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NUOVE TERRE D’INVERNO 2022

NUOVE TERRE D’INVERNO 2022
Novembre 22
15:51 2022

NUOVE TERRE D’INVERNO 2022

Da venerdì 25 novembre al 22 dicembre

Framura / Deiva Marina / Sesta Godano / Brugnato (La Spezia)

Cinque spettacoli dal vivo e un evento multimediale in digitale

Nel 2022 Officine Papage ha festeggiato i suoi primi dieci anni creando nel levante ligure un vero e proprio circuito transprovinciale che ha offerto agli artisti l’opportunità di incontrare un pubblico nuovo e ai territori la possibilità di partecipare a un progetto che non ha precedenti nella loro storia, creando per la prima volta un ponte ideale tra costa ed entroterra. “Il risultato è andato al di là di ogni aspettativa, con sold out ripetuti e grande entusiasmo da parte di tutte le amministrazioni coinvolte.” – dichiarano Il direttore artistico Marco Pasquinucci e la direttrice organizzativa Annastella Giannelli – “Da qui nasce l’idea di continuare il nostro lavoro con NUOVE TERRE D’INVERNO, per contribuire al benessere e alla rigenerazione delle comunità anche in un momento dell’anno in cui si spengono i flussi turistici e diminuiscono le occasioni di incontro.” Filo rosso della rassegna – che si terrà dal 25 novembre al 22 dicembre in provincia di La Spezia toccando i comuni di Sesta Godano, Deiva Marina, Brugnato e Framura – è il tema dell’identità: dall’affermazione identitaria del territorio come insieme vivo di comunità attive, vera matrice del progetto, a quella degli individui che quelle comunità animano. Protagonisti delle storie di riscatto e di gioia raccontate negli spettacoli saranno i giovani e i giovanissimi, oggi spesso costretti ad attraversare in solitudine l’esperienza della costruzione del sé.

Dopo il successo clamoroso dell’anteprima del 29 ottobre – con l’overbooking registrato nel suggestivo spazio dell’Oratorio di Framura – si parte il 25 novembre a Sesta Godano, tra le colline della Val di Vara, riproponendo “Rebecca. Uno spettacolo al buio”, la nuova produzione di Officine Papage tratta dal romanzo “La vita accanto” di Mariapia Veladiano, che invita il pubblico a condividere un’esperienza sensoriale collettiva davvero insolita: l’ascolto a luci spente di una storia raccontata dal vivo. A parlare, con la voce di Marco Pasquinucci, è la giovane Rebecca, una ragazzina “brutta” abituata a “esistere sempre in punta di piedi, sul ciglio estremo del mondo”, che trova nella sensibilità e nel talento la forza per affermarsi al di là delle convezioni sociali. Nella proposta successiva, i riflettori si accendono sulla complessità dei legami famigliari nella nostra società, frammentata e divisa. È questo il tema di un altro spettacolo targato Papage: “Di che famiglia sei?”, scritto e diretto da Silvia Montagnini, in scena a Deiva Marina il 9 dicembre e replicato in matinée a Brugnato (12 dicembre) e a Sesta Godano (13 Dicembre). Qui si parlerà di amore, amicizia, felicità e rispetto, in un palcoscenico vuoto che grazie a uno stendino si trasforma in un terrazzo affacciato su una città divisa da un muro: da una parte le famiglie tradizionali, dall’altra tutte le altre famiglie. Martina, figlia di due donne, e Piero, figlio di un papà e di una mamma, supereranno il muro che li divide e daranno inizio a una piccola grande rivoluzione. L’evento successivo sarà dedicato a tutti i territori di Nuove Terre e si terrà in diretta online sul portale www.ilsonar.it. È una creazione multimediale della compagnia Coppelia Theatre – Art And Technology intitolata “Cose da strega” che, ibridando le tecniche del teatro di figura e del cinema di animazione, affronta il problema delll’incertezza del confine tra identità reale e identità virtuale sperimentato quotidianamente dai ragazzi di oggi.  Finalista, in fase progettuale, al Premio Scenario Infanzia 2020, lo spettacolo nasce dal libro “Turchina, la strega” (Nube Ocho Ediciones) scritto da Mariasole Brusa (drammaturga e performer della Compagnia), tradotto in quattro lingue (inglese, coreano, spagnolo, catalano), vincitore dell’edizione 2019 del Concorso Letterario Internazionale “Narrare la parità. Un Premio per l’Europa” e inserito dalla Internationale Jugendbibliothek di Monaco nella lista dei White Ravens, tra i 200 libri per bambini più importanti del 2020.

