Pare sia passata sotto silenzio la proposta-accusa di Silvagni (a F.I. e alla destra-centrodestra) di considerare superata la proposta politica, appunto, del centrodestra
Nel suo approfondimento politico sulla destra, sul centrodestra e sul cammino prossimo, egli ha sostenuto che la destra-centrodestra come proposta politica è superata. Non è che debba convincere noi comunisti di quanto sia storicamente sorpassata la proposta della destra, nonostante le gestioni di potere in tanta parte del mondo! Basti pensare al messaggio di Papa Bergoglio che continuamente sottolinea le insopportabili storture del sistema di sfruttamento capitalistico. Cioè proprio quello – nell’idolatria dell’individuo – osannato dalle destre di ogni latitudine e longitudine terrestre.
Quindi le ipotesi sono essenzialmente due: o Silvagni l’ha detta così tanto per dire senza nessuna conseguenza pratica, tant’è che nessun commento ne è seguito finora; oppure il sindaco di Marino vuole davvero affrontare il superamento della destra. Della prima ipotesi, ovviamente, non diremmo nulla.
Invece, se davvero volesse essere una “novità”, allora, politicamente, occorre che chi sostiene la linea Silvagni, a cominciare da egli stesso, affronti quesiti irrisolti fino ad ora e ne renda conto pubblicamente!
Prima questione. La forza che a Marino in chiave elettorale la destra ha mostrato – per quanto diminuita rispetto al passato – si basa sulla proposta politica e amministrativa degli anni precedenti. Ora, poiché su alcuni punti l’attuale amministrazione sta smentendo le precedenti scelte, per chiarezza e linearità occorre che si ammetta che anche la rappresentanza politica “dell’altra linea” va smentita. Insomma, va detto pubblicamente che, ad esempio, il consigliere regionale Adriano Palozzi non è più sostenuto da questa parte del territorio e dei cittadini laziali. Lo farà questo Silvagni? Oppure si eserciterà in anguilleggiamenti?
Seconda questione. Supponiamo che la proposta non sia banalmente uno scimmiottamento del grillismo prima maniera (né destra né sinistra). Il quale non servirebbe né a racimolare consensi; né, cosa più importante, a sollecitare una inversione di tendenza dell’abbandono degli elettori e dei cittadini sulla partecipazione attiva. In tal senso, va detto chiaramente se hanno ragione alcuni politici che ripropongono il ruolo che, ad esempio, ricopriva la DC. E’ questo quello a cui ambisce Silvagni? Magari nella percezione o consapevolezza che l’attuale PD sta svolgendo lo stesso identico ruolo di allontanare continuamente e pervicacemente l’idea di un PD accomunabile alla sinistra? Non è cosa da poco. Perché altro chiarimento conseguente è sapere se questo superare la destra voglia essere perseguito in un presunto dualismo politico e partitico oppure nel riconoscimento (a proposito della menzionata partecipazione dei cittadini e degli elettori al processo democratico, elezioni incluse) della diversità della rappresentanza politica? Insomma: la destra superata, secondo il Sindaco è possibile passando dalla scomposizione dell’attuale monolite (apparente) della propria appartenenza?
Terza questione. Il richiamo forte al craxismo, è ricercato per i comportamenti apparenti (decisionismo ecc.) oppure per il ruolo di scardinare la coerenza politica dei socialisti che militano a sinistra? Se fosse il primo caso, siamo in presenza di richiami nostalgici poco efficaci (di fronte al renzismo), sembrerebbe un favore fatto al PD. Nella seconda ipotesi, stante che probabilmente saranno i compagni socialisti stessi a voler replicare, Silvagni sfugge il merito: cioè che i socialisti schierati a sinistra (individualmente o come soggetti politici) non vogliono affatto lo schiacciamento sotto l’ideologia capitalistica.
Ecco, a partire da Marino, e anche senza sottolineare le contraddizioni personali di chi si ripropone in tanti ruoli e linee differenti e contraddittorie, se si vuole davvero affrontare un superamento della destra, si faccia trasparentemente, rispondendo in pubblico a tali quesiti.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento