Parco dei Castelli Romani, votazione Piano d'Assetto
Leggiamo inoltre che gli stessi sindaci, a riprova di quanto non conoscono le normative inerenti le aree comprese all’interno della perimetrazione e dell’area contigua, richiedono in quest’ultima “l’istituzione di zone di caccia”, richiesta inutile in quanto l’attività venatoria è già consentita … da sempre ! A ciò aggiungiamo la totale assenza dell’assessore all’Ambiente che non esprimendo alcun giudizio, si pone in uno status di latitanza sulle tematiche del territorio, forse troppo dedicato alla carciofolata di turno. Posizioni di retroguardia, idee che non hanno futuro e che inseguono pochissimi consensi elettorali. Il tutto condito da una enorme disinformazione con un mix di abnormi falsità che creano un vero e proprio clima di terrorismo: non si possono infatti diffondere voci secondo le quali le case dovranno essere abbandonate in virtù di una sorta di esproprio da parte dell’Ente !! Non abbiamo invece ravvisato alcuna rivolta nei confronti dei veri espropri che la Regione Lazio metterà in atto per la costruzione della bretella autostradale Cisterna – Valmontone. Anzi, abbiamo visto protestare in piazza contro il Parco proprio gli stessi che, dopo aver soffiato sul fuoco della protesta sbandierando l’utilizzo di trattori e cingolati, se la sono data a gambe come conigli, non appena raggiunto un accordo separato che distrugge le terre … del vicino. Questi sono i cacciatori ed i loro amici che difendono l’ambiente ed amano la natura ! Una ennesima conferma ad una totale assenza delle associazioni venatorie ai problemi che riguardano il territorio. Citiamo per brevità i referendum sugli anticrittogamici e le lotte locali contro l’inceneritore di Albano e la centrale turbogas di Velletri ed Aprilia. Tutte infrastrutture che danneggiano in maniera pesante il suolo, la flora e la fauna e, di conseguenza, impoveriscono enormemente quella che loro chiamano “selvaggina”. Ma i cacciatori si muovono solo contro i Parchi e le altre aree tutelate. E’ la conferma che evidentemente essi funzionano esclusivamente da testa d’ariete di una lobbie economica del mattone che mira ai terreni ancora edificabili su un territorio totalmente devastato dall’abusivismo.
Ma esiste una società civile che vuole altro, che vuole difendere il territorio e lasciare qualcosa ai propri figli che non sia solo cemento ed asfalto. E’ la gente che si batte per una energia pulita, per avere rifiuti zero e che ha la pretesa di poter passeggiare in un bosco ascoltando solo il suono della Natura.
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