Una parola chiara sui vaccini
“Una parola chiara sui vaccini, gratuiti e obbligatori per tutti e su un ministro inadeguato”
Vaccini gratis e obbligatori per tutti.
A cominciare da quelli contro il pneumococco e il meningococco. Causa della maggior parte delle morti negli ospedali nell’epoca dei batteri e dei virus che hanno sviluppato un’inaudita resistenza ai vecchi antibiotici.
Lo chiede Claudio Giustozzi, segretario della Onlus Giuseppe Dossetti- I valori intervenendo a gamba testa nella polemica innestata dal ministro della salute Beatrice Lorenzin, definita “inadeguata e avventata con le proprie dichiarazioni”. E di cui si chiedono le dimissioni dal governo.
Per Giustozzi “questa politica dell’annuncio cui seguono le retromarce e le indiscrezioni di disaccordi interni all’esecutivo sulla questione vaccini e in genere su quelle che riguardano la sanità sta creando sconcerto nella pubblica opinione e un fertile terreno per coloro che invece propagandano su internet irresponsabilmente la “non vaccinazione”..
e d’altronde la gente è indotta a pensare che se nemmeno tra di loro a palazzo Chigi sono d’accordo sui vaccini allora quello che si legge in rete potrebbe essere vero”.
E questo porta al caso Lorenzin.
Giustozzi rievoca gli annunci all’epoca del referendum del 4 dicembre “quando si disse alla gente che la vittoria del sì avrebbe portato a un miglioramento delle prestazioni sanitarie e a una maggiore gratuità di farmaci e vaccini”.
Tutte queste falsità che sono promanate anche dal ministero della Salute stanno sortendo l’effetto boomerang della famosa parabola de “al lupo, al lupo”.
“E sui vaccini – afferma Giustozzi – quello della Lorenzin è il più classico degli autogol, adesso la gente penserà che hanno ragione quelli che propagano le fake news”.
In pratica, conclude il segretario della Onlus Giuseppe Dossetti I valori, “oramai nessuno più crede agli allarmi istituzionali e ai proclami della Lorenzin, che come ministro della salute è stata un disastro nazionale. Anche la storia dei gabbiani e dei topi fa pensare: se ne accorge solo adesso?”
E per questo si chiede al governo Gentiloni di farla dimettere con un atto di “responsabilità istituzionale”.
Il segretario nazionale, Claudio Giustozzi
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