Nove Colli Running, una gara di corsa a piedi della distanza di 202,4 km
Se hai un sogno, se ti sei messo in testa degli obiettivi a cui tieni, fai di tutto per trasformare i sogni in realtà, ti documenti, ti impegni, segui gli amici più esperti, se non riesci all’inizio non molli ma ci riprovi più determinato, con più entusiasmo e sempre con il sorriso e la serenità.
Nel 2016 è una donna la vincitrice assoluta della Nove Colli Running, una gara di corsa a piedi della distanza di 202,4 km, si tratta di Guajardo Brenda (USA) che impiega 20h20’15” precedendo di 20′ prima Borlenghi Federico (20h 41′ 08”).
Brenda è fortissima, è una specialista, al terzo anno ce l’ha fatta ad arrivare prima, leggerissima, minuta, resistente, corre sempre ma ha anche tanta assistenza, in bici, in macchina, complimentissimi a lei.
Quello che ho riscontrato nel pregara è stato un rincontrarsi di persone che condividono una passione consistente nel cimentarsi in sfide sia personali che con altri sulle proprie forze in condizioni direi estreme. Trattasi di incontri amichevoli, nostalgici, di riconoscersi in persone al di là della normalità, mentre nella vita comune questa tipologia di sportivi è considerata al di fuori dal mondo normale, masochisti, gente che si vuole male; in questi ritrovi un po’ ci si diverte sulle proprie imprese pazze, estreme, in condizioni difficili, di sofferenza, di sperimentazione del limite della sopportazione dell’organismo.
Che dire, è anche questo un mondo interessante, di persone semplici, simpatiche, provenienti da ogni parte dell’Italia e del Mondo, ognuno con la propria cultura, con i propri sguardi, posture forse segnate dai tanti chilomentri percorsi su e giù per il mondo, ed è interessante ascoltare le loro esperienze, le loro credenze, le loro preoccupazioni, i loro traguardi, i loro consigli.
In queste gare con impegno e sforzo di lunghissima durata diventa importante mantenere un sano equilibrio non farsi prendere dalla fretta di avanzare, rispettare i propri tempi, è opportuno ogni tanto anche coltivare la lentezza, soprattutto quando vengono a mancare le energie, senza preoccuparsi di rimanere indietro o di perdere tempo prezioso.
Inoltre è fondamentale avere chiaro in mente quello che si vuole fare e quello che si può fare senza pretese e senza esagerazioni, senza considerare eventuali giudizi degli altri. Cercare di sentirsi leggeri nei movimenti ma anche mentalmente, considerare la competizione come un’esperienza di conoscenza personale, come un viaggio lungo di conoscenza.
Importante è anche il post gara, una sorta di pace con se stessi, in qualsiasi modo sia andata la competizione è importante dirsi al momento ho fatto del mio meglio, ora mi conosco di più, conosco di più questo tipo di gara, so cosa posso migiorare, quali aspetti posso allenare di più e godersi un sano recupero, leccarsi le eventuali ferite, farsi coccolare da amici, persone di accudimento, propri famigliari, e distrarsi con attività fisiche meno intense e più rilassanti.
Per alcuni la Nove Colli running rappresenta la gara della vita dove hanno sperimentato le emozioni più belle, di seguito la testimonianza di Angela Garagano: “L’emozione più grande che conservo nel mio cuore e che rivivo ogni volta che ci penso, è quella provata quando ho tagliato il traguardo della Nove Colli. Tutti gli amici romani della Villa De Sanctis mi sono venuti incontro e mi hanno accompagnato fino all’arrivo, dove c’era mio marito che mi ha abbracciato dicendomi: ‘Sei stata fortissima!’.”
La Nove Colli, con tantissimo dislivello diventa per Angela una fonte importantissima di autoefficacia per essere riuscita a portare a termine un’impresa e per il riconoscimento ricevuto da parte di tutti. Diventa una risorsa per Angela e va custodita sempre con se.
Anche per Sara Valdo la nove colli è stato un sogno realizzato e fa parte di una delle gare della sua vita ecco cosa dice al riguardo rispondendo a un paio di mie domande Qual è stata la gara della tua vita, dove hai dato il meglio di te o dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Sono state moltissime, dai primi risultati nelle 24ore, ai 3 mondiali in maglia azzurra e per ultima (ma solo cronologicamente) la meravigliosa Nove Colli.” Quali sono i sogni che hai realizzato e quali quelli da realizzare? “Correre la 100km del Passatore, indossare la maglia azzurra e correre la Nove Colli. Da realizzare il Giro del lago di Balaton.”
Per approfondimenti sul mondo degli ultrarunner è possibile consultare il libro “Ultramaratoneti e gare estreme”, Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere, 2016.
http://www.prospettivaeditrice.it/index.php?id_product=357&controller=product
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