Ottimo esordio d’estate con Gianluca Guidi in “Frank Sinatra – The Man and His Music”!
Ariccia – Al via con grande verve, quella di Gianluca Guidi che canta Franck Sinatra nell’omonimo spettacolo – The man and his music –, la quattordicesima stagione di Fantastiche Visioni che porta nella elegante cittadina castellana gli spettacoli serali tramite l’ormai consolidata bravura di ‘Arteidea eventi e servizi’ (leggi gli instancabili Luigi Criscuolo e Giacomo Zito e la loro ‘macchina’ per l’intrattenimento), nel più ampio calendario della manifestazione estiva Ariccia da Amare. L’istrionico e bravissimo, e intonato Guidi, occorre ricordare che è figlio dell’indimenticato Johnny Dorelli e della splendida attrice e soubrette Lauretta Masiero? comunque, ormai l’abbiamo scritto e poi si capirà leggendo perché, anche questo, conta…, ha intrattenuto per oltre 90 minuti una platea gremita, con i successi del crooner più importante del ‘900 con uno spettacolo che va verso i suoi dieci anni, non soffrendoli in alcun modo, concepito nel 2015 come omaggio ai cento anni dalla nascita di Sinatra. Guidi, di suo, ci mette un’estrema ironia ponendosi, da artista qual è, a lato del ‘quadro’ artistico e umano, prima, di Sinatra (Count Basie, Bertolt Brecht, Dean Martin, Judy Garland dicono qualcosa?) ed infine, anche a lato di ciò che è stata la carriera da cantante, attore di teatro, mattatore televisivo popolarissimo di Dorelli: capace di far amare anche un personaggio come Dorellik grazie ad una ironia che non risparmiava né se stesso né gli altri, un po’ come quella di Gianluca Guidi: «Non sentirete mai più cantare una voce come quella di Sinatra, per altro neanche questa sera», una delle battute d’esordio, per poi proseguire trascinandosi dietro il pubblico deliziato dalle canzoni e divertito. Il valore aggiunto: Guidi ha voluto raccontare, attraverso Sinatra e il mondo artistico culturale nel quale nascevano capolavori come The Lady Is a Tramp, Strangers In the Night, Moon River, la capacità di tante artiste ed artisti, le loro vite dedicate a fare arte; la scarsa capacità, invece, tutta italiana di ricordare i nostri ‘mattatori, mattatrici: Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, ma forse anche Lauretta Masiero, Monica Vitti, e molti altri che hanno fatto la storia dello spettacolo e, più recente, della televisione. L’attitudine di Guidi a raccontare anche il mito americano così caro, tutto sommato, all’Italia, suggerisce che quel racconto potrebbe essere paradigma per comprendere anche il mito che abbiamo ‘in casa’. Il palco della serata, tradizionalmente posto nel Parco Chigi, accanto all’antica omonima dimora storica, le belle musiche eseguite dai tre musicisti Stefano Sabatini al pianoforte, Dario Rosciglione al contrabbasso e Marco Rovinelli alla batteria, con mood del tutto jazz, hanno reso la serata speciale. Quando bravura, rispetto per la memoria, sguardo all’attualità ed ironia fanno il resto: parole e voce di Gianluca Guidi. (Serena Grizi)
Foto d’apertura: S. Grizi
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