Notizie in Controluce

 Ultime Notizie
  • ROMA METRO G ROMA METRO G,(PRES MUN VI): “PER CITTÀ 15 MINUTI NECESSARIO COLLEGARE TOR VERGATA AL FERRO” “L’area di Tor Vergata ospiterà una delle più importanti strutture di ricerca italiane: la Città...
  • Natale in Stazione: “la vigilia” IL RICORDO DELLA PRESENZA DI SAN GIOVANNI PAOLO II in attesa dell’apertura della porta santa Verrà esposto dietro una finestra del primo piano del fabbricato viaggiatori il bambinello de “Il...
  • Velletri, lavori di adeguamento sismico presso la Scuola media De Rossi Velletri, lavori di adeguamento sismico presso la Scuola media De Rossi: l’Istituto non chiuderà La delibera approvata in Giunta rappresenta un passo significativo per la Scuola De Rossi, un istituto...
  • Velletri, laboratorio di decorazioni natalizie allestito l’albero di Natale presso il Palazzo Comunale Si è conclusa oggi un’iniziativa che ha unito i bambini delle scuole e gli anziani ospiti di alcune case di riposo, dando...
  • LETTERA DALLA TRINCEA AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE Egregio Ministro, Le scrivo di nuovo dalla desolazione della “trincea”: quella in cui ogni giorno, con le studentesse e gli studenti,  combattiamo l’eterna guerra contro la semplificazione e la superficialità....
  • Un collettivo di ricerca italiano per una riflessione costruttiva sul tema della carne coltivata Un collettivo di ricerca italiano per una riflessione costruttiva sul tema della carne coltivata a supporto di un processo decisionale ragionato  Una discussione interdisciplinare sul tema dell’agricoltura cellulare diventa una nota...

Palazzo Pretorio. Dopo 20 anni, il 12 aprile, la riapertura

Palazzo Pretorio. Dopo 20 anni, il 12 aprile, la riapertura
Marzo 14
10:16 2014

mostra-esseciUn Museo di straordinari capolavori dal grande ‘400 al Novecento di Soffici e Lipchitz

Dal 12 aprile, dopo quasi 20 anni di “esilio”, le opere della collezione del Museo di Prato tornano a casa, nello splendido Palazzo Pretorio.
La città ritrova così il proprio patrimonio di storia e di bellezza, con le opere di Bernardo Daddi, Giovanni da Milano, Donatello, Filippo e Filippino Lippi, le grandi pale d’altare dipinte ad esempio da Santi di Tito e Alessandro Allori, la gipsoteca di Lorenzo Bartolini.

Il mondo della cultura e del turismo ritrova una meta fondamentale per chi visita la Toscana.

Opere e Palazzo vengono parimenti valorizzate dall’originale allestimento firmato dagli architetti Adolfo Natalini, Piero Guicciardini e Marco Magni che hanno scelto di utilizzare nel percorso allestititivo dei materiali, i tessuti, che sono simbolo di Prato.

