#PaginediStoria: “Nel cuore della vita”
Presentato dalla Società Dante Alighieri (Palazzo Firenze, Roma) su facebook in streaming, in data 30/03/2021, dalle ore 17.00, il libro “IL CUORE DELLA VITA” (Solferino). Ne hanno discusso il Presidente della Società Dante Alighieri, il Presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Santa Sede (autore), il fondatore di Libera e Gruppo Abele Onlus, il Segretario Generale della Dante Alighieri. Rivolto un saluto dal cuore di Roma, pagine sulla riflessione, scintille di speranza, “abitare le parole”, la libertà che non è un bene che si spartisce o si esercita a turno, a intervalli, ma bene comune e la responsabilità. Affrontato il tema introspettivo e relazionale: carattere dinamico e conoscenza di sé e dell’altro, reciprocità, il guscio dell’io rassicurante e impenetrabile, l’essere riconosciuti che è fecondo quando è reciproco. E poi il piacere della domanda, la voglia di sapere, la Chiesa che esce per andare in cerca del sacro, nelle periferie del mondo: “Fede come ricerca e non solo come dottrina.” Pertanto profondità, ricerca della verità, l’etica, la trascendenza, la complessità, il mondo e l’uomo che lo abita al centro e non la produzione. Il tema del pianto: provocato da sentimenti come il dolore o la gioia e, se sincero, implica una partecipazione intensa dell’umano, dove certe verità della vita si vedono solo dalle lacrime e poi il dubbio che richiama i varchi della coscienza. Un umanesimo che non ha paura delle domande. Pensieri, parole, situazioni. E poi il riferimento alla pandemia, all’uomo spaesato che aspetta la sua fine e una storia nuova, ma come? Il silenzio della Chiesa stessa. La globalizzazione ha sconvolto e introdotto una complessità a cui si reagisce con un egocentrismo illusorio, teatro dell’io che può portare a derive preoccupanti. Crisi democratica e fascino dell’autoritarismo, identificazione in una persona e la logica del nemico. Citato Martin Buber: cambiare se stessi come leva per cambiare il mondo, e un saggio orientale che afferma essere la vera arte la lingua, arte delle arti. Importante il significato della sintesi: cogliere l’essenziale, non tutte sono uguali, si combinano parti, discorsi, esperienze, emozioni ed essere fedeli a quanto conosciuto. Solitudine: esaltazione e depressione del pensare di questo tempo strano e uscire ma non perdere la voglia di rimanere in piedi. Le rinunce: non farne troppe, soprattutto quelle che ci impongono gli altri, che ci rendono osservanti e infelici. Lo spirito sazio uccide il mistero, riconoscere e rispettare ciò che si ascolta, dove le trame che compongono la vita hanno sempre la forma di strade nuove. Lo spazio della riflessione e della meditazione si può sviluppare in itinerario di conoscenze, intuizioni, emozioni, per stare nella complessità che implica anche sorpresa e fatica. Tutto ciò è cuore della vita, dinamismo. Ognuno è chiamato a dare un senso compiuto ai frammenti di vita tramite relazioni. I navigatori solitari prima o poi vanno a sbattere e danneggiano anche gli altri, soprattutto quando pretendono la guida. L’ambizione se feconda implica tranquillità, mitezza (lottare con fermezza e audacia senza arroganza), leggerezza (no macigni sul cuore) e poi le radici, l’anima profonda e un nuovo umanesimo: diversità nell’unità, conversione ecologica come nuova visione sociale, politica, culturale, etica. La normalizzazione anche nell’illiceità e allora occorre uno scatto di tutti: visione del futuro. Lo spirito di Papa Francesco: dalla fede un nuovo umanesimo che non ha paura di confondere le proprie acque con altri fiumi (Fratelli Tutti). I libri da scaffale e i libri da tenere sotto mano.
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