Parco Nazionale dei Monti Sibillini: sostegno del WWF Italia alle azioni per la tutela del Camoscio appenninico, Aquila reale e Falco pellegrino
Con una lettera inviata dal Direttore Generale dell’Associazione, Luigi Epomiceno, al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e al Presidente del Parco, Oliviero Olivieri, il WWF sottolinea che i provvedimenti adottati sono opportuni e motivati dall’obiettivo prioritario del Parco Nazionale di tutelare il nostro patrimonio naturale. In particolare la tutela del Camoscio appenninico, oggetto di un progetto europeo LIFE che ha dato attuazione al piano di azione nazionale per la tutela della specie, e la salvaguardia di specie come l’Aquila reale e il Falco pellegrino tutelate non solo dalla normativa nazionale ma anche dalla Direttiva 2009/147/CE “Uccelli” concernente la conservazione degli uccelli selvatici, giustificano i provvedimenti che regolamentano la fruizione del monte Bove.
La tutela di queste specie è oggettivamente minacciata dalle attività turistico – ricreative esercitate nell’area del monte Bove nei periodi di riproduzione ed una loro attenta regolamentazione si rende assolutamente necessaria.
Per definire i tempi e le modalità per una fruizione dell’area compatibile con la tutela della fauna selvatica l’Ente Parco ha avviato un ampio confronto con tutte le Associazioni ed i soggetti interessati al fine di condividere le motivazioni dei provvedimenti adottati e definire le forme più opportune di regolamentazione delle attività sportive.
La volontà dell’Ente parco di favorire la massima partecipazione degli attori sociali ed economici è testimoniata inoltre dalle numerose iniziative di promozione del territorio e dall’adozione della Carta Europea del Turismo Sostenibile che ha offerto numerose occasioni di confronto con gli operatori turistici del territorio.
Per questo le critiche mosse di recente all’operato dell’Ente Parco sono per il WWF Italia prive di fondamento.
Il WWF Italia condivide le preoccupazioni per le difficoltà nelle quali il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, come gli altri Parchi Nazionali, si trova oggi ad operare a causa dell’assenza del Consiglio Direttivo per le mancate nomine da parte dei Ministeri Ambiente ed Agricoltura e dell’ISPRA.
E’ quanto mai urgente provvedere all’insediamento dell’organo collegiale dell’Ente Parco per poter definire insieme al Presidente una strategia di gestione complessiva del territorio che dovrà comunque dare priorità agli obiettivi di conservazione della biodiversità.
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