“Patrimonio al futuro” di Giuliano Volpe
Venerdì 4 dicembre 2015 ore 17 Museo Archeologico Nazionale Napoli, piazza Museo 19
“Solo un confronto vivace e aperto può produrre quell’innovazione metodologica e culturale, le cui ricadute sarebbero importanti sia nella ricerca, sia nella formazione, sia nella gestione del patrimonio, sia nella creazione di nuove opportunità lavorative”. Lo scrive Giuliano Volpe, presidente del Consiglio Superiore Beni Culturali e Paesaggistici ripercorrendo nel suo saggio le linee ispiratrici della riforma Franceschini per cui “Musei – Impresa – Territorio” si trovano a confrontarsi con nuove modalità di gestione.
Di questi temi parlano con l’Autore:
Nino Daniele, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli
Paolo Giulierini, Direttore Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Sebastiano Maffettone, Consigliere delegato alla Cultura Regione Campania
Massimo Osanna, Soprintendente archeologo di Pompei, Ercolano e Stabia
Scheda
Patrimonio al futuro – Un manifesto per i Beni Culturali e il Paesaggio
Autore Giuliano Volpe
Collana Saggi
Formato 14 X 21
Pagine 180
Prezzo 14 Euro
Editore Electa
In Libreria 28 settembre 2015
Il saggio fornisce un contributo importante al dibattito attuale, nel quale stanno maturando scelte determinanti in materia di tutela, gestione e valorizzazione dei beni culturali, dalle quali dipenderà il futuro stesso del patrimonio e la crescita sociale e culturale del nostro Paese.
Nella prefazione Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, scrive che è necessario «superare contrapposizioni dogmatiche che sono figlie di una visione ideologica e poco hanno a che vedere con la complessità della realtà: conservazione contro valorizzazione, cultura contro turismo, pubblico contro privato».
Giuliano Volpe, con questo ‘manifesto’, offre idee e proposte innovative a tutto campo: dall’affermazione di una concezione olistica del patrimonio culturale e del paesaggio alla formazione dei giovani professionisti, dalla comunicazione alla gestione.
L’Autore propone pertanto una ‘alleanza degli innovatori’, dovunque essi siano, prescindendo dalle appartenenze e dalle afferenze. C’è certamente bisogno urgente di risorse adeguate e dell’immissione di nuovo personale qualificato. Ma serve soprattutto una grande volontà di cambiamento: l’Italia non può più continuare a cullarsi sugli allori del passato, confondendo conservazione con conservatorismo. Deve, al contrario, saper innovare una gloriosa tradizione e affrontare le sfide del nuovo millennio. Solo così potrà affermare un suo nuovo ruolo nel contesto europeo e mondiale. Un obiettivo irraggiungibile senza un patto tra patrimonio culturale e cittadini.
Il volume comprende in appendice le relazioni originali delle commissioni ministeriali e dei consigli più recenti e importanti presieduti dall’Autore.
Giuliano Volpe è professore di archeologia all’Università di Foggia, di cui è stato rettore tra il 2008 e il 2013. Dirige da anni importanti scavi e ricognizioni archeologiche in Italia e all’estero. Coordina la Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia. È presidente della Società degli Archeologi Medievisti Italiani e della Fondazione Apulia felix onlus. Dirige la rivista L’archeologo subacqueo e le collane Insulae Diomedeae e Bibliotheca Archaeologica per Edipuglia. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui le monografie La Daunia nell’età della romanizzazione (1990), Contadini pastori e mercanti nell’Apulia tardoantica (1996), Le vie maestre (2013). È Presidente del Consiglio Superiore ‘Beni culturali e paesaggistici’ del MiBACT.
Scritto da Gabriella Gatto
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