Il percorso di visita inizia dal piano terreno del medievale Palazzo, piano dedicato all’accoglienza e ai servizi di sussidio alla visita, guardaroba e bookshop. Ma qui già inizia il percorso, proponendo la conoscenza dell’importante “contenitore”, ovvero del Palazzo e della sua storia. La seconda sala ospita una grande linea del tempo che illustra le date più significative della storia di Prato, dall’insediamento etrusco di Gonfienti fino alla riapertura di Palazzo Pretorio. Nello stesso spazio sono esposte opere e oggetti che raccontano simbolicamente la storia della città e preparano alla visita delle sezioni successive.
Due grandi sale con volte a crociera sono destinate alle mostre temporanee.
La storia delle collezioni apre il percorso museale del primo piano: la prima sala è dedicata alla preziosa reliquia della Sacra Cintola conservata nella cattedrale, con una suggestiva ricostruzione virtuale degli affreschi di Agnolo Gaddi nella cappella della Cintola in Duomo, le tavole di Bernardo Daddi, Agnolo Gaddi e di altri autori del tardo Trecento.
Il grande salone che anticamente ospitava il tribunale oggi accoglie le opere più importanti del Museo: gli splendenti polittici tardogotici, tra cui la grandiosa macchina d’altare di Giovanni da Milano, e i capolavori di Filippo Lippi e dell’Officina Pratese.
Un’altra sala è dedicata a Filippino Lippi, il più grande dei pittori pratesi e ad altri maestri del tardo Quattrocento e del primo Cinquecento, come Botticini, Raffaellino del Garbo e Luca Signorelli. L’ultima sala ospita pregevoli esempi di scultura rinascimentale, tra le quali una mirabile opera di Donatello.
Il primo mezzanino, che si trova tra il primo e il secondo piano, ospita l’aula didattica del Museo e una grande proiezione con la Storia di Palazzo Pretorio.
Il Salone del secondo piano è dedicato ad una selezione di pale di grandi dimensioni dei secoli XVI-XVIII provenienti in prevalenza dalle chiese e dai monasteri della città, tra queste opere del Poppi, di Mario Balassi e di Domenico Ferretti, oltre alle tre bellissime tavole di Santi di Tito e di Alessandro Allori, acquisite dal Museo nel 2012 grazie al lascito testamentario di Angela Riblet.
Le altre sale sono dedicate alla pittura del Cinquecento e del Seicento, con opere, fra gli altri, di Giovan Maria Butteri, Giovan Battista Naldini, Battistello Caracciolo, Cecco Bravo, Mattia Preti e Nicola Malinconico.
Un secondo Mezzanino si trova tra il secondo ed il terzo piano. Qui sono esposte alcune delle opere che fanno parte della collezione Martini, acquisita dal Comune nel 1895 dallo Spedale della Misercordia. La selezione di dipinti, eseguiti tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento, ricrea l’effetto della quadreria settecentesca.
Infine il terzo piano. Qui la prima sala ospita una selezione dei disegni del grande scultore di origini pratesi Lorenzo Bartolini e dei cartoni preparatori del pittore pratese Alessandro Franchi.
Nel grande salone è esposta l’importante raccolta di opere di Bartolini: modelli di sculture, tra cui la Fiducia in Dio, ritratti in marmo e gesso. Vi trova collocazione anche una scelta di dipinti di autori dell’Ottocento, tra cui Von Sturler e i pratesi Luigi Mussini e Antonio Marini. Il Novecento è rappresentato da Ardengo Soffici e dai pittori della Scuola di Prato.
A Jacques Lipchitz è dedicato uno spazio particolare: quattro sculture selezionate dal nucleo di 21 modelli in gesso e 43 disegni donato al Comune nel 2011 dalla Fondazione Lipchitz, illustrano l’intero percorso artistico del grande artista di origine lituane.
Un percorso, quindi lungo una linea ininterrotta che parte dal Rinascimento Pratese, che grazie all’Officina createsi intorno al cantiere del Duomo, anticipò quello fiorentino e sino all’intero Novecento. Con un occhio di naturale riguardo all’arte e agli artisti che a Prato vissero e operano ma, in parallelo una apertura al mondo, com’è testimoniato dal nucleo, unico per importanza in Italia, di sculture e disegni del grande maestro lituano-franco-statunitense Lipchitz.
Il Museo idealmente travalica gli spazi di Palazzo Pretorio per estendersi in tutto il nucleo storico di Prato, dal vicino Duomo, a chiese e Palazzo di una città che è stata grande e che è oggi una città d’arte tutta da riscoprire.

Articoli Simili

0 Commenti

Non ci sono commenti

Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?

Scrivi un commento

Scrivi un commento

Ricordi in un vecchio video

MONOLITE e “Frammenti di visioni”

Categorie

Calendario – Articoli pubblicati nel giorno…

Dicembre 2024
L M M G V S D
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
3031  

Presentazione del libro “Noi nel tempo”

Gocce di emozioni. Parole, musica e immagini

Edizioni Controluce

I libri delle “Edizioni Controluce”