PD GROTTAFERRATA: CONGRESSO E CONSENSO VIRTUALI
La rieletta Segretaria Pappaianni conferma in pieno i suoi limiti di visione politica.
Singolari l’elezione della nuova Segreteria e il successivo comunicato del PD Grottaferrata.
Esito di un congresso il cui unico e principale argomento di discussione e obiettivo è stato quello di contrastare l’Amministrazione municipale in carica.
Solo distruggere; mai costruire o proporre.
Ci saremmo aspettati di più dal PD locale, un battito d’ali alto, una visione strategica di lungo periodo, una progettualità articolata e definita sui temi nazionali e locali. Proposte concrete di superamento delle difficoltà del Paese e della Città.
Qui, invece, si propone solo una “Santa Alleanza” con chiunque, purché contro un’Amministrazione costituita da forze civiche eterogenee, ma tutte limpidamente schierate nel campo democratico e costituzionale.
Un gruppo dirigente politico, quello del PD, che nel nostro Comune ha saputo rappresentare (quasi esclusivamente) un “Partito Depressione” nel consenso e nel ruolo, condito da affermazioni e ripetuti comportamenti di scarso respiro.
I reali risultati di un partito, infatti, a livello locale si vedono nelle elezioni comunali, nelle quali il Pd perde le due ultime competizioni elettorali perché del tutto incapace di rapportarsi e dare risposte alla realtà territoriale.
Le competizioni politiche sovracomunali hanno dato risultati positivi grazie all’impegno/supporto giunto proprio dalle persone e dalle aree politiche che oggi vengono attaccate.
È bene ricordare, infatti, che alle elezioni regionali o nazionali i riferimenti principali del PD, come bacino elettorale, sono stati proprio i soggetti civici comunali, non certo il circolo del PD locale che ha appena celebrato il suo congresso.
E questo, già da sé, dovrebbe dirla tutta.
Fanno opposizione, dunque, a una Giunta alla quale il loro stesso partito – ad altri livelli – chiede supporto e aiuto per confermarsi nelle varie e più recenti tornate elettorali.
Attaccano una Giunta arcobaleno – colore della pace tanto caro al PD – secondo un criterio da loro stessi utilizzato come metodo.
Un governo “giallo – rosso” lo hanno fatto loro e ora prospettano, tra “sardine” e qualche altra sfumatura di rosso, un’intesa anche elettorale con il M5S, tutta da verificare per non dire invisa alla maggior parte dell’elettorato storico a cinque stelle.
Criticano il civismo della Giunta, ma cercano il civismo alleato persino a livello locale … perché in effetti comprendono che, da soli, non hanno alcuna prospettiva.
Ogni tornata elettorale, infatti, è stato un corteggiamento serrato, diretto anche a molti membri dell’arcobaleno, come pure allo stesso Consigliere Paolucci che oggi accusano di spostare a destra l’asse della maggioranza; (il Candidato Bertuzzi ricorda?).
Dicono no al civismo dell’Amministrazione ma sì al dialogo e alle più strane alleanze.
Già dal 2017, si ricercò e si ottenne il sostegno di ex sindaci (dalla esse rigorosamente minuscola) di destra, oggi orfani della poltrona e disperati, che si avvicinano a Forza Italia, suggerendo strategie al PD che esegue puntualmente le indicazioni proposte.
Guardiamo quindi alle delibere e alle realizzazioni su temi quali il verde, la cultura, il turismo, il commercio, i servizi e l’accoglienza dell’ultima Giunta di centrosinistra?
Si sintetizza tutto semplicemente in gestioni inesistenti, deboli o fuori controllo.
Oppure sull’urbanistica, con la legge di sanatoria edilizia mai discussa con nessuno e tenuta chiusa in un cassetto.
Per non parlare del PIP (Piano Insediamenti Produttivi) progettato, finanziato e poi trasformato in deposito per i mezzi della nettezza urbana.
Anche in questo settore nessuna iniziativa: silenzio e nulla di fatto.
Affermano quindi di cercare una base politica larga. Peccato che a mancare siano proprio le fondamenta su cui poggiarla e si premia chi ha dato origine e seguito alla parabola depressiva DEM di Grottaferrata, riconfermando un Segretario che di coesivo ha avuto ben poco da dire a livello locale, perdendo nel tempo tessere e persone che hanno preferito altre realtà politiche, diverse dal PD locale.
Detto quanto era necessario dire – quanto meno per rispetto alla verità e alla storia, anche recente – di una comunità politica pur sempre fondamentale nel dibattito (nonostante l’evanescenza dei quadri grottaferratesi), auguriamo alla nuova segreteria un sincero e proficuo buon lavoro.
Grottaferrata, 30 Giugno 2020
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