La rassegna si chiude a Framura con uno speciale natalizio tout public di Officine Papage ispirato al mondo fantastico raccontato da J.R.R.Tolkien in “Lettere di Babbo Natale” (22 dicembre), e un appuntamento a sorpresa in occasione della Befana 2023.

Tutti gli eventi sono gratuiti

Info e prenotazioni: info@officinepapage.it – cell. 3714612350 www.officinepapage.it

Ufficio stampa Marzia Spanu + 39 335 6947068 info@marziaspanu.com 

PROGRAMMA

Venerdì 25 novembre ore 20.30 – Sesta Godano (Oratorio della Chiesa)

REBECCA. Uno spettacolo al buio

da La vita accanto romanzo di Maria Pia Veladiano

adattamento e regia Marco Pasquinucci

con Marco Pasquinucci voci di Ilaria Pardini, Cecilia Vecchio, Emanuele Niego, Caterina Simonelli

Uno spettacolo che nasce da una riduzione drammaturgica del romanzo La vita accanto di Maria Pia Veladiano (esordio dell’autrice, Premio Calvino 2010, finalista al Premio Strega 2011).

Cardine della performance è la storia di Rebecca, narrata in prima persona, in bilico tra un appassionante giallo e lucida, tagliente, poesia. Nell’allestimento la voce della protagonista è quella di un uomo. Rebecca è una donna brutta, proprio brutta. Non è storpia, per cui non fa nemmeno pietà. Ha tutti i pezzi al loro posto, però appena più in là, o più corti, o più lunghi o più grandi di quello che ci si aspetta. L’elenco non ha senso, non rende. E poi sente gli odori, tutti gli odori, come gli animali. Una bambina, una donna poi, una storia, un segreto di famiglia inconfessabile. La narrazione avviene sul palcoscenico buio, quel buio “buono” (come la protagonista stessa lo definisce) che permette a Rebecca di proteggersi dal giudizio (così come permette al pubblico di concepire la sua “bruttezza”) e raccontarsi in una confessione delicata, voluta, necessaria. Rebecca parla calma, anche se siamo al buio hai la sensazione che ti guardi negli occhi. Rebecca sorride, sceglie le parole giuste. Rebecca non ha timori: racconta la sua vita, con pazienza, con cura, con grazia.

 

Venerdì 9 dicembre ore21.15 – Deiva Marina (Sala Polifunzionale e Scuola) / In matinée (ore 10.00) a Brugnato (Centro Polifunzionale) lunedì 12 e a Sesta Godano (Oratorio della Chiesa) martedì 13 dicembre

DI CHE FAMIGLIA SEI?

di e con Silvia Elena Montagnini

da un’idea di Silvia Elena Montagnini e Milena Paulon

disegno luci Simona Gallo

“Cosa c’è che rende diversi i nostri bambini? Noi. Se c’è una lezione che dobbiamo insegnare ai nostri figli è che la differenza è una forza creativa per il cambiamento”

[Audre Lorde]

La famiglia nasce sempre dall’amore, ma nella complessità contemporanea può declinarsi in tante forme diverse: ci sono famiglie tradizionali, famiglie monogenitoriali e omogenitoriali, famiglie allargate, famiglie in cui s’incrociano culture di paesi diversi, famiglie con genitori che vivono lontano per motivi lavoro. Lo spettacolo “Di che famiglia sei”, rivolto ad adulti e bambini, è un’occasione importante per riflettere senza retorica sull’evoluzione dei legami familiari nella nostra società, attraverso una storia che parla di amore, amicizia, felicità e rispetto. A raccontarla è Silvia Montagnini – interprete, autrice e ideatrice del progetto insieme a Milena Paulon – con l’aiuto di un semplice stendibiancheria che diventa subito il catalizzatore di tante storie diverse, perché dagli abiti appesi ad asciugare si capisce subito quale famiglia abita la casa. Il palcoscenico vuoto si trasforma così in un immaginario terrazzo affacciato su una immaginaria città che è stata divisa da un muro: da una parte le famiglie tradizionali, dall’altra tutte le altre famiglie. E in mezzo i bambini, quelli che non hanno paura delle domande, quelli che pensano senza pregiudizi, quelli che hanno una curiosità sana verso chi percepiscono come diverso. Martina è una bambina figlia di due donne e sta da una parte della città. Piero è un bambino figlio di un papà e di una mamma e sta dall’altra parte della città. Eroi inconsapevoli, con la loro curiosità e la loro voglia di conoscersi, i due bambini supereranno il muro che li divide e daranno inizio ad una piccola grande rivoluzione. La luna, intanto, osserva dall’alto. È una luna che tutti guardano e tutti guarda. Una luna che è un sogno, una luna che tutti vorrebbero. Una luna che si fa anche prendere, se ci si prova. Se si ha il coraggio di andare fin lassù.

