arrivare fino a – teoricamente – circa 330 milioni l’anno. Auguri per i prossimi 20 anni.

Da anni si tenta di modificare la Costituzione Italiana, sicuramente da aggiornare al tempo che trascorre. I “Padri Costituenti”, nonostante le diverse ideologie, provenivano tutti dalla stessa direzione: la lotta al fascismo, una monarchia assente (o inutile), una guerra fratricida. Queste le fondamenta del futuro. “I nuovi propositori” sono privi di basi, se non intese per i privilegi di partiti e dei politici, sono gli stessi che negli ultimi 40 anni (con evoluzione e nuove collocazioni) hanno condotto l’Italia sul ciglio della bancarotta ed il dissesto lavoro-economia. Possono questi individui ricondurre la nazione al privilegio dei cittadini?

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