Occhi al cielo al Parco astronomico di Rocca di Papa
Spettacoli multimediali nel Planetario, appuntamenti per i più piccoli all’insegna del gioco e della scoperta, incontri con ricercatori per esplorare temi scientifici di forte attualità ed eventi su temi legati alla passione astrofila, sempre abbinati all’immancabile ed emozionante osservazione del cielo notturno con i telescopi. Questo il ricco programma di Astroincontri del mese di ottobre al Parco astronomico “Livio Gratton” di Rocca di Papa. A organizzarlo, l’Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA), attivamente impegnata dal 1995 nella diffusione della cultura scientifica.
Si parte venerdì 5 ottobre con l’Astroincontro a cura della ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Catalina Curceanu: un affascinante viaggio alla scoperta del magico mondo degli acceleratori di particelle, impiegati negli studi di fisica fondamentale e nella terapia dei tumori. Venerdì 12 ottobre si potranno invece conoscere dalla viva voce di un esperto dell’Associazione tutte le meraviglie del cielo autunnale. Venerdì 19 ottobre sarà la volta dell’Astroincontro aperto ai bambini e ai loro accompagnatori e dedicato alla vita degli astronauti. I più piccoli potranno scoprire attraverso una presentazione dinamica, accattivante e interattiva cosa mangiano, come si vestono, come dormono gli astronauti, insomma come si vive a bordo della Staziona Spaziale Internazionale.
Il mese si chiude all’insegna della novità. Per la prima volta in questa stagione autunnale venerdì 26 ottobre si terrà infatti l’evento “Dagli antichi miti ai buchi neri: il cielo del mese al Planetario”. Sotto la cupola di 7 metri di diametro del nuovo Planetario fisso del Parco astronomico “Livio Gratton”, in grado di ospitare fino a 50 persone, l’esperto Planetarista e referente degli eventi scientifici dell’Associazione Rino Cannavale illustrerà al pubblico il cielo del mese con l’ausilio di foto spettacolari e di video immersivi a 360 gradi. Durante lo spettacolo, di grande impatto emozionale, la scienza e il racconto dei miti legati agli oggetti celesti si fonderanno insieme per regalare al pubblico un’esperienza indimenticabile.
Tutti gli appuntamenti del mese prevedono, oltre alla presentazione divulgativa introduttiva, in sala conferenze o nel Planetario, l’osservazione guidata a occhio nudo e ai telescopi di tutti gli oggetti celesti visibili. Come sostiene l’Unione Astrofili Italiani (UAI), nel mese di ottobre sarà ancora possibile osservare nel corso delle prime ore di oscurità Marte e Saturno a sud – ovest e Giove a ovest. Visibile invece per tutta la notte, ma solo al telescopio, Urano: fa la sua comparsa sull’orizzonte orientale poco dopo il tramonto del Sole, culmina a sud nelle ore centrali della notte e tramonta a occidente quando il cielo si illumina alla luce dell’alba. Anche Nettuno gode di ottima visibilità per gran parte delle notte: dopo il tramonto del Sole si trova già alto in cielo in direzione sud-est e nel corso della prima parte della notte raggiunge la massima culminazione a sud.
Anche le costellazioni offriranno uno spettacolo unico e regaleranno al pubblico in visita al Parco astronomico di Rocca di Papa grandi emozioni. Nelle prime ore della notte si potranno ancora osservare alcune costellazioni che hanno dominato il cielo estivo. Lungo l’eclittica cominciano ad apparire a est le costellazioni dello zodiaco che domineranno il cielo dell’autunno e dell’inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli. A spiccare ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit, il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato. Tra Pegaso e la Stella Polare troviamo invece Cassiopea e Cefeo. Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda. Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull’orizzonte nord-orientale, possiamo riconoscere il Perseo. Tra gli oggetti del cielo senza dubbio più affascinanti troviamo il doppio ammasso del Perseo e la Galassia di Andromeda, omonima della costellazione che la ospita.
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