Oppio, un business “americano”…
I talebani (prima dell’invasione yankee del 2001) stavano cercando di estirpare la coltivazione della malaerba dell’oppio, favorita invece da CIA e NATO dopo l’invasione, portando la produzione al 90% mondiale (vedi articoli al link sottostante per capire come realmente stanno le cose).
Inoltre, osservando la posizione di Russia e Cina, gli unici che non si sono scatenati a criticare i talebani, e che continuano a svolgere un proficuo lavoro diplomatico a Kabul, nonché di osservazione dello svolgimento degli eventi (non partecipando all’isteria dell’accoglienza dei collaborazionisti CIA e NATO), possiamo capire da che parte sta la moderazione e la capacità di risolvere i problemi…
Nel mentre i giornaloni italiani del sistema, soprattutto la repubblica ed il corriere della sera, sparano bordate contro il traffico talebano della droga, però se vogliamo avere una visione equanime ascoltiamo anche l’altra campana su “Afghanistan e la guerra per l’oppio della CIA” di cui scriveva Finian Cunningham lo scorso anno: “…il business immensamente redditizio del traffico globale di stupefacenti, questa sarebbe la ragione principale per la guerra in Afghanistan. È una fonte vitale per il finanziamento di CIA e altre agenzie d’intelligence statunitensi. Il grande vantaggio del business della droga è che le finanze sono incontrollabili…”
Paolo D’Arpini
Integrazione:
“I Taliban non avevano “tentato di ridurre” la coltivazione dell’oppio, l’avevano stroncata totalmente nel 2001 in collaborazione con l’ONU e l’avevano sostituita con altre coltivazioni, sane. Il 90% della produzione mondiale è stato raggiunto dopo pochi anni di occupazione USA e NATO (anche nei territori controllati dagli italiani), con il 60% di questo 90% consumato dal mercato dell’eroina USA.
Non solo l’eroina afghana (quanto la cocaina colombiana) alimenta le operazioni sporche della CIA e servizi associati, ma soddisfa la gigantesca richiesta del mercato americano degli eroinomani (a tutto vantaggio delle banche USA) e, soprattutto, la produzione di oppiacei con la quale Big Pharma, quelli del vaccino, ha ridotto alla dipendenza e spesso all’overdose milioni di americani bisognosi di analgesici (ultimo risarcimento di Pfizer per questi crimini, 2,3 miliardi).
Ci sono numerosi video e foto che mostrano militari USA che controllano le coltivazioni.
Non sarà il primo dei motivi dell’invasione e dell’occupazione genocida di vent’anni, ma ne è un elemento fondamentale. Una prece…” (Fulvio Grimaldi)
Fonte: https://paolodarpini.blogspot.com/2021/08/oppio-un-businnes-americano.html
Articolo collegati:
E se ne parlava già dal 2012: http://paolodarpini.blogspot.com/2012/07/afghanistan-e-la-guerra-per-loppio.html
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