“Online love” l’amore sopravvive ai tempi dei social? Un manuale per provare a rispondere
Roma – L’11 maggio alle ore 18.00 presso la Biblioteca Hub Culturale Moby Dick Via Edgardo Ferrati, 3° – presentazione del volume Online love. Gli autori Tonino Cantelmi e Paola Polidoro, con la scrittrice Valentina Farinaccio e la conduttrice radiofonica Martina Zaralli, discuteranno dei temi trattati nel manuale di sopravvivenza. Al termine della presentazione sarà offerto un aperitivoo light conviviale.
Per dare un’idea del libro si propone in lettura un articolo pubblicato sul quotidiano Avvenire il 25/04/2023 a cura di Laura Badaracchi dal titolo: Come evitare le illusioni dell’amore «virtuale».
«Esiste un modo per «piegare la tecnologia al bisogno di relazioni autentiche»? Si possono «smascherare le illusioni e diventare consapevoli delle trappole insite nei social, che se usati bene possono aiutare anche a disinnescare alcune mine nel web», avvisa lo psichiatra e psicoterapeuta Tonino Cantelmi, nel saggio Online love, scritto a quattro mani con la giornalista Paola Polidoro, sua paziente: insieme hanno provato a decodificare fragilità e rischi dei rapporti nati davanti agli schermi.
Il volume si propone a lettori e lettrici di tutte le età, dagli adolescenti agli over ‘enni’, appunto come «manuale di sopravvivenza: la stragrande maggioranza della sofferenza fisica ed emotiva è legata a relazioni affettive instabili.
L’irrompere della comunicazione digitale può accentuare il drammatico distacco causato dalla virtualizzazione della socializzazione: sui social le persone sembrano fantastiche, mentre nella vita sono frane.
Per costruire rapporti stabili e validi bisogna smascherare subito le illusioni, conoscere le persone contattate in rete, che dispone a una manipolazione e a entrare in un’intimità virtuale. Occorre invece dare ascolto ai cinque sensi, mettersi in gioco in un incontro reale che deve avvenire prima possibile per disilludersi rapidamente o capire se continuare a coltivare un rapporto».
Non si può ignorare che le app degli incontri hanno avuto «un incremento del 300% durante la pandemia e sono usate anche dai giovanissimi», riferisce Cantelmi, che racconta tanti episodi, rintracciando però una costante:
«Nonostante la sbornia di relazioni virtuali e di sessualità fine a sé stessa, resiste il desiderio di un amore romantico, unico, fedele. Ma sono cambiati modi e tempi, parole ed emozioni sono amplificate dalla cassa di risonanza dei social».
Tuttavia il corto circuito è dietro l’angolo, anzi dentro Whatsapp o altre forme di messaggistica istantanea: «Oggi la discrepanza più evidente è nell’accorgersi che spesso a non combaciare è ciò che l’amato scrive in chat e come si comporta nella realtà.
Anche se tutto è comunicato in maniera rapidissima, si rafforza la sensazione di non poter esprimere mai fino in fondo i propri sentimenti e di avere a che fare non solo con profili diversi, ma anche con i diversi profili di una stessa persona», osserva Cantelmi.
Queste contraddizioni, «proprio nell’epoca della connessione super veloce», fanno sentire interiormente «sconnessi» ed «esistenzialmente soli. Tante persone sono innamorate di un profilo, non di una persona, e non è nemmeno detto che la vogliano conoscere.
Quello che mette like, poi chatta e dopo due giorni è pazzescamente innamorato, altrettanto velocemente sarà disamorato. Continuando ad amplificare l’immaginario su chi non si conosce abbastanza, quando si va a verificare l’entusiasmo per lo più si attenua e si passa alla fuga. Mentre nell’amore vero c’è tanto realismo e poca idealizzazione. E poi, anzitutto, è essenziale curare noi stessi».
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