Spinaceto. Officina estate 2019
SETTEMBRE
Giovedì 5, venerdì 6, ore 16.00 19.00 e sabato 7 dalle 10.00 alle 12.00, lunedì 9 dalle 16 alle 19
LABORATORIO E AZIONI URBANE
BIBLIOTECA PIER PAOLO PASOLINI viale Caduti per la Resistenza 410/A
Laboratorio Black Reality Odio gli indifferenti
Sabato 7 e domenica 8 Azioni/Flash mob in zona
Si tratta di un laboratorio intensivo che vuole affrontare il tema dell’indifferenza: quante cose cambiano intorno a noi anche quotidianamente senza che apparentemente nulla muti nelle nostre vite, ma in realtà meno siamo suscettibili al mutamento più i nostri sensi si pietrificano, diveniamo incapaci di vedere, di sentire, di commuoverci e commuovere.
Il laboratorio è aperto a tutti e tutte coloro che vogliono confrontarsi con tematiche sociali ed aprirsi poi al pubblico sperimentandosi in azioni performative urbane. L’intento è quello di stupire e stupirci cercando di rompere la barriera dell’indifferenza.
Giovedì 5 ore 16.00
Giovani esploratori a caccia di animali fantastici
Ambiente e creatività nella passeggiata proposta da Enrico Iannuzzi e Rita Bucchi per bambini dai 5 ai 10 anni
Giovani esploratori a caccia di animali fantastici… Per giocare con loro Mago Cloro e Fata Filla accompagneranno I bambini alla scoperta del verde e della natura nel loro quartiere attraverso un eco-laboratorio itinerante multi esperienziale.
La partecipazione prevede una quota di 5 €
Info e iscrizione a officinadelleculture@gmail.com
Venerdì 6, ore 18.00
Abraxa Teatro
Per ridere un po’
spettacolo interattivo di clownerie per bambini
È la storia di un papà divenuto clown per amore…per amore dei figli che non riuscivano mai a giocare con lui. I bimbi diventarono così tristi e arrabbiati, che finalmente, prima che fosse troppo tardi, lui capì e si trasformò in uno dei clown più eccentrici e allegri: Zuppetta. Da quel momento lui coinvolse i bambini, ma anche qualunque altra persona senza limiti di età, nei suoi giochi rendendoli proprio tutti protagonisti, alla ricerca del buffo, che è in ognuno per ridere un po’ di sé e della vita. Una zuppa di allegria e di emozioni con la semplicità e la fragilità propria dell’uomo… clown spesso posto di fronte a ciò, che solo apparentemente è più grande di lui. Nello spettacolo Zuppetta si presenterà agli occhi dei bambini danzando dentro una strana e gigante tazza da latte con la quale creerà la prima scena buffa, conquistandosi immediatamente la simpatia dei bimbi.
Zuppetta alias Paolo D’Isanto è un clown che tende ad unire l’arte dell’improvvisazione con abilità quali, magie, bolle di sapone, giocolerie e clave di fuoco (negli spazi dove è possibile utilizzarle) con l’intento di creare scene interattive comiche e godibili per le tematiche che sono presentate all’interno di queste scene.
Lo spettacolo susciterà le atmosfere più gioiose per i piccoli spettatori avvalendosi anche di melodie sulle quali sono confezionati ad arte scherzi e magie.
Ingresso a offerta libera
Venerdì 6, ore 21.00
Teatro Prisma
Denuncio Tutti Lea Garofalo
Testo e regia di Giovanni Gentile
Con Barbara Grilli
Uno spettacolo di Giovanni Gentile con Barbara Grilli presentato da Teatro Prisma.
Lea Garofalo si ribellò alla famiglia, e alla ‘ndrangheta, e pagò con la propria morte. Non difesa da nessuno, prima di tutto da quello Stato a cui si era rivolta, a cui aveva denunciato e che senza motivi validi, nel 2006, le revocò la possibilità di far parte del programma di protezione, che le era stato concesso nel 2002, insieme a sua figlia Denise, in quanto le sue dichiarazioni non erano abbastanza. Non era abbastanza essersi messa contro tutti, non era abbastanza aver messo a rischio la sua vita e quella di sua figlia. E lei denunciò anche lo Stato, e il Consiglio di Stato le diede ragione facendola ritornare nel programma nel 2007. Ma nonostante tutto nel 2009 pagò per quanto fatto.
