Parco Valle del Treja, aderisce ad un campo di volontariato internazionale
Il Parco aderisce ad un campo di volontariato internazionale
Volontari da tutto il mondo e guardiaparco lavorano insieme
Parte questa settimana e si svolgerà fino al 19 settembre il campo di volontariato organizzato dal Servizio Civile Internazionale presso il Parco Valle del Treja. L’iniziativa nasce grazie allo stimolo del gruppo informale “Calcata da vivere”, un comitato spontaneo nato tra alcuni abitanti di Calcata e coordinato dalla promotrice sociale romana ma di adozione calcatese, Federica Grasso; si tratta di un’azione intrapresa per favorire occasioni di socialità e partecipazione finalizzate alla crescita culturale e civile dell’intera comunità.
Il Servizio Civile Internazionale è una ONG riconosciuta dal 1991 dal Ministero degli Affari Esteri e Membro consultivo dell’UNESCO e del Consiglio d’Europa, un movimento laico di volontariato presente in 60 paesi in tutto il mondo, attivo in Italia dal 1948 ed impegnato concretamente nel contrastare situazioni di disuguaglianza, ingiustizia, degrado sociale, violazione dei diritti umani; nella mission dell’organizzazione un posto di rilievo è occupato dalle tematiche di conservazione dell’ambiente naturale. Nello specifico, nelle due settimane del campo i volontari, in collaborazione con i guardiaparco, svolgeranno lavori manuali di manutenzione della rete sentieristica e dei siti di interesse archeologico presenti nel Parco. Va inoltre sottolineato il carattere formativo che tale iniziativa riveste nei confronti dei partecipanti, attività che vede coinvolto tutto il personale dell’area protetta. All’iniziativa collaborano i Comuni di Calcata e di Mazzano Romano e il Parco Regionale di Veio.
Il Parco, ente patrocinatore del campo, aderisce per la prima volta a questo tipo di esperienza. Il progetto rende possibile la collaborazione tra differenti realtà a livello internazionale e la condivisione di esperienze di lavoro e di vita tra giovani provenienti da tutto il mondo. I partecipanti provengono infatti da Polonia, Afghanistan, Mali, Serbia, Germania, Repubblica Ceca, Russia, Austria e sono coordinati da Sara Dari, una volontaria italiana che lavora per il progetto dello SCI di Roma, la Città dell’Utopia.
“Ancora una volta il Parco si conferma un volano di promozione e coesione sociale – osserva il presidente del Parco Luciano Sestili – pronto a rispondere alle istanze provenienti dal volontariato giovanile anche internazionale, così da fungere da collante tra realtà differenti e spesso molto lontane tra loro.”
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