#Nonleggeteilibri – Limonov autore ‘puro’
“Non leggete i libri fateveli raccontare” (Luciano Bianciardi)
#nonleggeteilibri, diventa il nome di questi appuntamenti con i ‘libri letti da cima a fondo’, anche un discreto omaggio ad un intellettuale italiano ‘più vivo che mai’.
Diario di un fallito (titolo originale Dnevnik neudačnika, ilisekretnaja tetrad – Eduard Limonov , Traduttrice Marina Sorina – Odradek Edizioni 2013 € 13,00 e-book disponibile NO isbn 9788886973557
«Sogno una rivolta selvaggia, porto nel mio cuore una rivolta à la Pugačev. Non sarò mai un secondo Nabokov, non andrò a caccia di farfalle per i prati, correndo con le gambe senilmente nude, pelose e anglofone. Non diventerò un secondo e antipatico Norman Mailer, non avrò la fortuna di pizzicare le guance di Gore Vidal, ancora più odioso, facendo incazzare una rugosa bambola, una Jacky O. che sfoggi le sue conoscenze di difesa personale prendendomi a pugni. Esiste il sangue pietoso e sporco e il sangue puro, sanguigno, uno sciroppo di sangue. Col cazzo che riuscirete a fare di me un signor scrittore. Se per caso guadagno un milione, mi comprerò le armi per organizzare un colpo di stato da qualche parte.» Scritto in forma di diario, ma senza date, con alcuni riferimenti temporali di giornate da mandare nell’oblio e altre vissute fino al midollo, si rivela la scrittura fertile da «cane rabbioso» di Eduard Savenko di cui abbiamo già scritto in Limonov. La sorpresa resta nel vedersi venire incontro, frantumata in pezzetti piccoli, da puzzle, o composta in brani mirabili, la biografia già narrata e diluita in un raccontare meta-letterario da E. Carrère. Limonov, il poeta scrittore russo, l’uomo d’azione, crede d’aver trovato l’America, quella dell’immaginaria ‘opportunità per tutti’, negli States ma presto capisce che l’esclusione perversa, per gli immigrati in cerca di fortuna, è proprio quella da tutto ciò che si potrebbe comprare per non sembrare più tali. Nel brano sopra la critica è anche verso i ‘salotti giusti’, che prima sembrano accettare e adulare lui e la sua bella e giovane accompagnatrice ma poi li respingono senza nessuna giustificazione….Non è possibile semplificare la sua idea di distruzione, talvolta di auto distruzione, liquidarla come spinta giovanile, Limonov è già un uomo quando scrive: «Se la mia vita fosse andata in un altro modo, sarei diventato un uomo molto serio. Invece continuo a girare con i falliti, mi prendo cura degli sfigati. Sono più cari al mio cuore. Con loro sono amico, con loro lego il mio futuro». Ha scritto altre opere come Libro dell’acqua considerato un capolavoro, è attuale leader della coalizione ‘L’Altra Russia’. (Serena Grizi)
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