OTTANTANOVE vince 2 PREMI UBU !
Nuovo testo italiano/scrittura drammaturgica
Miglior attore Marco Cavalcoli
Cittadine e cittadini, doppia vittoria ai Premi Ubu 2022 per Ottantanove!
Siamo davvero molto felici, radiosi, ci abbiamo messo dieci anni di nominations, ma alla fine ce l’abbiamo fatta!
– Ottantanove è il Miglior nuovo testo italiano.
– Marco Cavalcoli (in scena con noi) è il Migliore attore.
Per noi, una rivoluzione.
E qui vogliamo ringraziare a cuore aperto, e commossi, tutte e tutti.
Ringraziamo anzitutto e soprattutto i nostri collaboratori stretti, la costellazione di Ottantanove che tutta insieme ha lavorato, sostenuto, appoggiato, fiancheggiato, ricercato insieme a noi per questo nostro lavoro che non è solo un lavoro ma un viaggio, un percorso, una bella e calda sinergia di esseri umani. Dobbiamo loro molto, anzi quasi tutto, il genio infatti non esiste, anche a teatro il genio è un aura, o meglio un brand di marketing: nessun talento singolo senza molte teste intorno a fermentarlo combinerebbe nulla. E quindi grazie di cuore a chi insieme a noi ha creato tutto, provando, cercando, lavorando. Grazie Francesca Blancato, perno essenziale e collaboratrice artistica armata di pazienza e idee; grazie Marco Cavalcoli che ti sei fuso con noi nella tua unicità; grazie Omar Scala che hai tessuto luci e idee e grazie Lorenzo Danesin che ci hai immerso nel tuo disegno sonoro; grazie Marta Montevecchi che hai creato le scene e i costumi; grazie David Lescot nostro alleato artistico francese; grazie Valentina Pastorino che ancora una volta hai realizzato le illustrazioni ufficiali e la locandina del lavoro; grazie Emiliano Martina e Lorenzo Letizia per le riprese video ed il montaggio; grazie Andrea Maltagliati che hai seguito il percorso e grazie, grazie, grazie alla nostra organizzatrice di compagnia, grazie Laura Belloni: ci hai guidato saldamente in porto.
E poi grazie Franco D’Ippolito, che hai voluto e sostenuto il progetto ed hai creduto potesse essere un cambio di passo nel nostro percorso, grazie Massimilano Civica e grazie a tutto il Teatro Metastasio di Prato che lo ha prodotto con amore, dallo staff tecnico all’amministrazione e all’ufficio stampa e promozione: grazie allora a Marco Serafino Cecchi e Giulia Giardi, grazie ad Alberto Martino, grazie a Francesca Bettalli e grazie a Camilla Borracino, grazie a Fabrizia Bettazzi, grazie a Cristina Roncucci, grazie a Francesco Marini e Daria Balducelli; grazie a Gabriele Mazzara Bologna per averci portato bello bello, vivo vivo, direttamente dal suo giardino, il piccolo alberello che ha diviso con noi la scena al debutto nazionale. Ringraziamo anche il Teatro di Roma – Teatro Nazionale che ha sostenuto Ottantanove e Fabrizio Grifasi e il Romaeuropa Festival che lo ha ospitato.
Ma tutto il percorso di Ottantanove è stato costellato di incontri preziosi e sostegno. Ringraziamo di cuore Fabio Gambaro e Sandro Cappelli e l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, e Antonella De Sarno e tutte e tutti dell’Istituto, dove abbiamo scambiato idee, scritto in residenza e fatto muovere i primi passi al lavoro.
Ringraziamo il Festival Città delle 100 Scale di Potenza (grazie Francesco Scaringi e Giuseppe Biscaglia! E grazie Mimmo Nardozza!), che ci ha accompagnato con una residenza di scrittura e ci ha ospitato.
Ringraziamo Fabulamundi. Playwriting Europe, PAV e Claudia Di Giacomo che ci hanno sostenuto aiutandoci a realizzare un laboratorio per attori dove abbiamo cominciato ad affrontare temi e materiali dello spettacolo futuro.
Ringraziamo chi ha letto o ascoltato la nostra drammaturgia quando la scrittura era ancora in corso d’opera: Stefania Lo Giudice, Alessandra Di Lernia, Francesco Biscione, Dario Alberti, Lorenzo Letizia, Attilio Scarpellini, Lorenzo Pavolini, Alessandro Ferroni, Maddalena Parise, Roberto Staglianò e Anna Antonino, Lisa Ferlazzo Natoli, Giorgia Turchetto, Riccardo Fazi e Graziano Graziani. Un grazie speciale a Camilla Fraticelli che ha letto con noi, per pochi intimi, la stesura completa del copione. Ringraziamo Fabio Frosini, per i consigli e spunti, e per averci ospitato in residenza alla Casa Gialla di Urbino, dove abbiamo terminato il testo.
E poi naturalmente grazie alla giuria del Premio Riccione Teatro che ha premiato il testo con il Premio Riccione Teatro – Franco Quadri 2019, riconoscendone il valore prima ancora che iniziassimo le prove.
Grazie a chi ci ha già tradotto in francese (Monica Mele e Olivier Favier), in inglese (Francesca Povoledo) e spagnolo (Beatriz Castellary) nella fiducia di una maggiore diffusione all’estero del nostro lavoro e grazie a Manuela Cherubini che ha curato la mise en espace a Madrid del testo a maggio 2021 e grazie ai tre magnifici attori che hanno tentato di incarnare questi tre piccoli italiani: Manuel Moya, Pietro Olivera e Julia Piera. Grazie naturalmente all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid e al Centro Dramatico Nacional che lo hanno reso possibile.
