PAPILLOMA VIRUS_NOVITA’ ASL ROMA 6
Si svolgerà il prossimo 18 ottobre a Marino (Rm) presso l’Hotel Helio Cabala un evento legato alle attività di screening Citologico della Asl Roma 6 dal titolo “Infezione da HPV e carcinogenesi – impatto sulla salute pubblica – attualità e prospettive. Programma di Screening per il Cervicocarcinoma Asl Roma 6”.
Che cosa è il Papilloma Virus
E’ risaputo che il Papilloma Virus e alcune patologie di tumori sia nella donna che nell’uomo, sono correlati e la trattazione è importante per la prevenzione primaria (vaccino anti HPV) e la prevenzione secondaria (programmi di screening) come strumento di tutela delle aree fragili della popolazione e dei giovani.
Quale politiche sulla salute sessuale
Gli argomenti sono in stretta relazione con le indicazioni dell’OMS in merito alla salute sessuale e riproduttiva in particolare per la popolazione giovanile, con gli obiettivi del Piano Nazionale e Regionale di Prevenzione e con la Mission Aziendale in materia di Screening Oncologici.
La novità e la proposta dell’Asl Roma 6
La novità del programma di screening dell’ASL Roma 6 che coinvolge circa 140.000 donne in età target 30-64 anni, residenti nel territorio dell’Azienda Sanitaria, è l’utilizzo da gennaio 2017 del test per la ricerca in biologia molecolare del Papilloma Virus come test primario in sostituzione del pap test.
I partecipanti
Il convegno a cui parteciperanno la Direzione Sanitaria ASL Roma 6, il Direttore dell’Osservatorio Nazionale Screening, i Rappresentanti Nazionali delle Società Scientifiche di settore, nonché autorevoli Clinici, si propone pertanto di affrontare tematiche relative all’infezione da HPV e la carcinogenesi.
SCHEDA CONVEGNO
Il 18 ottobre p.v.. a Marino presso l’Hotel Helio Cabala si terrà un evento organizzato nell’ambito delle attività del Programma di Screening Citologico dell’ ASL Roma 6 dal titolo “ Infezione da HPV e carcinogenesi – impatto sulla salute pubblica – attualità e prospettive. Programma di Screening per il Cervicocarcinoma ASL Roma 6”.
La scelta di una trattazione circa le patologie HPV-correlate, considerato lo stretto nesso causale tra Papilloma Virus e alcune patologie di tumori sia nella donna che nell’uomo, è dettata dalla necessità di sottolineare l’importanza di interventi di prevenzione primaria (vaccino anti HPV) e prevenzione secondaria (programmi di screening) come strumento di tutela della comunità, con particolare attenzione alle aree fragili della popolazione e ai giovani.
Un’analisi d’impatto su alcuni aspetti di politica sanitaria che riguardano la corretta realizzazione dei Livelli Essenziali di Assistenza rappresentati dalla vaccinazione e dai Programmi di Screening.
Il convegno a cui parteciperanno la Direzione Sanitaria ASL Roma 6, il Direttore dell’Osservatorio Nazionale Screening, i Rappresentanti Nazionali delle Società Scientifiche di settore, nonché autorevoli Clinici, si propone pertanto di affrontare tematiche relative all’infezione da HPV e la carcinogenesi, l’importanza del microbiota e del microbioma in tale ambito, strategie vaccinali anti HPV, vaccinazione nonavalente anti HPV, percorsi di diagnosi e terapia delle lesioni cervicali HPV correlate,al Papilloma Virus, nuove linee di indirizzo della Società Italiana di Colposcopia e Patologia Cervicovaginale, ambiti comunicativi e relazionali necessari per la promozione e la corretta informazione dell’utenza.
Gli argomenti sono in stretta relazione con le indicazioni dell’OMS in merito alla salute sessuale e riproduttiva in particolare per la popolazione giovanile, con gli obiettivi del Piano Nazionale e Regionale di Prevenzione e con la Mission Aziendale in materia di Screening Oncologici.
L’interesse per le problematiche sopra indicate è legato al fatto che nell’ambito del programma di screening dell’ASL Roma 6 che coinvolge circa 140.000 donne in età target 30-64 anni, residenti nel territorio dell’Azienda Sanitaria, si utilizza da Gennaio 2017 il test per la ricerca in biologia molecolare del Papilloma Virus come test primario in sostituzione del pap test. L’utilizzo di un test di rischio come test primario consente come da letteratura di migliorare i percorsi di diagnosi precoce selezionando la popolazione sulla quale effettuare una maggiore sorveglianza.
Considerato infine l’impatto sociale e sanitario dei temi oggetto di discussione, la presenza di Associazioni di Volontariato, di studenti dell’ultimo anno del Liceo Scientifico di Ciampino, di donne operate, di utenti, rafforza la trasversalità dell’evento oltre a rappresentare un messaggio comunitario forte, sia per il rispetto dell’altro che degli interlocutori familiari.
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