Paola Bassani a Velletri per incontrare studenti e cittadini parlando di suo padre Giorgio
Nella giornata di sabato 30 settembre, dedicata allo scrittore e intellettuale Giorgio Bassani, il ricco programma a cui ha lavorato l’Associazione Memoria ‘900 prevede la presenza di un’ospite d’onore: arriverà a Velletri, infatti, la figlia dell’autore de Gli occhiali d’oro, professoressa Paola Bassani. Attuale presidente della Fondazione Giorgio Bassani, storica dell’arte e docente, Paola ha sempre avuto un forte legame con suo padre, che ha deciso di raccontare nella recente pubblicazione Se avessi una piccola casa mia (La Nave di Teseo, 2016). Il libro ripercorre alcune delle tappe della vita di Giorgio Bassani, tramite il racconto di una figlia che descrive suo padre dal punto di vista umano, con i suoi difetti e i suoi pregi. Impressionanti i contatti che la stessa Paola ha avuto con il mondo letterario del Novecento italiano, dalle estati con Natalia Ginzburg e Pierpaolo Pasolini alle passeggiate con Carlo Emilio Gadda, una persona ironica e bonaria, molto affettuosa. Nel suo libro, inoltre, la professoressa Bassani rimette insieme Giorgio e la moglie, Valeria Sinigallia, ricostruendo il nucleo familiare dell’autore ferrarese e narrando numerosi aneddoti interessanti. Alcune copie del libro saranno disponibili nella sessione pomeridiana dell’evento presso la Sala degli Affreschi, grazie alla fattiva collaborazione della Mondadori Bookstore Velletri-Lariano che ha supportato l’evento anche per quanto riguarda la parte dedicata alle Scuole. Paola Bassani ricorda anche dei legami di Giorgio, professore negli anni Cinquanta, a Velletri: ha più volte dichiarato come suo padre fosse colpito dalla situazione della Scuola pubblica italiana, che lo ha visto insegnante prima nella città natale, Ferrara, in un periodo difficile coincidente con le leggi razziali, poi a Napoli, presso l’istituto Nautico, e infine proprio alla “Juana Romani” di Velletri. I tre anni di insegnamento veliterno (1951-1954) suscitarono a Bassani un moto di indignazione, che culminò con un’aspra requisitoria che invocava l’intervento statale e denunciava l’incongruenza dei programmi didattici prendendo ad esempio la situazione di Velletri. Ma il legame con la nostra città – e lo si legge proprio nelle pagine finali del libro di Paola – non si esaurì con l’esperienza di insegnamento: se dall’epistolario bassaniano sono emerse le lettere che Marcello De Rossi inviava a Bassani fino agli anni Sessanta, la stessa figlia dell’autore dei Finzi-Contini ricorda di un’ultima visita che Giorgio volle fare a Velletri, alla fine degli anni Novanta, per rivedere la ‘sua’ scuola. Un momento toccante, di una domenica pomeriggio, insieme alla storica segretaria di Italia Nostra Bruna Lanaro, che vide Bassani camminare – già affaticato per l’avanzare della malattia – lungo Corso della Repubblica verso l’Istituto d’Arte di via Novelli. In un’intervista alla professoressa Bassani pubblicata nel volume Giorgio Bassani professore «fuori le mura» (Aracne editrice, 2017) curato dal dottor Rocco Della Corte, socio dell’Associazione Memoria ‘900, si ricorda del positivo stupore da parte dello scrittore nel ritrovare una scuola pressoché identica, architettonicamente parlando, a quella degli anni Cinquanta e la rievocazione dei nomi di alcuni colleghi. Paola Bassani fu legatissima a suo padre, e pur non entrando mai nel merito della produzione letteraria, racconta degli spaccati di vita quotidiana che fanno rabbrividire per l’intensità e il coinvolgimento, ambientati in un mondo popolato da intellettuali che hanno lasciato il segno nella cultura italiana. La professoressa Paola Bassani incontrerà in mattinata gli studenti di Velletri nell’Auditorium del Liceo Artistico di via Parri, in una sessione dedicata esclusivamente alle classi quinte degli istituti superiori di Velletri, e i cittadini nel convegno pomeridiano (ore 17.30) che si svolgerà presso la Sala degli Affreschi della Casa delle Culture di Piazza Trento e Trieste, per la proposta culturale inserita nel più ampio contesto della Festa dell’Uva e dei Vini. Un’occasione da non perdere per ascoltare e porre domande alla figlia di uno dei più grandi scrittori del Novecento, impegnata fortemente nel tenere viva la memoria del padre insieme alla Fondazione da lei presieduta che è composta da grandi personalità della cultura italiana. Appuntamento a sabato 30 settembre.
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