«Quando ho scritto questo spettacolo – dichiara il regista e autore Giovanni Gentile – sentivo quanto fosse giusto mettersi accanto a Lea e denunciare. E io che sono una persona libera posso dire le cose che diceva Lea, ma ad ogni parola sono consapevole di perdere un grammo di questa libertà, perché quando si deve portare alla luce lo scandaloso mondo della Ndrangheta, l’alleanza assassina tra Stato e mafia, inevitabilmente sai che questa libertà la stai per perdere».
Ore 22.30
Disco anni 80
Sabato 7, ore 19.00
proiezione Film
Amin
di Philippe Faucon, con Emmanuelle Devos e Moustapha Mbengue
Dopo il suo ultimo film Fatima che trattava di integrazione, Philippe Faucon si focalizza questa volta sulla questione dei lavoratori migrati in Francia i quali hanno lasciato le loro famiglie nei loro paesi. E’ il caso di Amin (Moustapha Mbengue) che vive da qualche anno in un ostello di Saint-Denis, vicino la periferia parigina e che ritorna raramente in Senegal per vedere sua moglie Aïcha (Marème N’Diaye) e i loro tre figli di 15, 12 e 10 anni. Un esilio economico di cui la sua sposa soffre molto e si lamenta apertamente fino al punto di essere rimproverata dai fratelli di Amin, i quali le ricordano il sacrificio che sta facendo per tutti (poiché ognuno trae profitto per diversi progetti, soprattutto per l’acquisto di un terreno e la costruzione di una casa, dai contanti mandati via aereo, nascosti nei calzini e sempre sotto la minaccia della dogana).
Ma la vita di Amin e dei suoi coinquilini dell’ostello, i quali provengono da tanti paesi, non è del tutto rosea: gli pesa la solitudine, non vede crescere i suoi figli che non lo conoscono e che non conosce (nonostante gli sforzi per essere una buona figura paterna durante i suoi soggiorni in Senegal) e alcune volte ha difficoltà a riconciliarsi con la moglie (“non siamo nello stesso posto”). Un giorno un piccolo cantiere privato lo porta da Gabrielle (Emmanuelle Devos), un’infermiera separata da un po’ di tempo.
ore 21.00
concerto Tam tam Morola
Il complesso Tam Tam Morola nasce sull’isola di Goreè, in Senegal, snodo culturale notevole per tutta la tradizionale produzione musicale dell’African West Coast. Il fondatore del gruppo è Moustapha Mbengue, profondo conoscitore della tradizione musicale Wolof, Mandinga e Serer.
Moustapha, nel 1982, si trasferisce sull’isola di Gorée, e costituisce il gruppo Africa Djembe, con cui svolge diversi tour in molti paesi europei (Olanda, Grecia, Francia, Germania, Svizzera, Portogallo).
Dal 1997 in poi suona con il gruppo Mama Africa (jazz e swing), e Tauloube, insieme ad altri musicisti africani propone un vasto repertorio fusion tra le più profonde tradizioni del continente africano e le più vivaci esperienze musicali internazionali con contaminazioni occidentali.
Nel 1998 il gruppo Africa Djembe si trasferisce in Italia e incide il suo primo CD. Moustapha decide così di dare corso a un nuovo gruppo: I Tamburi di Gorée, il gruppo si compone principalmente di percussioni. In seguito Moustapha diventa fondatore dei Tam Tam Morola. Il complesso Tam Tam Morola, celebra l’incontro di musica africana e occidentale, arricchisce i ritmi con strumenti aggiuntivi alle percussioni, come ad esempio il basso, e vivacizza le proprie performances con coloratissimi costumi originali della tradizione senegalese. Gli spettacoli non fanno mancare coreografie di particolare intensità, danze poliedriche e travolgenti. In totalizzante simbiosi, danzatori e musicisti sorprendono continuamente gli spettatori per il sincronismo e l’ancestrale forza degli assoli ritmici alternati ad armonie di insieme, sempre alla ricerca dell’incontro di nuove sonorità.
domenica 8 martedì 10, e giovedì 12 ore 18.00 – 20.00
LABORATORIO PERCUSSIONI E MOVIMENTO PER BAMBINI DWA Destination West Africa
Destination West Africa l’associazione che organizza AfroFest, dopo il successo delle precedenti edizioni torna a Largo Cannella per Officina Estate con il maestro Bifalo Kouyate.