Grazie alla studiosa Barbara Innocenti, che ci ha fornito un’ampia selezione di testi del teatro rivoluzionario francese di fine ‘700 e ne ha tradotti alcuni appositamente per noi. Il suo apporto “scientifico” dietro le quinte per noi è stato importante. Grazie a Kataklisma teatro (che poi siamo noi) per aver voluto spendere per noi tantissimi soldi per acquistare tutti i libri che abbiamo letto e studiato in questi anni!
Grazie a Scarti – Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, grazie a prescindere: grazie a voi abbiamo realizzato lo spettacolo che ha preceduto Ottantanove e grazie a voi produrremo lo spettacolo dopo Ottantanove ma soprattutto senza di voi non riusciremmo ad essere una compagnia di giro, di quelle che il nostro Ministero della Cultura sta cercando da anni di distruggere con tutti i mezzi, di quelle che portano in dote (e in giro per l’Italia) tutto il proprio repertorio di spettacoli, anziché produrne uno e dopo poche piazze bruciare scene e copioni e passare ad una nuova produzione da sprecare.
Grazie al PimOff di Milano (ed in particolare a Maria Pietroleonardo e Marco Falciani) per i vestiti e per le scarpe indossate alla Premiazione all’Arena del Sole di Bologna: ce li hanno regalati apposta loro, per portar fortuna al Premio, per farci vincere – e così è stato.
Grazie anche a Francesco Montagna e Maura Teofili per averci ospitato alle Carrozziere_Not per le prime foto promozionali ed a Piero Tauro per averle fatte col suo occhio affettuoso e competente.
Grazie a Luca Telleschi e Ilaria Scarpa per le foto di scena ufficiali del lavoro.
Grazie a Marco Guarrera.
Grazie a Laura Palmieri per averci intervistato per prima, su Rai Radio3, già durante le prove.
Grazie a Giulia Morelli per averci visto e sostenuto.
Un grazie commosso a tutti i colleghi che hanno scelto di partecipare con le loro voci, idee, entusiasmo al progetto speciale di podcast via Whatsapp AspettandoOttantanove. Grazie Gaetano Ventriglia, grazie Stefano Cenci, grazie Chiara Davolio e Ferdinando Bruni, grazie Lorenzo Gioielli, grazie Alessandra Di Lernia e Lisa Ferlazzo Natoli, grazie Enrico Casale, grazie Paolo Puppa, grazie Lorenzo Guerrieri e Niccolò Fettarappa, grazie David Lescot, grazie Fabio Fassio e Michele Pagliaroni, grazie Ascanio Celestini.
Grazie naturalmente a chi ci ha votato ora per l’Ubu ma grazie soprattutto a tutti i Teatri e Festival che ci hanno ospitato subito, già nei primi mesi di vita del lavoro, ed ai loro direttori che lo hanno amato subito: Emiliano Bronzino, Andrea Paolucci, Andrea Cerri, Alessandro Argnani, Giuliano Maria Tenisci, Peppe Biscaglia e Francesco Scaringi.
Ringraziamo in anticipo chi sceglierà di portare Ottantanove in tutte le città dove ancora non è arrivato: Milano, Napoli, Bologna, Genova, Torino, Palermo, Bari, l’Italia tutta e poi l’Europa e il Mondo.
Infine, questo è l’ultimo nostro spettacolo che ha potuto vedere l’amico Vincenzo Del Gaudio. Questo doppio riconoscimento gli avrebbe fatto piacere, gli avrebbe scaldato il cuore.
Se non il premio, un pensiero qui, in chiusura, lo dedichiamo a lui.
Elvira Frosini e Daniele Timpano
1789. La Rivoluzione Francese tocca e cambia tutta l’Europa fondando il mondo in cui viviamo. Ma cosa ne rimane 230 anni dopo? Ci immergiamo in questa infanzia della democrazia e della modernità, per smascherare l’apparato culturale occidentale con tutti i suoi simboli e le sue retoriche fino ad arrivare all’osso dei suoi miti fondativi. Ci immergiamo nella nostra infanzia personale, in un tempo che non c’è più, guardandolo da questo presente senza uscite che fabbrica nostalgia. Passato e presente, le nostre storie personali, la storia francese e la storia italiana, modernità e postmodernità si sovrappongono. Una rivoluzione è ancora possibile? Che rapporto abbiamo dopo un altro Ottantanove, il 1989, con la democrazia, la politica e il potere? Quel che resta della Rivoluzione ci riguarda ancora? O è roba vecchia? Parrucche polverose da mettere nei musei?
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Ottantanove
drammaturgia e regia Elvira Frosini e Daniele Timpano
con la collaborazione artistica di David Lescot
con Marco Cavalcoli, Elvira Frosini, Daniele Timpano
assistenza alla regia e collaborazione alla drammaturgia Francesca Blancato
disegno luci Omar Scala
scene e costumi Marta Montevecchi
musiche originali e progetto sonoro di Lorenzo Danesin
organizzatrice di compagnia Laura Belloni
produzione Teatro Metastasio di Prato
in collaborazione con Kataklisma teatro e Teatro di Roma – Teatro Nazionale
residenze artistiche Istituto Italiano di Cultura Parigi, Città delle 100 Scale Festival
un ringraziamento a PAV – Fabulamundi. Playwriting Europe, Compagnie du Kaïros – France
Vincitore Menzione Speciale Franco Quadri nell’ambito del Premio Riccione 2019
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foto di Ilaria Scarpa e Giorgia Turchetto
OTTANTANOVE
frosinitimpano.it
Organizzazione e distribuzione:
Laura Belloni – tel. +39 349 1257101 – laura.belloni@hotmail.it
frosinitimpano@gmail.com
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