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“Pandemia Spagnola e Grande Guerra”

“Pandemia Spagnola e Grande Guerra”
Gennaio 30
07:48 2019

Il libro di Alessandra Corvi, “Pandemia Spagnola e Grande Guerra”, presentato da Fabio Taddei alla Sala Tersicore del Comune di Velletri

 

Giovedì 24 gennaio alle ore 17,00 si è avuta nella Sala Tersicore del Comune di Velletri, con l’affluenza di un numeroso pubblico, la presentazione del libro “Pandemia Spagnola e Grande Guerra” di ALESSANDRA CORVI, edito da Sintagma. L’evento è stato organizzato da FABIO TADDEI, ex Consigliere Comunale ed ex Presidente della Commissione Toponomastica comunale, molto attivo nella scena politico-storica di Velletri, per l’occasione moderatore dell’evento.

Tra i relatori, oltre all’autrice, MAURO NASI (Direttore dell’Associazione Culturale Sintagma), ORLANDO POCCI (Sindaco di Velletri), SERGIO ANDREOZZI (Presidente del Consiglio Comunale), ANTONIO SCARSELLA (Presidente del Consiglio Comunale di Sermoneta).

Il libro tratta di uno degli avvenimenti più drammatici del ‘900 e cioè la pandemia dell’influenza Spagnola.

La Spagnola, uccise in tutto il mondo 48 milioni di persone con un picco nella seconda metà del 1918, il triplo delle vittime della Prima Guerra Mondiale detta anche Grande Guerra che tra militari e civile ne fece 17 milioni.

Questo libro riporta alla luce una catastrofe umanitaria che le nuove generazioni conoscono molto poco se non affatto eppure quasi tutte le nostre famiglie nel nostro passato hanno perso parenti a causa sua.

Alessandra Corvi, di Norma, insegnante a Sermoneta ed in passato anche a Velletri, ha raccontato di come sia nata l’idea di questo libro: “ogni giorno parlo di storia con i miei alunni e trovo giusto raccontare anche il punto di vista di chi l’ha vissuta personalmente. Dal diario di mia nonna allora bambina di 7 anni, e dai racconti dei parenti, ho appreso come la Spagnola ha ucciso in pochi giorni loro fratelli ed amici”.

Il libro parla anche della censura calata su questa pandemia, allora per paura e per ignoranza, ricordando che il nome “Spagnola” proviene solo dal fatto che i primi giornali a parlarne furono proprio quelli spagnoli, forse perché meno sottoposti alla censura visto che la Spagna di allora non era invischiata nella guerra.

Il primo malato registrato fu infatti un cuoco dell’esercito statunitense di stanza in Francia durante la Prima Guerra Mondiale e da quel momento il virus invase tutti i continenti della Terra seminando morte.

Come raccontato da Fabio Taddei ed Alessandra Corvi, probabilmente gli stati in guerra temevano una demoralizzazione dei soldati al fronte ed una ulteriore tensione tra la popolazione civile.

Orlando Pocci ed Antonio Scarsella hanno sottolineato i numerosi legami esistenti tra Velletri e Sermoneta che in passato era parte della Provincia di Velletri, con la ferrovia che collegava le due città, oltre alle esperienze di Goethe e tanto altro.

Sergio Andreozzi, ha parlato dell’inutilità di quella guerra che ha mietuto tante vittime ed il terreno fertile che ha provocato per la pandemia di Spagnola.

Mauro Nasi ha sottolineato che questa presentazione dovrà restare nella memoria dei cittadini per spronarli a ricercare nella storia altri avvenimenti sui cui far luce.

Il libro si concentra maggiormente sui comuni di Sermoneta, Sezze, Priverno e  Terracina, ma un capitolo vede come protagonista Velletri riportando la ricerca di Fabio Taddei sui prigionieri Austro-Ungarici, anch’essi in gran parte vittime della spagnola e della censura che ne attribuiva invece le morti alla malaria.

Alessandra Corvi ci racconta infatti che proprio durante le sue ricerche sui nomi delle vittime della spagnola, si è imbattuta nello studio di Fabio Taddei sull’origine ed i nomi dei prigionieri Austro-Ungarici deportati a Velletri ed impiegati nei lavori stradali e ferroviari, tra i quali la “Scalina del Prigionieri Autro-Ungarici” da loro costruita e ad essi intitolata a novembre 2018 scorso dal Comune di Velletri.

Questi prigionieri, deportati non solo a Velletri ma in tanti altri comuni vicini e d’Italia, spesso vennero impiegati per il trasporto al cimitero dei cadaveri causati dalla spagnola poiché i civili si rifiutavano per paura del contagio e così, molti di essi si ammalarono a loro volta rimettendoci la vita.

Una libro ed una iniziativa meritori che hanno riportato alla luce un evento di 100 anni fa che ha colpito indistintamente quasi ogni famiglia ed ogni Paese del mondo ingiustamente caduto nell’oblio. Sono questi atti concreti che contribuiscono a trasmettere ai giovani la storia del nostro territorio per far crescere le loro radici e comprendere meglio il presente.

Per chi volesse, a Velletri il libro è a disposizione presso la Libreria Numero 6 in Via Croce, 6.

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