Olevano Romano – Consiglio di Stato da ragione al comune
Sulla piscina comunale anche il Consiglio di Stato da ragione al comune. La soddisfazione del primo cittadino
Si chiude definitivamente la questione inerente l’affidamento in concessione della piscina comunale di Olevano Romano. Il Consiglio di Stato, infatti, dopo l’appello promosso dall’Associazione Sporting Club Palianello, con la sentenza n°3233/2015, pronunciata dalla V Sezione, ha rigettato integralmente il ricorso e condannato il ricorrente al pagamento delle spese di lite in favore del Comune di Olevano.
Dopo la sentenza del Tar Lazio, che aveva dichiarato legittimo l’operato dell’Amministrazione Comunale, ora anche il Consiglio di Stato si è pronunciato sull’affidamento della piscina comunale ritenendo impeccabile il lavoro della Pubblica amministrazione.
Ancora una volta sono risultati infondati tutti i motivi che hanno spinto l’Associazione Sportiva Dilettantistica Sporting Club Palianello a ricorrere al giudice amministrativo.
“E’ fallito il tentativo della ricorrente di screditare l’operato dell’Amministrazione comunale che rappresento – ha dichiarato il Sindaco Avv. Marco Mampieri – che, come sempre, ha agito in piena legittimità e nel rispetto completo delle regole. E’ una grande soddisfazione perché ancora una volta con i fatti abbiamo posto fine alle chiacchiere e alle incertezze rispetto all’affidamento della gestione della piscina comunale che, come da programma elettorale, abbiamo completato e aperto. L’impianto, dopo anni di interminabili lavori, è funzionante da quasi un anno e mezzo e gestito dalla società Centro Nuoto Fiuggi a r.l. in forza di una regolare affidamento. Sono contento che il Consiglio di Stato abbia messo la parola fine a questa vicenda e con l’occasione ringrazio l’Ufficio Tecnico e tutti i componenti della commissione di gara che hanno agito per tutelare gli interessi dell’ente. Non è stato facile – afferma ancora Mampieri – decidere l’apertura dell’impianto, nonostante la proposizione dei ricorsi e delle istanze di sospensione della gara (puntualmente rigettate dal Tar), ma abbiamo corso il rischio nell’esclusivo interesse della comunità”.
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