Ostia: sequestro stabilimenti fatto storico
Quando lo Stato vuole puo’ far rispettare la legge. Per decenni nostri esposti su abusi insabbiati, ora passare alle ruspe
“Quello che sta accadendo ad Ostia con i sequestri di molti ed esclusivi stabilimenti balneari è un fatto storico! L’azione del prefetto Vulpiani è meritoria e dimostra che quando Lo Stato vuole può fare rispettare le leggi e riportare fiducia nelle istituzioni”. Lo dichiara Angelo Bonelli dei Verdi che aggiunge: “Ora si deve passare rapidamente all’applicazione dell’articolo 47 del codice della navigazione che prevede la revoca e decadenza della concessione demaniale per chi ha commesso questi gravissimi abusi edilizi ricordando che l’art.47 inoltre prevede al comma 4 che al concessionario decaduto non spetta alcun rimborso per spese e opere sostenute”.
“La battaglia contro il lungomuro di Ostia è sempre stata una battaglia storica dei Verdi che si è scontrata con un trasversale sistema politico mafioso-clientelare che ha impedito negli anni l’accertamento della verità e l’applicazione della legge. Sono stati numerosi gli esposti presentati dai Verdi negli ultimi 20 anni, tutti scientificamente archiviati e insabbiati – continua l’esponente ecologista -. Negli anni passati abbiamo ricevuto minacce perché chiedevamo legalità sulle spiagge e denunciavamo gli abusi: ora che il sole e un po’ di aria pulita comincia a girare per Ostia chiediamo che si faccia chiarezza, con nomi e cognomi, su chi ha fornito coperture e appoggi a questo sistema che ha consentito la cementificazione dell’85% delle spiagge creando una qualcosa di brutto e osceno come il lungomuro anziché un lungomare”.
“Oggi è stato il turno dello stabilimento “Le Dune” del Presidente della Federbalneari Renato Papagni in prima linea a chiedere proprio in questi giorni la presentazione di norme in parlamento per la vendita delle spiagge – conclude Bonelli -. L’unica strada ora è quelle delle ruspe per restituire al mondo le spiagge di Roma”.
Scritto da Federazione dei Verdi
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