Padre Secondino ZELLI
Nel decimo anniversario della scomparsa di padre Secondino Zelli una serie di manifestazioni ricorderanno questa figura indimenticabile nella storia delle Scuole Pie di Frascati. Le iniziative si apriranno il prossimo sabato 8 febbraio alle 18,30 con un excursus iniziale sulla vita dello scolopio, al quale verrà anche intitolata la biblioteca delle scuole dopo alcune testimonianze di amici ed estimatori. Previste altre manifestazioni nei giorni successivi.
Padre Secondo Zelli, scolopio, maestro elementare e già rettore delle Scuole Pie tuscolane, per tutti i frascatani e non solo, è stato una figura di grande rilievo. Attraverso il suo insegnamento si sono formate generazioni di ragazzi, a partire dagli anni difficili del dopoguerra, quando distrutto il santuario della Madonna annesso alla scuola, anch’essa fortemente danneggiata, i pochi preti scolopi scampati alla tragedia dell’8 settembre si rimisero tenacemente all’opera sotto la direzione dell’allora rettore padre Secondino del Signore. Padre Zelli, nato a Leonessa (RI) nel giugno del 1920, ordinato sacerdote il 24 marzo del 1944 a S. Giovanni in Laterano, dell’Ordine degli Scolopi di S. Giuseppe Calasanzio, dopo una breve attività pastorale a Rieti, nel novembre del 1946 fu trasferito a Frascati come insegnante nella scuola elementare, dove esplicò la sua attività fino a non molto tempo fa. A Frascati, contribuì con padre Secondino del Signore, allora rettore delle Scuole pie tuscolane, alla ricostruzione del Santuario e alle numerose iniziative che facevano capo agli scolopi: dalla pluricentenaria Arciconfraternita alle attività caritative, dalla scuola alla preparazione dei ragazzi ai sacramenti di prima comunione e cresima, agli incontri culturali con personalità come il teologo padre Balducci (che fu suo compagno di studi), il prof. Cianfrocca e molti altri. Era stato membro del Consiglio presbiterale diocesano negli anni ’60 e assistente ecclesiastico dell’AIMC (Maestri Cattolici) oltre che assistente del CSI (Centro Sportivo Italiano) zonale. Per dieci anni si era recato a celebrare Messa a Colle Pizzuto dove celebrava in una baracca tra i vigneti e per trenta anni a celebrare dalle Suore del S. Cuore a Grottaferrata. Ricoverato negli ultimi anni nell’Istituto S. Carlo, riceveva spesso la visita di confratelli, sacerdoti tuscolani e dei molti suoi ex allievi. Era stato insignito della cittadinanza onoraria di Frascati.
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