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Patrick McGrath, i fantasmi del passato e “La lampada del diavolo” a “Velletri Libris”

Patrick McGrath, i fantasmi del passato e “La lampada del diavolo” a “Velletri Libris”
Luglio 28
16:24 2021

Ospite internazionale alla rassegna “Velletri Libris”: Patrick McGrath alla Casa delle Culture e della Musica di Velletri ha presentato il suo ultimo libro, “La lampada del diavolo”, edito da La nave di Teseo.

Di fronte ad una nutrita platea, lo scrittore – coadiuvato dall’interprete Olga Delia Padoa – ha dialogato con Cinzia Leone raccontando la genesi del nuovo romanzo, ambientato a Londra nel 1975. Protagonista di questa storia “della quale si sentono anche gli odori e i rumori tra le pagine”, come notato dalla Leone, è un poeta, Francis McNulty. Anziano e solitario, sente l’avvicinarsi della fine dei suoi giorni ma tuttavia deve fare i conti con alcuni fantasmi del passato. “La sua casa è circondata da un grande giardino amato e curato dal protagonista, il gioco degli specchi che il nostro autore costruisce li fa specchiare con atmosfere, profumi, odori”, ha detto Cinzia Leoni introducendo il libro. “I grandi scrittori sono sempre sensoriali, poiché noi viviamo di sensi. Ebbene, questa casa profumata di gelsomino accoglie un uomo alla fine dei suoi giorni, famoso, poeta, pubblicato e tradotto. È un uomo con inizio di mestizia, di senilità, ma anche con dei guizzi di ironia e dei tagli bruschi che ne riveleranno un pizzico di passato misterioso”.

Patrick Mc Grath ha proseguito la descrizione avviata da Cinzia Leone, per entrare nel tema caldo, quello dei fantasmi che caratterizzano “La lampada del diavolo”: “è un’ottima analisi quella del protagonista, io sono affascinato dai fantasmi che teniamo dentro di noi, dalle azioni, dai tradimenti imprigionati in noi. Molti hanno un fantasma, una parte che non vorremmo mai affrontare, dei segreti che non siamo in grado di confessare e di cui non andiamo fieri ma affiorano dal nostro inconscio!”.

Quella dei fantasmi interiori è una tematica portante del libro dato che il protagonista compie una sorta di viaggio all’indietro per affrontarli: “spesso noi proiettiamo questi fantasmi nel mondo e identifichiamo i nostri fantasmi con persone che in realtà in qualche modo non c’entrano. Così le odiamo e le feriamo, e forse questa è la chiave per capire il personaggio di Francis”.

“Francis è tormentato da un rimorso, da un senso di colpa”, ha sottolineato Cinzia Leone nel chiedere all’autore il perché di tanta attenzione alle sfumature della psiche. Il fantasma di Franco segue passo passo la sua mutazione attraversando la casa e cambiandola. “Mio padre”, ha detto McGrath, “aveva grande responsabilità in quanto sovrintendente medico del più grande ospedale per problemi mentali, amava parlare del suo lavoro, amava parlarne a suo figlio maggiore, che sono io, sin da quando avevo cinque anni. Potete capire come la complessità sia sempre stata a contatto con me”.

Al termine della presentazione, il pubblico è intervenuto con tantissime domande: molti i lettori affezionati e di lunga data di Patrick McGrath che hanno approfittato della serata per porre al loro scrittore preferito quesiti non soltanto sull’ultimo libro ma anche sui precedenti, a cominciare da “Follia”, best seller mondiale.

“Velletri Libris” prosegue il suo successo di pubblico e di gradimento e prima della pausa di Ferragosto offre ancora due date: Enrico Ianniello e la storia di Alfredino Rampi domenica 1 agosto e Simone Cristicchi e la sua “felicità” giovedì 12 agosto, sempre alle 21 al Chiostro della Casa delle Culture.

 

 

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