Nuovo rapporto coronavirus
Grottaferrata, 25 aprile 2020
Mortalità per Coronavirus nel Mondo, Cina, Italia, USA, Africa e India dal 21 gennaio 2020, quando la World Health Organization ha pubblicato il suo primo Situation Report-1.
Il numero totale dei morti nel mondo, circa 180.000, e nelle nazioni più colpite, USA e Italia, mostrano segni di saturazione, e nelle grandi regioni, Africa e India, non ci sono aumenti significativi. La Cina, dove tutto è iniziato, è scomparsa dall’orizzonte del coronavirus, con nessun morto negli ultimi otto giorni, sic!
L’Italia si attesta al secondo posto al mondo con quasi 26.000 morti, e la distribuzione tra Nord, Centro e Sud è invariata da circa dieci giorni.
Anche se la pandemia ancora imperversa, sembra che la sua virulenza sia in diminuzione, il che fa cautamente sperare per il vicino futuro. Le prossime due settimane potrebbero essere decisive.
Ultimamente è stato trovato che molti dei morti con il coronavirus hanno i polmoni pieni di trombi, ed è già noto che l’incidenza dei trombi polmonari nel mondo, e in America in particolare, possiede le seguenti caratteristiche:
– colpisce di più i maschi che le femmine,
– aumenta con l’età,
– aumenta passando dagli asiatici, ispanici, bianchi, neri.
Questi dati sono in accordo con quanto si conosce al momento sulla mortalità del coronavisus.
Infatti muoiono più maschi che femmine e più anziani che giovani, e le statistiche negli USA, ancora frammentarie e non ufficiali, mostrano una mortalità sproporzionata dei Neri rispetto alla loro percentuale nella popolazione americana. Alcuni esperti attribuiscono questa anomalia a problematiche sociali e mediche della minoranza nera negli USA, ma fino a che non ci saranno studi statistici ufficiali e completi, che vengono richiesti dalla stessa comunità nera, non si può escludere una componente genetica. Tra l’altro, queste previsioni spiegano almeno in parte perchè ci siano stati così pochi morti in Asia rispetto all’Europa e America.
Comunque, a causa dei trombi polmonari, è stato deciso negli ospedali italiani di aggiungere al protocollo terapeutico l’EPARINA, classico fluidificante del sangue. Allora per il resto della popolazione, specialmente i più esposti per età, sesso e razza, potrebbe essere utile come prevenzione l’assunzione della comune aspirinetta (cardioaspirina) a stomaco pieno, sempre naturalmente dietro consiglio del medico di famiglia.
A pagina 5 sono riportati due grafici della MORTALITÀ (numero di morti con coronavirus per milione di abitanti) in funzione del REDDITO PRO CAPITE per tutte le regioni italiane, e la linea rossa, che è il best fit esponenziale dei dati, mostra che esiste una correlazione tra il coronavirus e la ricchezza. É verosimile che anche la densità di popolazione possa favorirne la diffusione, e allora a pagina 6 essa è graficata in funzione della densità di popolazione. A prima vista le diverse regioni non sembrano mostrare alcuna correlazione, ma poi ad un esame piùattento si osserva che molte di esse sono disposte lungo le due diagonali. Questa ultima geometria potrebbe essere un indizio che almeno in parte la MORTALITÀ sia collegata anche alla DENSITA’, il che richiede ulteriori analisi da effettuare non appena possibile.
Valle d’Aosta (VDA), Piemonte (PIE), Lombardia (LOM), Veneto (VEN), Trentino (TRE), Alto Adige (ALA), Friuli Venezia Giulia (FVG), Liguria (LIG), Emilia Romagna (EMR), Toscana (TOS), Marche (MAR), Umbria (UMB), Abruzzo (ABR). Lazio (LAZ), Molise (MOL), Campania (CAM), Puglia (PUG), Basilicata, (BAS), Calabria (CAL), Sardegna (SAR), Sicilia (SIC).
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