Durata 60 minuti

Martedì 13 dicembre ore 10.00 – online per Liguria e Toscana su WWW.ILSONAR.IT (progetto Germogli)

COSE DA STREGA

Favola multimediale di Coppelia Theatre – Art And Technology

Perché io sono proprio io e come faccio a sapere di essere proprio io? Quali sono le cose che mi rendono esattamente quello che sono e non qualcos’altro? Qualcos’altro, per esempio una strega.

Quali sono le Cose da Strega?

 “Cose da strega” è uno spettacolo interattivo appositamente progettato per la fruizione online con l’obiettivo di ibridare teatro di figura e cinema d’animazione. Il suo obiettivo è affrontare in modo coinvolgente, divertente e poetico il tema della costruzione dell’identità personale e, in particolare, il confine tra identità reale e identità virtuale indagando fenomeni come il gender swapping (la scelta di presentarsi virtualmente con un sesso che non è il proprio), il cyberbulling (atti di violenza verbale e psicologica online, spesso in forma anonima) e il personal-branding (l’atto di selezionare e amplificare, anche modificare, alcuni aspetti del sé, sul web, al fine di creare una maschera identitaria virtuale che spesso porta al distacco con il sé reale).

La cyber-interazione assume ormai un ruolo cardine nella costruzione dell’identità personale. Soprattutto nel bambino che, in fase di sviluppo, non ha ancora maturato una percezione definitiva della distinzione tra reale e virtuale, tra personalità digitali e conseguenze reali di azioni virtuali. Gli strumenti universali della fiaba e della metafora permettono di approcciarsi al tema mantenendo un distanziamento che permette la semplificazione dei concetti e, al contempo, la presenza di elementi fortemente contemporanei favorisce l’immedesimazione. Personaggi classici, legati a una rappresentazione precisa e convenzionale, si ribellano all’immaginario stesso a cui appartengono e alla propria “immagine virtuale” e lottano per affermare la propria volontà e realizzare il proprio, personalissimo modo di essere sé stessi. A partire dalla Strega Turchina, presa in giro sul suo profilo InStregram a causa del colore dei suoi capelli. Nero pece? Rosso sangue? Verde vomito? No, azzurro cielo, come quella dolce, smielosa fatina: Bleah. Turchina cercherà di dimostrare che anche lei può fare terrificanti cose da strega. Ma… Quali sono le “cose da strega”?

La narrazione nasce dal libro “Turchina, la strega” (Nube Ocho Ediciones), scritto da Mariasole Brusa (drammaturga e performer della Compagnia), tradotto in quattro lingue (inglese, coreano, spagnolo, catalano), vincitore dell’edizione 2019 del Concorso Letterario Internazionale “Narrare la parità. Un Premio per l’Europa” e inserito dalla Internationale Jugendbibliothek di Monaco nella lista dei White Ravens, tra i 200 libri per bambini più importanti del 2020. Il primo studio dello spettacolo è stato finalista al Premio Scenario Infanzia 2020.

Durata 30 minuti.

Giovedì 22 dicembre ore 18.30 a Framura – Oratorio

LETTERE DI BABBO NATALE

Da J.R.R.Tolkien

Speciale natalizio tout public firmato Officine Papage, per il pubblico di Framura

Ogni dicembre, tra il 1920 e il 1943 ai figli di J.R.R. Tolkien arrivava una busta affrancata dal Polo Nord. All’interno, una lettera dalla calligrafia filiforme e uno splendido disegno colorato. Erano le lettere scritte da Babbo Natale, che narravano straordinari racconti della vita al Polo Nord: le renne che si sono liberate sparpagliando i regali dappertutto; l’Orso Bianco combinaguai che si è arrampicato sul palo del Polo Nord ed è caduto dal tetto direttamente nella sala da pranzo di Babbo Natale; la Luna rottasi in quattro pezzi e l’Uomo che ci abitava caduto nel retro del giardino; le guerre con le moleste orde di goblin che vivono nei sotterranei della casa. A questo mondo fantastico si ispirerà lo speciale natalizio tout public firmato da Officine Papage per il pubblico di Framura.

 www.officinepapage.it

 

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