Kabiné Kouyate, detto Bifalo, è nato a Bamako, capitale del Mali. Coreografo e polistrumentista, figlio di una delle famiglia griot più importanti dell’Africa Occidentale, inizia la sua carriera da giovanissimo, grazie a suo padre Sekouba Kouyate e sua madre Mariame Nango, che lo iniziano alla musica tradizionale.
iscrizione 5 euro
prenotazione officinadelleculture@gmail.com
Mercoledì 11 ore 18.00
Incontro con Marcello Sambati
Margine e Meraviglia. La scena corporea di Marcello Sambati
Presentazione e lettura di poesie del libro Margine e Meraviglia. La scena corporea di Marcello Sambati a cura di Carla Romana Antolini, Editoria & Spettacolo
Marcello Sambati è un raffinatissimo poeta e l’importanza del suo teatro risiede negli accadimenti che ripropongono, in scena, la condizione esperienziale e iconica dell’arte. In questo volume si pubblicano nove suoi testi poetici (scritti tra il 1987 e il 2009), accompagnati da un’intervista che ripercorre cronologicamente l’esplorazione artistica del regista e da preziosi contributi: Lorenzo Mango ci offre un dettagliato e illuminante excursus, dal teatro di poesia fino al corpo poetico dell’artista; Marco Palladini propone una ballata metacritica in versi, che tanto ci dice dell’autore di Dark Camera; Dario Evola ci conduce nel mondo di Sambati dove la drammaturgia dell’immagine non è illustrazione ma costruzione di un immaginario; Raimondo Guarino, con la sua analisi, indica la necessità, oggi come ieri, o forse più di ieri, che l’opera di Sambati vada rivissuta e inseguita come peripezia del fare artistico che si racconta nell’ostinazione delle pratiche.
Giovedì 12 e Venerdì 13 dalle ore 16.00 alle 19.00
BIBLIOTECA PIER PAOLO PASOLINI viale Caduti per la Resistenza 410/A
Lo Spazio silenzioso
laboratorio di fotografia sulle periferie con Fabio Moscatelli
Per la terza edizione di Officina Estate in programma un laboratorio di fotografia gratuito che inizierà alla Biblioteca Pier Paolo Pasolini e che prevederà poi un giro nel quartiere.
Non si prevedono qualifiche specifiche per partecipare, solo un mezzo per fotografare, anche uno smartphone…
Info e prenotazioni officinadelleculture@gmail.com
«Anche le città credono d’essere opera della mente o del caso, ma né l’una né l’ altro bastano a tener su le loro mura. D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda.» (Marco Polo)
Marco Polo, l’esploratore veneziano che nel XIII secolo giunse nell’estremo Oriente attraversando lo sconosciuto mondo delle terre asiatiche, si trova al cospetto di Kublai Khan, imperatore del regno dei Tartari.
L’imperatore chiede a Marco di raccontargli del suo lungo viaggio e in particolare vuole che gli vengano descritte le città che ha visitato; l’esploratore non si limita ad una descrizione fisica o esteriore di queste ma ne espone un dettagliato resoconto narrando però di città immaginarie nate nella sua mente dopo aver attraversato quelle reali. Dalle emozioni alle sensazioni che attraverso profumi, sapori e rumori hanno caratterizzato la sua esplorazione.
Da questo stesso concetto nasce l’idea del Laboratorio ‘Lo Spazio Silenzioso’.
Qual è la domanda che ci poniamo davanti a territori che fanno parte del nostro quotidiano e che spesso attraversiamo quasi senza accorgercene.
