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Nuovi sgomberi e abusi contro i Rom di Milano

Febbraio 03
07:33 2010

Nuovi sgomberi e abusi contro i Rom di Milano. Il Gruppo EveryOne chiede intervento di Fini

Milano, 2 febbraio. “Ci hanno aggrediti, insultati e picchiati”. Adrian, giovane Rom romeno, ha il volto rigato di lacrime, nel raccontare quello che gli è accaduto ieri, presso la Stazione Centrale di Milano. “Chiedevamo l’elemosina, perché nessuno di dà lavoro. Non è la prima volta che ci pestano e non sarà l’ultima. A volte vengono in divisa, a volte in abiti borghesi. Se uno di noi osa lamentarsi, dicono che siamo stati noi ad aggredirli e ci portano in questura. Poi, di fronte a un giudice, noi Rom veniamo sempre condannati e finiamo in carcere senza aver fatto niente. Dietro le sbarre, poi, sono altre botte, altri insulti, altre umiliazioni. Denunciare chi ci fa del male? Chi ci ha provato, ha fatto una brutta fine, ma preferisco non parlarne”. Milano è in preda all’odio razziale e, nonostante le proteste delle associazioni per i Diritti Umani, continua a scatenare un’offensiva iniqua e sadica nei confronti dei Rom. L’amministrazione comunale non ha più remore, forte anche del tacito assenso dell’opposizione, se si escludono pochi uomini e donne che hanno mantenuto un’anima democratica, ma che sono sempre più isolati. Ieri mattina sono avvenuti altri due sgomberi. Gli agenti del Nucleo Problemi del Territorio e del Comando di zona 9 hanno effettuato operazioni di pulizia etnica in via Siccoli, in zona Bovisa, e presso il cavalcavia Adriano Bacula. Durante il primo sgombero, sono stati denunciati venti Rom romeni per occupazione abusiva di stabile di proprietà privata (quattro nuclei familiari erano rifugiati in un capannone dismesso). Nel secondo intervento, altre due famiglie, con bambini, sono state denunciate, evacuate e costrette ad allontanarsi. Come sempre, per apparire in linea con le leggi che tutelano i Diritti Umani, le autorità hanno proposto alle donne e ai bambini di dividersi dai mariti, dai padri e dai fratelli maggiori, per essere ospitate temporaneamente negli ospizi comunali. Si tratta, come di consueto, di una proposta disumana e inaccettabile, che avrebbe smembrato le famiglie, aumentando il disagio sociale della comunità Rom. Il Gruppo EveryOne, cui il 23 marzo 2009, durante un incontro presso il Palazzo del Parlamento, il Presidente della Camera Gianfranco Fini promise di tentare di porre fine alle azioni di persecuzione contro la comunità Rom che vive a Milano, ha scritto una nuova lettera all’ex leader di AN, ricordandogli l’impegno assunto e chiedendogli di non dimenticare il popolo Rom, vittima di gravi e iniqui abusi istituzionali. Nella memoria dei co-presidenti di EveryOne – Malini, Pegoraro e Picciau – è ancora fresco il colloquio telefonico che il Presidente ebbe con il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato, un contatto finalizzato all’apertura di un nuovo dialogo, da parte del comune di Milano, con la società civile. “Presidente,” gli chiedono gli attivisti, “abbiamo avuto fiducia nella Sua parola e abbiamo creduto in un Suo cambiamento rispetto alle Sue posizioni anti-Rom del passato, ma ora, a distanza di dieci mesi, dopo aver constatato l’esecuzione di oltre 200 nuove operazioni di pulizia etnica a Milano, dopo aver registrato lutti e situazioni di insostenibile persecuzione, il nostro ottimismo e la nostra impressione di fronte alle Sue parole e all’espressione che pareva sincera dei Suoi occhi cominciano a vacillare. Siamo preoccupati, delusi e amareggiati, perché nulla è cambiato e il vicesindaco è sempre più il simbolo di un odio etnico feroce, che può trovare paragone solo nelle azioni che, contro Rom ed ebrei, commisero i carnefici di Hitler e Mussolini 70 anni fa. Ci dia modo di credere che da parte Sua vi è solo stata superficialità, che Lei è un Giusto e ha davvero a cuore le vite di tanti innocenti, ma ha sottovalutato la spietatezza degli amministratori del capoluogo lombardo e l’ignavia di coloro che dovrebbero opporsi a politiche tanto prive di umanità e tolleranza. Sia un essere umano, prima che una “carica Istituzionale” e compia, secondo quanto è nelle Sue facoltà, un vero atto di giustizia”.

 

 

Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
+ 39 3313585406 :: +39 3408135204 :: +39 334 3449180
www.everyonegroup.com :: info@everyonegroup.com

 

 

 

 

 

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