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OFELIA NON ANNEGA

OFELIA NON ANNEGA
Dicembre 12
08:02 2017

13 dicembre | Ultimo Atto
La Camera Verde, Via Giovanni Miani 20, 00154 Roma
ore 18.00

Mercoledì 13 dicembre, alle 18.00, presso la sala-gioiello La Camera Verde, in Via Giovanni Miani, la performer e regista romana Francesca Fini presenta il suo film OFELIA NON ANNEGA, prodotto in associazione con Istituto Luce Cinecittà.
Introdurrà il film la curatrice e storica dell’arte Lori Adragna.
Alla fine della proiezione il pubblico potrà partecipare ad un dibattito con l’autrice, sui tanti temi sollevati dal film, alcuni dei quali si intrecciano con la più scottante attualità.
La discussione sarà moderata da Claudia Bonsi, post-doc researcher del dipartimento di Scienze Umane per la formazione all’Università di Milano-Bicocca.

L’evento fa parte del Festival #FUORINORMA la via neosperimentale del cinema italiano, a cura di Adriano Aprà.

OFELIA NON ANNEGA è un film sulla performance art, sul colore rosso, e sulle donne che decidono di sopravvivere.
Il film è stato realizzato integrando materiali tratti dall’Archivio dell’Istituto Luce – selezionati tra quelli che raccontano la società italiana tra gli anni ’40 e ’70 – e videoperformance originali che Francesca Fini ha elaborato su ispirazione del repertorio stesso.

Il film:

Al centro di tutto c’è un’Ofelia in conflitto con la tradizione letteraria: non l’adolescente fragile, ma tante donne diverse per colori, fattezze, età. Un’Ofelia che non si perde nei boschi di Danimarca, ma nei taglienti paesaggi laziali: dalle suggestioni industriali del Gazometro di Roma al Centro Rottami di Cisterna di Latina, dalle aride cave di tufo di Riano alla meravigliosa Villa Futuristica della famiglia Perugini a Fregene. Un’Ofelia che alla fine non annega, rinunciando al suo destino di eroina romantica per diventare ferocemente se stessa.

Il confronto è tra passato e presente, tra il materiale d’Archivio che documenta, rende eterna e idealmente assolutizza l’avventura umana e la performance che per sua natura ne rivela invece il carattere effimero, relativo e contingente. Da una parte il repertorio storico nazionale italiano raccolto e conservato dall’Istituto Luce, con i suoi documentari antropologici, i suoi gioielli di surrealismo filmico e il materiale puramente propagandistico. Dall’altra performance e azioni simboliche caratterizzate dal femminismo arcaico della body-art, che scardina, decontestualizza, dissacra e mette in crisi qualsiasi presupposto ideologico originario dell’Archivio stesso.

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Francesca Fini è un’artista interdisciplinare che da anni si muove in quel territorio di confine dove le arti visuali si ibridano, generando una sintesi nuova proprio nel linguaggio performatico. La sua ricerca si concentra da sempre sul femminile, osservato con uno sguardo radicalmente contemporaneo. Negli anni ha presentato il suo lavoro al Museo MACRO e MAXXI di Roma, al Guggenheim di Bilbao, al Schusev State Museum of Architecture di Mosca, al Watermill Center diretto da Bob Wilson a New York, alle Tese dell’Arsenale di Venezia, al Georgia Institute of Technology e molti altri. Ha la sua base in Italia, ma espone, ricerca e lavora in tutto il mondo. Nel 2016 ha ultimato il film sperimentale “Ofelia non annega” (con Istituto Luce Cinecittà), inserito da Adriano Aprà tra i migliori film italiani di tutti i tempi.

Lori Adragna vive e lavora a Roma. Critica e curatrice d’arte contemporanea, è specializzata in simbologia (Arte e simboli nella psicologia junghiana). Dal 1996 organizza mostre ed eventi per spazi privati e istituzionali, che alterna a progetti indipendenti nell’ottica di una interazione arte-comunità-territorio. La ricerca recente: “archetipi nell’arte contemporanea #1 la grande madre” è in fase di pubblicazione. Scrive per numerose riviste specializzate nel settore artistico. Autrice di testi pubblicati su enciclopedie, libri, cataloghi e riviste, in Italia e all’Estero, scrive come free lance per numerose riviste specializzate nel settore artistico. Collabora con Artribune, Inside Art, art a part of cult(ure) e, dal 2006, è autrice del blog su Exibart “Il femminile nell’arte”.

Claudia Bonsi, si occupa di lingua e letteratura italiana, con una particolare attenzione verso le scritture e i personaggi del primo ottocento e della letteratura industriale del secondo novecento. E’ interessata alla relazione tra genere e letteratura, e alla rappresentazione del femmineo nei vari media.

Giulia Taglienti
ufficiostampa@offrome.com

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