La fotografia diventa il mezzo per cercarne la risposta.
L’invisibile protagonista della nostra vita quotidiana, spesso diventato tale per l’abitudine di guardarlo sempre con gli stessi occhi, e l’invisibile divenuto tale per la sua ingombrante presenza.
Raccontare Spinaceto da un diverso punto di vista, cercare sinestesie attraverso colori, profumi e sensazioni, per poi trasporle in immagini. Una ricerca visiva e concettuale per riscoprire un territorio ‘invisibile’ e dargli una identità, attraverso le fotografie e lo studio di autori che si sono cimentati in questa sfida.
Fabio Moscatelli
Venerdì 13 ore 19.00
PUGILATO E PERIFERIE
Incontro con Dario Ricci (Radio 24)
PUGILATO E PERIFERIE
coordina Dario Ricci (Radio 24) autore di A bordo Ring
saranno presenti i pugili Mario Bambini e Mirko Geografo
Partendo dal libro “A bordo ring” di Mario Bambini e Dario Ricci un incontro su pugilato e periferie, da Milano a Roma. Nel libro si racconta di una palestra della periferia milanese dove s’incrociano storie di diretti, ganci e montanti tra vita e boxe, viste dall’angolo di un tecnico innamorato dei suoi allievi, ma che come un buon padre di famiglia non risparmia ai suoi ragazzi i giusti rimproveri per crescere e migliorarsi, insieme. Ne scaturisce la fotografia di un mondo d’altri tempi, che ricompaiono intorno a quel magico ring.
Venerdì 13 ore 21.00
Ore 21.00 live Sara Franceschini
Sara Franceschini, voce protagonista di Viaggio in Italia, progetto vincitore del Premio Tenco 2019, dedicato alla tradizione musicale e dialettale italiana, propone un viaggio emozionale nella musica d’autore, mettendo in gioco la voce come un racconto che attraversa la musica popolare italiana fino alle sonorità contemporanee.
Ore 22.30
The spirit of silk road
con Rashmi Batth e Latif Bolat
Latif Bolat Saaz e voce,
Rashmi Bhatt percussioni orientali e voce
Un viaggio dall’India alla Turchia, Spirit of silk road, concerto del virtuoso percussionista indiano Rashmi Bhatt e del maestro di antica musica turca Latif Bolat.
Sabato 14 ore 21.00
Dialogo tra Prometheo e Sisifou
intorno al fegato con le cipolle
di Gianluca Riggi
con Riccardo Cannaniello, Gianluca Riggi e Lorenzo Affronti
Dialogo tra Prometheu e Sisifou
intorno al fegato con le cipolle
di Gianluca Riggi
con Riccardo Cananiello, Gianluca Riggi e Lorenzo Affronti
Due personaggi della mitologia greca, Prometheu e Sisifou in questa messa in scena teatrale divengono due maschere di Commedia dell’Arte. I due che osarono sfidare il padre Zeus si incontrano una volta all’anno, e mentre espiando le loro colpe per aver sfidato il sommo Zeus, preparano una cena. Con l’arrivo del Corvo i tre personaggi si interrogano continuamente sul senso della vita, l’esistenza di Dio, la felicità del vivere umano, ma ogni volta non potendo e non sapendo rispondere tornano al cibo, alla sfida perpetua ed eterna tra l’aglio e la cipolla, l’unico vero argomento che sembra tenerli vivi. Giochi di parole, gag, piccole acrobazie, e lazzi, gli elementi fondanti di questa piece scritta da Gianluca Riggi in chiave di Commedia dell’Arte.
INGRESSO A SOTTOSCRIZIONE LIBERA
Ore 22.00 live Saverio Martucci
Il giovane artista, scoperta del maestro Peppe Vessicchio, si è fatto apprezzare da grandi artisti e importanti direttori d’orchestra per le sue particolari doti di musicista e autore. Dal vivo Saverio Martucci canta e suona il pianoforte, sceglie la libertà espressiva e coinvolge diversi pubblici tra storie e immaginari evocati attraverso i suoi apprezzati testi e la raffinata ricerca musicale.
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