Paolo Crepet dà “Lezioni di sogni” a “Velletri Libris”
Serata da tutto esaurito quella con Paolo Crepet a “Velletri Libris”. Lo psichiatra, sociologo e educatore ha raccontato il suo punto di vista sul mondo e sulla società riposto in “Lezioni di sogni”, edito da Mondadori, lucido e cinico sguardo sulla realtà che ci circonda.
La rassegna, ideata e realizzata da Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano-Frascati-Cisterna e Fondazione De Cultura, è patrocinata da Ministero della Cultura, Regione Lazio, Lazio CREA, Città Metropolitana di Roma, Sistema Castelli Romani, Comune di Velletri e Fondarc e ha accolto oltre cinquecento persone facendo registrare numeri da capogiro.
Nell’anteprima dedicata agli “Scritti del Territorio” protagonista è stata Alessandra Grecco Russo, autrice di “Sapore Rosso” e “Calle d’Acquamarina” (Controluna) che nell’intervista-dialogo con Carlo Bolli ha condotto la platea all’interno della sua lirica, piena di sensazioni, suggestioni ed evocazioni.
Lo scrittore Paolo Crepet, invece, annunciato da Aurora De Marzi è salito sul palco alle 21 in punto e ha dato vita ad una specie di chiacchierata a tutto campo con il pubblico. Primo argomento di cui si è parlato è stata la scuola, uno degli ambienti e dei settori più colpiti da un certo tipo di governo. Bersagliare la scuola ha ripercussioni in negativo su tutta la società, con annessi e connessi.
“Quando siete nelle età di passaggio, in cui dovete dire cosa avete in testa di fare, se lo fate o vi applaudono o qualcuno sviene. Nel primo caso sei mediocre, nel secondo sei geniale. Crescere è questo. A me irritano le meningi le persone che spesso da giovani dicono cosa fare, ma come si permettono?”, ha detto Crepet.
“Tu ti alzi la mattina”, ha continuato, “e qualcuno ti dice che devi fare una certa cosa. Perché? Io non so”. Secondo lo scrittore è fondamentale usare la testa propria: “il giudizio degli influencer non lo sopporto. Faccio di testa mia. Sbaglio? Si un sacco di volte, ma voglio vedere dove saranno gli influencer fra 50 anni”. Molto importante è il ruolo di un intellettuale che si ritenga davvero tale: “un intellettuale o è scomodo o non vale niente. Scomodo vuol dire non essere d’accordo, altrimenti zero carbonella”.
Nel centellinare ciò che la società ci continua a propinare, spesso fuorviandoci, non poteva mancare nell’analisi di Crepet – tutta basata sull’esperienza diretta – il ruolo dei social network. I deliri di onnipotenza che provocano e i continui casi di cronaca che vedono protagonisti ragazzi intenti a filmare delle autentiche baggianate con i loro dispositivi rappresentano un campanello d’allarme.
Il problema, però, parte da lontano: i bambini non fanno altro che emulare gli adulti e tale spirito di emulazione alla fine rivela le responsabilità dei genitori. A costo di essere impopolare, Crepet ha portato ad esempio la questione dell’eredità: “è perniciosa”, ha detto, “e mi riferisco a quella materiale, non morale. Di quella morale ci interessa poco, di quella materiale ci interessa tutto. I genitori continuano a dire ai figli di non preoccuparsi e di non fare niente, così a quarant’anni quando gli chiedi cosa fanno nella vita rispondono ‘abito’ e si godono l’eredità”.
Il dialogo col pubblico, chiuso con un lungo firma-copie, è andato avanti per oltre un’ora e ha assunto a tratti il tono di un monologo da parte di un grande scrittore e professionista che ha semplicemente messo al corrente i presenti delle proprie fondate opinioni su ciò che ci circonda.
La rassegna vira verso l’ultimo week end con altri due imperdibili appuntamenti: il 10 settembre la presentazione di Corrado Augias (e nell’anteprima per gli “Scritti del Territorio” ci saranno Costantino Coros e Roberto Pagani) e l’11 settembre il gran finale con Ermal Meta. “Velletri Libris” ringrazia sempre gli sponsor ufficiali, Banca Popolare del Lazio, Agenzie Allianz 001 Srl – FC Group, Clinica Madonna Delle Grazie, i professionisti di FantAnimazione per Area Bimbi e i media partner Pubbli R Graphic, Sitissimi, Velletri Life Giornale. L’appuntamento è al Chiostro – dalle ore 20 – sabato e domenica sempre con ingresso libero.
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