Padre di Carta
Marzo 01
02:00
2007
Tra giocattoli smessi frugando nella cantina infinita del mio ricordo il puzzle più grande ho trovato tra quelli che ho mai costruito. Gattonando incerto cercavo lo sguardo e il cenno di un bipede grande per affrontare sicuro la via…. Inforcando la piccola bici guardavo se accanto alle piccole mie, due gambe forti e veloci e una mano a reggermi c’era… Vegliando nel cerchio della lampada sola sul mio stupido compito di geometria immaginavo lasciarlo sul tuo comodino, e trovarlo risolto al mattino… E quando se ne è andata Lucia ho cercato nell’agenda della mia nostalgia il tuo numero… che non conosco. Ma adesso che la vita è la mia, non ho rimpianti e so per certo che un padre l’ho avuto: lacero e un po’ rattoppato fatto di tutti i ritagli che ai padri degli altri in questi anni ho rubato. |
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